| 21 Gennaio 2025

La forza di una promessa: il nuovo bike hotel di Cantagallo 

Emiliano Cantagallo è romano di origine, ma carnico di adozione. Nella capitale organizza la 24 ore di Roma, ma dal 2014 gestisce il bike hotel Pendenze Pericolose ad Arta Terme, ai piedi dello Zoncolan (salita che ha percorso qualcosa come 137 volte). Da quest’anno però l’attività di Cantagallo in Carnia ha fatto un ulteriore passo in avanti, con l’acquisizione di un hotel tutto suo.

Un sogno nato da una promessa fatta alla madre tanti anni fa e che finalmente ora può coronarsi in tutta la sua concretezza. Lo abbiamo raggiunto al telefono per farci raccontare più nel dettaglio la nuova avventura che sta per iniziare. 

Emiliano, cos’è cambiato rispetto ad un anno fa?

Tantissimo. Non siamo più un residence in affitto, quest’anno abbiamo rilevato una struttura tutta nostra, con gli innumerevoli aspetti positivi che ne derivano. Potremo finalmente lavorare a modo nostro, per portare avanti le moltissime le attività e progetti che ho in mente, frutto di undici anni di esperienza nel cicloturismo. L’albergo era già pronto in teoria, ma noi abbiamo voluto fare un investimento importante per renderlo davvero a misura di bicicletta. Ma non solo, sarà un punto di partenza ideale un po’ per tutte le attività da fare in montagna come lo sci-alpinismo, le gite con le ciaspole, il trail running. Insomma uno sport hotel, però con una spiccata vocazione al ciclismo su strada.

Pendenze Pericolose porta dal 2014 cicloturisti da tutto il mondo alla scoperta della Carnia
Pendenze Pericolose porta dal 2014 cicloturisti da tutto il mondo alla scoperta della Carnia
Ci racconti in che modo avete trasformato una struttura normale in un bike hotel?

Come prima cosa stiamo costruendo una bike room coi fiocchi. Qualcosa che cioè non sia solo deposito, ma parte integrante dell’albergo, vicina alla zona relax, un’altra nostra idea. Quest’ultima sarà una sala dove potersi rilassare, con una tv da 90 pollici dove faremo i briefing serali in cui spiegheremo nel dettaglio le tracce del giorno dopo. L’hotel avrà complessivamente sedici stanze. Faccio questo lavoro da molti anni, io stesso pedalo decine di migliaia di chilometri l’anno e quindi credo di poter dire che conosco quello che serve ai ciclisti. Oltre ai normali servizi, l’albergo sarà un centro di formazione per guide cicloturistiche ACSI.

Ce ne parli?

Una settimana all’anno terrò questo corso, al termine del quale si conseguirà l’attestato ACSI di guida cicloturistica a livello nazionale. Ma non sarà un corso come gli altri. Posso dire che toccheremo davvero tutti i punti per questo lavoro così articolato. Di nuovo, il plus sarà la mia esperienza più che decennale. Il bello di avere finalmente un posto tutto mio è che posso fare quello che voglio, mentre fino a prima ero un po’ più frenato su molti aspetti. Ora invece non vedo l’ora di cominciare.

A proposito, quando aprirete?

A fine giugno e terremo aperto fino all’ultima settimana di ottobre. Noi ora siamo a Roma perché continuo ad avere attività qui attorno, però saliremo ad Arta Terme già dal 2 febbraio per seguire tutti i lavori. Perché il mio centro ormai è lassù.

Cantagallo ha acquisito lo storico hotel “Al Comune Rustico” ad Arta Terme, qui in una foto d’epoca
Cantagallo ha acquisito lo storico hotel “Al Comune Rustico” ad Arta Terme, qui in una foto d’epoca
Infatti, il tuo accento tradisce origini non proprio carniche. Come mai questa scelta così particolare?

