MASSA MARITTIMA – Colline dolci, strappi duri, salite facili. Cipressi, vini eccellenti, poderi antichi. Piscina, centro benessere, piatti gustosi e verdure genuine… il tutto col filo conduttore della bici. Siamo in Toscana, tra l’Alta Maremma e le Colline Metallifere e più precisamente alla Tenuta Il Cicalino (in apertura foto Mirror Media).
Questa splendida tenuta col tempo è divenuta una vera roccaforte della Green Project-Bardiani, ma del ciclismo stesso, potremmo dire. E’ qui che tanti turisti scelgono di soggiornare per le loro vacanze a due ruote (e non solo ovviamente) e sempre qui le aziende di settore si danno appuntamento per delle fiere particolari, come è successo qualche settimana fa con BCA, Bike Connection Agency.
Dal punto di vista turistico le potenzialità sono enormi. Oltre alla cucina, le strade sono davvero ottimali per pedalare. E la Toscana fa il resto con i suoi paesaggi e la sua offerta storica-culturale. E’ bastato salire di un paio di chilometri in quel terrazzo naturale che è Massa Marittima perché tutto ciò diventasse concreto.
Elisabetta Pasinato, è la direttrice del Cicalino ed è lei che ci parla di questo vero paradiso per i ciclisti.
Signora Pasinato: Cicalino e ciclismo un connubio sempre più stretto, come mai?
Un connubio sempre più stretto, un po’ per la nostra passione per la bici e un po’ per questo territorio meraviglioso. Un territorio sul quale abbiamo lavorato, non solo noi, per creare una sentieristica, soprattutto per la mountain bike, ma anche per la bici da strada e per il gravel. La nostra è chiaramente un’area vocata alla bici, sia per la bellezza dei suoi sentieri, sia per la bontà delle strade: l’asfalto è buono e il traffico è scarso. E poi non va trascurato l’aspetto della cucina che è sempre più importante per gli sportivi.
Voi avete uno stretto connubio anche con la famiglia Reverberi. Da anni ospitate le loro squadre, dalla Colnago-Csf alla Green Project-Bardiani. Come è nato questo rapporto?
Se non ricordo male, perché in effetti sono passati diversi anni, avevamo organizzato qui all’epoca, una corsa (il Giro della Provincia di Grosseto, ndr). Loro erano ospiti nostri, si trovarono molto bene ed è nata anche un’amicizia.
Una bella storia…
E’ una squadra che a me piace molto perché è italiana, composta da tutti i ragazzi giovani ed anche la loro è un po’ una famiglia, come noi del Cicalino. Si lamentano sempre perché mangiano troppo e bene! Speriamo di non rallentarli per questo!
Chiaramente il cliente del Cicalino va oltre il professionista. Sappiamo che avete anche preso delle bici da dare ai clienti…
Esatto. Abbiamo firmato un contratto con Cannondale, anche per diventare centro Cannondale qui in Toscana. E’ un ‘azienda che ci piace molto. Ci siamo conosciuti un po’ casualmente durante un evento e abbiamo stretto questa collaborazione. La flotta di bici è composta sia da bici elettroassistite che tradizionali, per ora si tratta solo di mountain bike. Ma stiamo valutando di prendere anche qualche gravel visto il territorio e le numerose strade bianche che ci sono.
Il Cicalino è un “piccolo” villaggio. Ci sono questi poderi dislocati, le stradine che li collegano, le indicazioni all’interno, le piscine, la Spa… ci sono percorsi persino per correre a piedi. Ma quale può essere una giornata tipo del cliente ciclista?
Il nostro cliente è un po’ particolare. Volutamente il Cicalino non è un bike hotel classico: è un villaggio con tutti i servizi alberghieri. Ci sono le Spa, il centro benessere, la palestra, una ristorazione di alto livello, che però è attenta anche alle esigenze dell’atleta… La giornata tipo per questo cliente chiaramente si focalizza sulla bici e sul suo tour in bicicletta, che sia su strada o in mtb.
Chiaro…
Quando rientrano normalmente c’è un ottimo pranzo che li attende. E prima del tour c’è una colazione ad hoc. Per i pro’ ne abbiamo un tipo, per gli altri volendo c’è anche quella più ricca. Al pomeriggio vanno nelle Spa, oppure ci sono corsi di yoga… Solitamente il cliente appassionato di bicicletta vuole fare tante altre cose e qui al Cicalino può farle.
Elisabetta, prima ha parlato di sentieristica. Cosa offrite in tal senso?
Abbiamo le nostre piattaforme e i percorsi sono stati digitalizzati. Oggi sui Gps si scaricano tutti i percorsi possibili. Abbiamo anche una collaborazione molto stretta con un servizio guide della zona. Fanno anche “bike service” e sono molto bravi. Conoscono tutti i sentieri e lavorano con noi nella loro manutenzione. Quindi, chi vuole può affidarsi alle guide e può uscire in un tour guidato, altrimenti può scaricare le mappe.
C’è un periodo dell’anno che secondo lei è migliore per fare del cicloturismo al Cicalino?
Le stagioni sono cambiate moltissimo. Una volta si immaginava che febbraio fosse un mese impossibile, mentre negli ultimi dieci anni, febbraio e marzo sono delle stagioni ottimali. Marzo offre un clima meraviglioso. E le nostre piscine sono già aperte! Non c’è traffico sulle strade, soprattutto perché non è iniziato ancora il turismo sulla costa. Poi da aprile-maggio, inizia quella che io chiamo la stagione degli svizzeri. Ce ne sono moltissimi, ma è ancora un buon periodo. Sono molto belli anche i mesi di settembre, ottobre e novembre. Mentre sconsiglio – e lo devo dire sinceramente – luglio ed agosto. Sia per il caldo che per i flussi specie sulla costa.