Ormai la bella stagione è iniziata e con essa il secondo sport preferito dei cicloturisti: la tracciatura dei percorsi. Una delle piattaforme più usate ed apprezzate è Komoot, che con le sue moltissime funzionalità permette di pianificare le uscite nei dettagli.
Ma le conosciamo davvero tutte? Abbiamo parlato con Andrea Girlanda, responsabile di Komoot Italia, per farci raccontare da lui cinque trucchetti poco noti per sfruttare al meglio il programma.

Andrea, da dove cominciamo?
Inizierei dai Point of Interest, una funzione molto semplice e molto utile, ma che spesso gli utenti non intercettano. Permette di selezionare vari punti di interesse all’inizio della fase di pianificazione come fontane pubbliche, aree pic-nic, musei, campeggi, bancomat e molto altro. Questa funzione, come altre di cui parleremo, è fruibile soltanto dal pc, che resta il dispositivo più efficace in fase di pianificazione.
Come si fa a selezionarli?
Appaiono in automatico quando si passa il cursore sulla finestrella “Cerca un luogo o un indirizzo” in alto a sinistra. In quel momento, sotto la finestrella, si trova tutta la lista completa e si possono selezionare i punti di interesse che preferiamo, che poi resteranno visibili sulla mappa quando inseriremo le coordinate del percorso. Se poi ci si dovesse accorgere, per esempio, che una fontanella lì non è segnalata, si può inserirla sulla piattaforma Open Street Map, in modo che poi venga ripresa anche da Komoot.
Un altro consiglio?
Direi qualcosa sul grafico delle superfici che appare una volta pianificato il tour. Indica, appunto, i diversi tipi di terreno che si trovano sulla traccia: asfalto, sentiero, sterrato, eccetera. Ma forse non tutti sanno che integra un’altra funzione forse ancora più utile. Cliccando sulle varie superfici nel grafico, queste verranno anche evidenziate direttamente sulla mappa, in modo da vedere come sono sparse nel nostro percorso. E’ utile perché, per esempio, se vogliamo andare in mtb possiamo poi modificare gli eventuali tratti in asfalto, oppure viceversa se usciamo in bici da strada possiamo assicurarci di non trovare sterrato.
Quando si pianifica un tracciato lungo a volte nell’altimetria generale un po’ si perde quella delle singole salite. C’è un modo per vederle una ad una nel dettaglio?
Certamente. Basta andare sul profilo altimetrico ed evidenziare il segmento che ci interessa approfondire. In questo modo potremmo anche zoomare il tratto, che sia salita, discesa o anche pianura, e vederne da vicino tutte le caratteristiche.
Hai qualche consiglio particolare anche sull’utilizzo delle mappe?
Questo è un altro aspetto importante, perché spesso le persone non sanno che si può scegliere tra diverse mappe. In basso a sinistra sulla schermata si trova il riquadro “Mappe”, cliccandogli sopra si apre un secondo riquadro che contiene le diverse opzioni cartografiche gratuite.
Quali sono?
Oltre a quella preimpostata di Komoot c’è quella satellitare, la Open Street Map e quella Open Cycle Map, molto interessante perché indica tutte le ciclabili presenti. In più, scorrendo fino in fondo quel secondo riquadro, si trova la funzione Komoot Trail View da attivare se non lo si è ancora fatto. E’ un brevetto di Komoot, una specie di Street View però declinato nell’off-road, dove cioè Street View non arriva. Quando è attiva sulla mappa appaiono dei puntini verdi che permettono di vedere le foto dei sentieri e delle strade sterrate per farsi un’idea di cosa si troverà.
Hai un ultimo consiglio da regalarci per programmare al meglio le pedalate estive?
Una delle caratteristiche più apprezzate e note della nostra piattaforma è che permette di farsi ispirare da percorsi suggeriti che appaiono automaticamente sulla mappa nella schermata Tour. Meno noto però è il fatto che si possono trovare dei percorsi completi che partono direttamente dal un punto preciso che scegliamo noi. Basta selezionare un punto qualsiasi, cliccare su “Inizia qui” e ci compariranno fuori tutti gli itinerari che passano di là, che poi possiamo filtrare con la funzione “Filtra” decidendo la lunghezza, il fondo stradale, il dislivello, la difficoltà. Questi itinerari vengono creati dal nostro algoritmo basandosi sulle informazioni che arrivano dalla nostra community. Una possibilità molto utile per chi si trova a pedalare in un posto che magari non conosce.