Mia nonna era carnica doc e mia madre aveva ancora un legame fortissimo con il territorio, fin da bambino mi portava lì in vacanza. Undici anni fa ho fatto una promessa a mia madre, pochi mesi prima che morisse. Durante una passeggiata mi ha fatto promettere che non avrei dimenticato quella terra. Quindi ho deciso di licenziarmi dal lavoro che avevo in Città del Vaticano, mia moglie ha lasciato un contratto con una multinazionale e ci siamo lanciati nel primo progetto di Pendenze Pericolose. Mio padre poi era ciclista e sognava di godersi la pensione lassù con mia madre. Un sogno che ora porteremo avanti noi.

Il nome della struttura resterà Pendenze Pericolose?

Ci stiamo pensando. L’albergo che abbiamo rilevato si è sempre chiamato “Al Comune Rustico” in omaggio ad una poesia di Carducci su Arta Terme. Ora stiamo ragionando su come integrare questo riferimento storico letterario con il nostro ormai collaudatissimo progetto di Pendenze Pericolose.

Da Arta Terme le possibilità di pedalate, e non solo in salita, sono infinite
Da Arta Terme le possibilità di pedalate, e non solo in salita, sono infinite
Avete già prenotazioni?

Sì, molte, specie per luglio e agosto. Noi lavoriamo con tutti i mercati, ma soprattutto molti americani e molti italiani. Per attrarre le persone qui bisogna saper raccontare bene il luogo e per farlo è fondamentale amarlo e io lo amo davvero: è dal ‘74 che vengo qui praticamente ogni estate. Il fatto di non vivere sempre qui poi credo sia un valore aggiunto, perché riesco ancora a vederlo con gli occhi di un turista, cosa che ai locali magari viene più difficile. Ovviamente la salita più famosa è lo Zoncolan e l’albergo è a 30 km dall’inizio del versante di Ovaro e a 5 da quello di Sutrio. Ma qui non c’è solo lo Zoncolan. Gli itinerari sono tantissimi, decine, infatti la salita la Kaiser la proponiamo come sfida finale di tutta una settimana di pedalate.

Breve domanda tecnica per chi, come chi scrive, non ha mai affrontato la sfida. Che rapporti consigli per affrontare il versante di Ovaro, quello più duro?

Lo Zoncolan l’ho fatto in tutte le condizioni e mettendoci tutti i tempi possibili, dalle 2 ore accompagnando dei clienti fino a poco più di 50 minuti da solo. In ogni caso i rapporti sono davvero fondamentali, a volte le persone che arrivano da fuori pensano che un 28 dietro sia sufficiente. Non è così. Io come rapporto più agile ho il 34×32 e già così salgo a 60 pedalate al minuto. Quindi suggerisco sempre almeno qualcosa del genere o anche più agile, magari un rapporto 1 a 1. 

L’ultimo tratto dello Zoncolan, fondamentale avere i rapporti giusti
L’ultimo tratto dello Zoncolan, fondamentale avere i rapporti giusti
Abbiamo visto sui tuoi canali che da quest’anno oltre che location avete cambiato anche fornitore di bici, passando ad Orbea. Avrete anche il noleggio?

Orbea sarà un partner importantissimo, ci sarà vicino in tutte le nostre attività e anche per il bike hotel. Metteremo a disposizione dei nostri clienti delle bici elettriche da strada, in particolare avremo il modello Gain, una bici spettacolare secondo me, leggerissima. Io però pedalerò con la Orca, il modello da scalatori di Orbea, con la quale credo che quest’anno arriverò alle 160 salite sullo Zoncolan.

Emiliano, siamo alla fine. Oltre alle salite mitiche, ci dici perché venire a pedalare in Carnia? 

Perché è un luogo dove ancora si respira un grande senso di autenticità in un mondo in cui tutto sfugge di mano. Lì è rimasta quella bellezza forte, genuina. Quando per esempio passi in bici accanto al lago di Sauris ti viene voglia di buttare via il telefono e goderti solo quello spettacolo. Poi lì c’è di tutto. In pochi chilometri si arriva alla pianura, alle colline del Collio e alle Prealpi, oltre naturalmente alle nostre fantastiche montagne. Ecco perché sono così felice di questa mia scelta e di questa nuova avventura, che finalmente mi permetterà di vivere la promessa fatta a mia madre al 110 per cento.

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