| 7 Aprile 2024

Il mondo dei portabici per auto: scopriamolo…

Viaggiare in bici è sinonimo di libertà e autonomia. Partire dal proprio garage e immergersi nel circondario però non è sempre così semplice, se non altro perché non tutti vivono in zone ciclabili e sicure. Le modalità per trasportare il proprio mezzo e scoprire nuovi itinerari sono molteplici: treno, aereo, barca. La più comoda e spesso alla portata di tutti è però la macchina. Le possibilità per caricare la bicicletta sono tre. Prima però facciamo un punto sulla nuova normativa che per qualche mese ha reso fuorilegge migliaia di automobilisti/ciclisti e il loro portabici. 

La nuova normativa al momento è stata sospesa (foto alVolante)
La nuova normativa al momento è stata sospesa (foto alVolante)

Cosa dice la legge

C’è una nuova normativa che coinvolge tutti i ciclisti che fino ad oggi hanno trasportato la bicicletta utilizzando un portabici posteriore. La brutta notizia è che il portabici auto dovrà essere collaudato e dovrà anche essere aggiornato il Documento Unico, ex Libretto di Circolazione. Questo ha causato un vero e proprio terremoto tra gli utenti e sopratutto per i costruttori e venditori di portabici.

A tal proposito alcuni costruttori italiani hanno presentando ricorso alla normativa di fronte al Consiglio di Stato. Il ricorso è stato accolto e il Consiglio di Stato ha emesso l’ordinanza N.00196/2024 REG.PROV.CAU. Essa di fatto sospende la Circolare 25981 del 06.09.2023 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sospensione però non ha annullato la normativa, ma l’ha bloccata e fatto ritornare in vigore la precedente. Che consiste nel verificare che le sporgenze in eccedenza rispetto al veicolo del portabici o del suo carico non violino le disposizioni previste dall’Art. 61 del Codice della Strada (limiti di sagoma). Apporre il cartello carichi sporgenti ove previsto.

Nella foto un esempio di portabici da portellone di Decathlon
Nella foto un esempio di portabici da portellone di Decathlon

Portabici da portellone

Il nostro viaggio nel mercato dei portabici parte con uno dei più comuni e scelti dagli utenti, cioè quello da portellone e portabagagli. Questa è una soluzione facile da montare che non comporta attacchi fissi sulla propria vettura, se non per la durata dell’utilizzo. La struttura va infatti installata con i suoi agganci che si inseriscono nelle fessure posteriori così come il sistema di cinghie di fissaggio deve abbracciare il portellone per poter essere di sostegno senza creare danni all’automobile.

I modelli presenti sul mercato sono molteplici. Si parte dai 50 euro e si può trovare una miriade di opzioni e marchi che li producono. Tra le accortezze di cui bisogna tenere conto al momento della scelta del modello è verificare la compatibilità con la propria autovettura. Per evitare sanzioni, è necessario accertarsi che la targa del veicolo non sia coperta dalle biciclette. Se così fosse bisogna provvedere con una targa extra da apporre in evidenza. Inoltre, come ricordato anche dal Codice della Strada, bisogna apporre il cartello catarifrangente dedicato al trasporto di carichi sporgenti.

Tra i contro più invadenti del portabici da portellone, ci sono sicuramente l’accesso limitato al vano bagagli e la riduzione della visibilità. Tra i pro spiccano il prezzo, la leggerezza e la possibilità di montare e smontare il portabici senza dover modificare in modo permanente la propria vettura. 

Qui un esempio di Thule nel modello ribaltabile
Qui un esempio di Thule nel modello ribaltabile

Portatici da gancio di traino

Tra i più venduti e sicuri, troviamo i portabici da gancio di traino. Un accessorio che fa al caso di chi fa viaggi lunghi o dispone di mezzi voluminosi come camper o van. Come è deducibile dal nome, il requisito imprescindibile per montare questo accessorio è la presenza del gancio di traino, la cui installazione varia tra i 250 e i 400 euro in base all’omologazione. L’installazione in media è sui 360 euro, mentre il collaudo e le pratiche burocratiche vanno dai 70 ai 160 euro.

Il portabici per gancio di traino è costituito da una base, che si innesta direttamente sul gancio di traino della macchina, sulla quale ci sono i binari per posizionare le biciclette. Il vantaggio di questo modello di portabici da auto è che si possono trasportare fino a quattro bici contemporaneamente, affiancate una all’altra.

Tra i pro troviamo sicuramente la facilità di montaggio e l’accessibilità al portabagagli. Molti modelli hanno diverse tecnologie per essere piegati e rendere l’accesso e il trasporto più agevoli. Il carico massimo è un altro vantaggio, infatti se si dispone di una bici elettrica è questa la scelta giusta. A livello di sicurezza, il giudizio è sicuramente positivo, ci sono infatti modelli con la replica di luci e targa per rendere il tutto estremamente visibile. L’aerodinamica viene conservata così come vengono evitati i fruscii, visto che le bici sono nascoste dietro, a differenza del portabici da portellone sul quale sporgono. Tra i contro ci sono sicuramente la visibilità ridotta e il prezzo non così contenuto.

MontBlanc da anni produce accessori per questo settore
MontBlanc da anni produce accessori per questo settore

Portatici da tetto

Per concludere abbiamo i portabici da tetto. I più anziani del settore e scelta obbligata per le squadre di ciclismo. Il portabici da tetto, sia quello con fissaggio alla forcella sia quello con fissaggio al telaio, può essere montato esclusivamente sulle barre portatutto o barre trasversali. 

Per il ciclista in questo caso gli accessori da comprare sono due: le barre trasversali, facilmente reperibili e a prezzi contenuti e il portabici compatibile. Per quanto riguarda quest’ultimo, esistono ulteriori modelli che permettono di mettere la bici con o senza ruota. Nelle squadre agonistiche viene scelta la prima opzione, perché la bici può essere sganciata e messa a terra velocemente. Sia chiaro, il tipo di accessorio utilizzato dalle squadre di alto livello non è di certo a buon mercato, ma ne esistono a un prezzo più contenuto e con la stessa funzionalità. 

Tra i pro abbiamo sicuramente la visibilità che viene mantenuta inalterata. Questo permette di avere accesso alla macchina in modo completo e comodo. Il prezzo è un altro pro in quanto si posiziona a metà fra le due soluzioni presentate in precedenza. Fra i contro troviamo l’aerodinamica con frusci importanti se si parla soprattutto di bici voluminose. L’altezza aumentata può risultare scomoda in alcuni passaggi o parcheggi coperti. Infine, la bici in questo caso è bersaglio di sporco e insetti essendo completamente esposta.

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