| 21 Aprile 2024

Upslowtour: il modo per riscoprire i tesori intorno a Pinerolo

Un territorio sempre più gettonato dai cicloturisti è quello del pinerolese, il quale grazie alla sua eterogeneità è in grado di accogliere ogni tipo di bici. Il progetto, portato avanti dall’Unione Montana del Pinerolese, prende il nome di Upslowtour. Nasce nel 2021 ed è volto a far godere del territorio a tutti gli appassionati dei pedali, qualunque sia la loro inclinazione. Una serie di infrastrutture dedicate alla mobilità cicloturistica. Upslowtour ha raccolto diversi percorsi e sentieri, riunendoli in un’unica proposta adatta a tutte le discipline. 

«La scintilla, nel creare questo progetto che è Upslowtour, è arrivata con il Covid – ci ha raccontato Giada Armando di Turismo Torino e Provincia – In quel periodo si è riscoperto l’amore per le attività outdoor e in particolare per il territorio, anche quello dietro casa. L’Unione Montana del Pinerolese ha voluto creare un progetto per promuovere il cicloturismo. I percorsi esistevano già, loro hanno fatto un grande lavoro per renderli disponibili e dotarli di infrastrutture».  

15 anelli per l’elettrico

Oltre 400 chilometri di sentieri dedicati alle e-bike, in particolare alle e-mtb. La particolarità di questa offerta è il fatto di avere dei percorsi che partono e arrivano dallo stesso punto. Una scelta voluta, per assicurare il massimo supporto ai cicloturisti. Tutti i punti di partenza e arrivo prevedono una colonnina di ricarica, totalmente gratuita, dei portabici e dei “totem” per la manutenzione. 

«Tutto il progetto è seguito – prosegue Giada Armando – in ogni sua parte dall’Unione Montana del Pinerolese. I ragazzi si sono rivolti a ditte locali e ad artigiani. Potremmo definirlo un progetto a “chilometro zero”. Ad esempio: le colonnine per la ricarica sono state fatte qui nel pinerolese e la manutenzione dei percorsi è possibile grazie a dei fondi regionali. Un altro orgoglio è l’utilizzo della pietra di Luserna, un materiale che si trova interamente nel nostro territorio». 

Tecnologia, eventi e futuro

Anche la tecnologia può, e deve, essere al supporto di un progetto così ambizioso. Infatti è  possibile iscriversi al canale Telegram “Upslowtour Live Info” che permette a tutti gli iscritti di segnalare ostacoli o criticità, permettendo a chi di dovere di intervenire e risolverle tempestivamente. Ma non solo, è presente un sito dove poter recuperare tutte le informazioni sui vari percorsi. I percorsi sono inoltre disponibili sull’app Outdooractive, a portata di smartphone per milioni di utenti in Europa e nel mondo.

«Tra l’altro – continua a spiegarci Giada Armando – a promozione dei territori dell’Upslowtour ci sarà un evento l’1 e 2 giugno prossimi. E’ l’Alpi BikeExperience, ovvero il festival del cicloturismo ad alta quota. Infatti i nostri percorsi sono tutti di alta montagna e, a proposito di questo, in futuro è previsto il recupero del rifugio Barant. Un progetto che prevede una ristrutturazione importante, la struttura diventerà un rifugio dedicato ai cicloturisti, con tutti i servizi necessari».

Tre percorsi “iconici”

Tra i 15 percorsi presenti all’interno del progetto Upslowtour ce ne sono 3 che vale la pena sottolineare per storia e attaccamento al territorio. 

Il primo è l’Anello dei Due Rifugi: si tratta di un giro classico che si snoda nell’alta Val Pellice. Si risale, tramite la Comba dei Carbonieri, fino al rifugio Barbara, situato a 1.753 metri sul livello del mare, dove sono situate delle colonnine di ricarica per le e-bike. Percorrendo la ex-strada militare si risale il Colle Barant (2373 m) dal quale si può ammirare da una parte il Monviso e dall’altra le creste che delimitano il confine con la Francia. 

Anello della pietra Luserna: un percorso che risale l’omonimo torrente che dà il nome alla pietra iconica di questo territorio. Un modo per immergersi nella storia del territorio e nelle sue origini, infatti si passa attraverso numerose cave, ancora in attività. Pedalando si arriva fino a Punta Cornour e da Rucas, dalle quali si possono vedere Torino e le Langhe. 

Il terzo itinerario e quello della Val d’Angrogna, luogo di grande importanza per la comunità locale. Interamente contornato da riferimenti storici e paesaggistici, tutti incastonati tra le borgate San Lorenzo e Serre. Su queste strade si respira l’aria della vita locale, si passa attraverso luoghi vivi con esercizi commerciali, scuole e uffici postali. Dal lato della Val d’Angrogna si ammira tutta la Val Pellice e il vallone dell’Infernet.

Upslowtour

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