Il 21 settembre scorso tra Arco e Torbole, nell’Alto Garda, è andata in scena una pedalata molto particolare, la terza edizione della Garbage Ride. Ideata nel 2022 dai ragazzi di Plastic Free Ride col supporto di Bergamont, la Garbage Ride ha uno scopo preciso: trovarsi tutti assieme per raccogliere il maggior numero possibile di rifiuti lungo la strada. La bici non solo come mezzo ecologico di per sé, ma anche come strumento per ripulire l’ambiente.
Ne abbiamo parlato con Nicola Gavardi di Scott, azienda di cui Bergamont fa parte.
Nicola, com’è nata l’idea delle Garbage Ride?
Da un incontro. Abbiamo conosciuto Sara e Raffaele, i ragazzi di Plastic Free Ride, al BAM del 2020. Il loro progetto di unire i viaggi in bici con la raccolta della plastica dispersa nell’ambiente ci ha subito colpito. Da lì è nata una bella collaborazione e ora sono nostri ambassador. Viaggiano con le Bergamont Grandurance 4 e sono equipaggiati con abbigliamento tecnico Scott. Quando ci hanno parlato di questa loro idea, organizzare dei brevi giri collettivi per ripulire le strade attorno a casa loro, li abbiamo subito supportati. Nella pratica forniamo loro dei prodotti come premio e ci occupiamo di organizzare il rinfresco alla fine dell’evento.
Parlaci un attimo del progetto Plastic Free Ride di Sara e Raffaele
Sono due ragazzi che amano la bici e proprio girando, si sono accorti di tutta la plastica che c’è abbandonata per strada. Plastica che non solo inquina i nostri paesaggi, ma è un drammatico problema perché finisce nei mari e negli oceani con conseguenze disastrose. Questo li ha spinti a fare qualcosa e nell’estate del 2019 è nato il progetto Plastic Free Ride. Hanno fatto un viaggio da Torbole sul Garda a Rimini con un carrellino attaccato alla bici, 400 km in cui hanno raccolto i rifiuti che trovavano abbandonati lungo la strada. Nel 2020 sono partiti per un secondo viaggio da Torbole a Lucca e nel 2021 dal Trentino fino a Santa Maria di Leuca, tutta l’Italia da nord a sud.
E’ un momento in cui le aziende sono – per fortuna – sempre più attente all’ambiente
Certo, per noi è un aspetto importantissimo. Per questo scegliere Sara e Raffaele come nostri ambassador è stato quasi naturale. Sono persone “vere”, attente a consapevoli e che vivono lo sport e la loro passione ricercando non (o non solo) la perfomance, ma anche e soprattutto la bellezza.
Torniamo alla Garbage Ride. Com’è andata?
Direi benissimo. Una settantina di partecipanti si sono divisi in otto diversi percorsi, coprendo alla fine un centinaio di chilometri in tutto. Alla fine hanno raccolto oltre 200 chili di rifiuti, la maggior parte plastica o derivati, che poi hanno smaltito in collaborazione con il Comune. 200 chili di immondizia che grazie all’impegno di questi ragazzi non andranno ad inquinare boschi, fiumi, mari. C’è poi un altro aspetto importante di questa iniziativa.
Cioè?
Il fatto di essere un evento collettivo e super inclusivo. Qui non c’entra il saper macinare chilometri, è aperta a tutti e può venire chiunque, anche la signora che normalmente si sposta in bici solo per fare la spesa. L’unico requisito è avere voglia di sporcarsi le mani armati di guanti, pinze e sacchetti. E questo approccio ha avuto molto successo, infatti la terza edizione della Garbage Ride è stata la più partecipata di sempre.