Sulle dolci colline della Val di Cecina, nel Relais La Pieve Vecchia di Riparbella, c’è un team femminile ben organizzato – la Liv Racing Xstra – che ha deciso di passarci il proprio ritiro invernale. Un piccolo angolo di paradiso in provincia di Pisa da cui si vede il mare con le sue famose Spiagge Bianche (già in terra livornese) lontano solo 10 chilometri in linea d’aria. E la mattina, quando il sole inizia a scaldare l’aria, le ragazze della formazione WorldTour olandese partono per allenarsi nei dintorni guidate da una ciclista che indossa la maglia di Tuscany Love Bike.
Ma quali strade fanno? E perché hanno scelto la Costa degli Etruschi – dove si correva l’omonima gara per pro’ dal 1996 al 2017 – rispetto all’attuale Calpe in Spagna? Queste risposte (e tante altre informazioni) ce le dà Silvia Parietti, campionessa italiana nel 2005 ed ora guida cicloturistica sportiva proprio per Tuscany Love Bike. Con lei abbiamo approfondito il discorso della sua attività partendo proprio dal contatto con la Liv Racing Xstra.
Bronzini al telefono
«A fine 2021 – racconta la 43enne di Vada, elite dal 1999 al 2009 – mi aveva chiamato Giorgia Bronzini (sono state compagne di squadra alla Gauss nel 2008, ndr) per chiedermi se qua vicino ci fosse una bella struttura che potesse ospitare la sua squadra e se di conseguenza potessi disegnare per loro gli itinerari degli allenamenti. Naturalmente mi sono subito attivata. Non dimentichiamoci che in questa area tra la fine degli anni ’90 e inizio anni 2000 venivano quasi tutte le squadre pro’ in ritiro.
«Le ho trovato da dormire – prosegue la Parietti, che è anche consigliere dell’ACCPI nella campagna per la sicurezza del ciclista – e poi ho creato percorsi, sempre all’interno di un anello di strade, in base alle esigenze dei lavori da fare, come le ripetute. Ho scaricato tutte le tracce gpx da dare alle sue atlete e agli stessi diesse in modo che fossero tutti autonomi. Durante il ritiro sono uscita in bici con loro per qualche giorno, accompagnandole nei posti migliori in cui pedalare con tranquillità».
Silvia quando hai iniziato questo lavoro?
Ho iniziato nel 2009 durante il mio ultimo anno da elite. Già all’epoca disegnavo itinerari per turisti o amici e mi appoggiavo ad altri organizzatori. Poi mi sono messa in proprio aprendo la mia società insieme ad altri collaboratori. Ho fatto tutti i corsi necessari di Federciclismo, alcuni dei quali durante il periodo del lockdown 2020, conseguendo anche i vari brevetti di guida. Mi piace il mio lavoro perché alla fine rappresentiamo un territorio e vogliamo che il cliente rimanga contento sotto ogni forma.
Come è strutturata la tua figura?
A livello di legislazione, non siamo autorizzati a dare informazioni turistiche o artistiche. A quello pensano le guide ambientali, con cui collaboro e che incontro quando porto un mio gruppo in un determinato posto nel quale servono le loro spiegazioni. Su questo servirebbe una maggiore uniformità dando anche a noi l’abilitazione a dare le informazioni turistiche. Certo, durante la pedalata ci può stare che io ne dia, ma in realtà mi limito sempre a raccontare aneddoti legati alle mie precedenti uscite. Oppure legati alla mia carriera, alle ex compagne o alle gare della zona.
I clienti poco allenati di Tuscany Love Bike possono contara su e-Mtb Cipressi e strade bianche caratterizzano l’entroterra della Val di Cecina Tuscany Love Bike accompagna i gruppi sulle strade dei campioni e su quelle meno note Le centrali geotermiche e i soffioni boraciferi fanno parte del panorama attorno a Larderello
Qual è il target medio dei tuoi clienti?
Naturalmente, ho sia italiani che stranieri. I primi per la maggior parte arrivano dal Nord e sono per lo più famiglie che vogliono scoprire l’entroterra in modo tranquillo. Dall’estero invece arrivano molti olandesi, svizzeri, tedeschi e britannici. Loro vogliono girare il più possibile, sia su strada che fuori. Un giro classico che tutti mi chiedono e che facciamo è quello in mezzo ai vigneti con fermate di degustazione. Spesso nelle cantine in cui andiamo, faccio arrivare anche altri produttori come quelli di miele, salumi, pasta e olio. Viceversa faccio la stessa cosa quando facciamo tappa in un frantoio della zona. E così via, cerco sempre di coinvolgere le attività con cui lavoro.
La tua Tuscany Love Bike noleggia anche le bici?
No, ma ci appoggiamo a negozianti di fiducia della zona. Lì si possono affittare le bici normali, da corsa ed anche le e-bike. Ora ci stiamo attrezzando anche con le gravel perché sono molto richieste. E’ la moda del momento, ma sono perfette per le nostre strade bianche. Con quelle si respira la vera essenza toscana.
La tua zona è terra di ciclismo e di campioni. C’è qualcuno che ti chiede itinerari legati alle grandi corse?
Onestamente è difficile dire quali siano le strade più famose qua attorno. Tra classiche toscane per pro’ o dilettanti, Giro d’Italia o Tirreno-Adriatico abbiamo sempre tante corse. Diciamo che potrei portare più spesso i miei gruppi a Pomarance. Negli ultimi anni ci è arrivata tre volte la Tirreno-Adriatico. Ero presente nel 2019 quando vinse Alaphilippe (nel 2016 successo di Stybar, nel 2017 di Geraint Thomas, ndr). L’aspetto che caratterizza quella zona è il poco traffico. Le strade sono in mezzo al verde dei boschi locali. Un contesto ideale per pedalare e magari trovare l’ispirazione dei campioni.
Qual è la zona in cui porteresti obbligatoriamente un gruppo non necessariamente appassionato di ciclismo?
Difficile dire anche questo. La zona dei soffioni geotermici di Larderello, ad esempio, merita tantissimo. Ma direi senza ombra di dubbio la via Bolgherese, tra Bibbona e Castagneto Carducci. E’ una strada parallela alla Via Aurelia che passa più all’interno delle prime colline. Ci sono i nostri classici mangia e bevi in mezzo alla natura che profumano di vera Toscana. Poi a metà c’è quel bellissimo drittone ondulato di 5 chilometri con i cipressi che porta a Bolgheri. Quello è un giro immancabile a mio avviso. Vi aspetto a farlo assieme, non ve ne pentirete.