| 28 Luglio 2025

Roma e il Giro d’Italia. Un connubio che deve andare avanti

Sono passate svariate settimane dall’arrivo del Giro d’Italia a Roma. Di grandi eventi, la Capitale ne ha vissuti tantissimi, ma nel ciclismo la situazione non sempre è stata rosea. Non si può negare che il rapporto tra lo sport delle due ruote e Roma non sia sempre stato idilliaco. Il Giro del Lazio, che era una classica di riferimento internazionale dell’autunno non c’è più. Il Gran Premio Liberazione del 25 aprile ha fortemente rischiato di sparire e si deve all’abnegazione di Claudio Terenzi se è stato salvato e riattualizzato trasformandolo in un vero festival delle due ruote.

Roma si sta sempre più adeguando anche all’utilizzo della bici, ma c’è ancora molto da fare
Roma si sta sempre più adeguando anche all’utilizzo della bici, ma c’è ancora molto da fare

La corsa rosa, veicolo di promozione

La vetrina del Giro d’Italia è stata importante, anche per dare un’immagine diversa della città. Più legata alle due ruote visto che Roma sta cercando di seguire il passo delle principali metropoli, diventare più vivibile e sostenibile, più a misura di bici sia per il discorso cicloturistico che per quello degli spostamenti quotidiani anche se la cosa è molto più difficile che per altre città. Vuoi per la sua conformazione orografica (è sempre la città dei Sette Colli…). Vuoi per la pavimentazione. Ma anche per il traffico automobilistico che per quanti interventi si facciano resta sempre concitato e imperante. Non sufficientemente integrato dai trasporti pubblici, anche se lo sviluppo dei collegamenti in metropolitana un certo influsso lo ha avuto.

Ma torniamo al Giro d’Italia a Roma. L’Assessore allo Sport della città Alessandro Onorato non ha certo dimenticato l’impatto che la corsa rosa ha avuto. Pensando anche a quell’evento non come “una tantum”, ma come legame stretto che Roma vuole avere con il Giro, come avviene per Parigi con il Tour: «Lo splendido epilogo del Giro d’Italia a Roma è stato un successo e io vorrei sottolineare come sia stato vissuto con tanta emozione per il passaggio in Vaticano. Cosa che non avviene tutti i giorni, considerando che siamo in un altro territorio. La bellezza della capitale, dal centro storico allo spettacolo di Ostia, è il degno traguardo di una delle competizioni sportive più importanti a livello italiano e internazionale».

Alessandro Onorato, Assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport, imprenditore nel settore della ristorazione
Alessandro Onorato, Assessore al Turismo, Grandi Eventi e Sport, imprenditore nel settore della ristorazione

Non solo un evento sportivo, ma patrimonio culturale

Onorato sottolinea come l’approdo del Giro a Roma sia stato la conclusione di un processo molto lungo, iniziato tempo fa: «Tre anni fa c’era molto scetticismo intorno a questa possibilità, invece non solo abbiamo vinto una scommessa ma abbiamo dimostrato come Roma sia diventata un modello organizzativo e gestionale. Una metropoli internazionale efficiente, dove i grandi eventi sono un valore aggiunto per il territorio. Noi abbiamo sempre considerato il Giro d’Italia come una grande festa popolare che si tramanda di generazione in generazione e i cui significati vanno ben oltre l’aspetto sportivo. E’ un evento sociale, culturale, fa parte della tradizione di questo Paese».

L’approdo della Corsa Rosa, in effetti, è stato salutato dalla città anche con tanti eventi di contorno che si sono prolungati nel tempo. Questo proprio per sfruttare la sua onda lunga e farne qualcosa di promozionale per legare sempre più la città alla bici: «Siamo felici perché, oltre alla tappa dei corridori, abbiamo ospitato due spettacoli gratuiti in piazza a Ostia. Soprattutto abbiamo consentito a oltre 4 mila famiglie di pedalare gratuitamente al centro con la Family Ride. Senza dimenticare il nuovo murales dedicato al Giro che è stato disegnato alla metro Eur Magliana».

Il murales della Magliana dedicato al Giro d’Italia, opera artistica di Daniele Fortuna
Il murales della Magliana dedicato al Giro d’Italia, opera artistica di Daniele Fortuna

Oltre 200 Paesi a guardare le strade di Roma

L’evento si ripeterà? Beh, questo è ben più che un auspicio considerando anche come il legame del Giro con Roma sia di lunga data e sia andato avanti un po’ a fisarmonica. Onorato mette in evidenza però che la corsa rosa è già alla sua terza edizione consecutiva che vive l’appuntamento romano, non ci sono motivi perché questo connubio si allenti: «Come nelle due edizioni precedenti, quando oltre un milione e mezzo tra residenti e turisti hanno assistito al passaggio dei campioni, anche questa volta le strade erano piene di persone in festa. E’ stata un’occasione straordinaria di promozione turistica con le immagini più suggestive trasmesse in oltre 200 Paesi e con tutta la città che si è potuta giovare, anche economicamente, della presenza di tantissima gente di tutto il mondo arrivata per applaudire Yates e gli altri protagonisti».

Roma non è semplice ciclisticamente, anche per colpa della pavimentazione con i “sampietrini”
Roma non è semplice ciclisticamente, anche per colpa della pavimentazione con i “sampietrini”

Una Capitale che deve evolversi

L’auspicio è che il messaggio del Giro non si fermi, ma che anzi si prolunghi nel tempo e che magari, anno dopo anno, trovi una Roma sempre più ben disposta verso le bici, tra piste ciclabili, noleggi, rastrelliere, insomma tutto ciò che fa di una città una realtà da vivere su due ruote. Un processo in divenire, ma che tempo fa sarebbe stato considerato utopistico…

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