| 25 Novembre 2024

EDITORIALE / Black friday, il Natale e il regalo nel Codice

Pare che la definizione black friday sia nata nel 1924 a New York, quando i grandi magazzini Macy’s lanciarono una campagna di sconti dopo il Ringraziamento. Il traffico che ne derivò indusse alla creazione del neologismo. Di sicuro, in questi giorni in cui al traffico stradale si somma quello mediatico, sembra di essere sotto un massiccio attacco di cui black friday è diventato il grido di guerra.

Il black friday campeggia sui siti di tutti i negozi online e nelle vetrine di quelli fisici
Il black friday campeggia sui siti di tutti i negozi online e nelle vetrine di quelli fisici

Bici, vacanze e black friday

E’ iniziata la lunga volata al Natale e per noi che guardiamo il mondo dalle lenti degli occhiali per la bici, si apre una doppia prospettiva.

La prima è quella degli affari e francamente risparmiare qualcosa negli acquisti non ci è mai parso tanto bello. Il black friday è l’occasione per i regali di Natale e spulciando nei siti che propongono articoli per il ciclismo, è possibile trovare offerte da mille e una notte. E se anche avessimo del Natale il punto di vista più spirituale e fossimo capaci di accoglierlo per quello che veramente è, il rito pagano del dono è comunque il modo per gratificare qualcuno cui si vuol bene o gratificarsi in prima persona.

La seconda è quella di avere a disposizione qualche giorno di stacco per concedersi una breve vacanza nel segno della bicicletta. Luoghi caldi ci sono anche in Italia, senza per forza volare alle Canarie. Basta spostarsi verso Sud, per trovare temperature più miti e strade meno trafficate. Raggiungere le sponde di un lago, dove la temperatura resta più confortevole. Oppure più semplicemente poter uscire nelle ore centrali della giornata, in cui il pur timido sole riesce a scaldare l’aria per quanto basta.

La Sicilia (in apertura la Cattedrale di Palermo, foto di Manuele Leone). La Puglia. La Sardegna. La Calabria. La Campania. Ci sono proposte ciclabili ed enogastronomiche capaci di allietare il Natale di chiunque, in cambio di prezzi da vero affare. La bicicletta serve anche a questo, a scoprire il mondo più bello senza fare rumore e con la lentezza che permette di riconoscere anche gli scorci meno evidenti.

La regola del metro e mezzo è legge: Marco Cavorso è stato fra sostenitori, avendo perso sulla strada il figlio Tommy
La regola del metro e mezzo è legge: Marco Cavorso è stato fra sostenitori, avendo perso sulla strada il figlio Tommy

Finalmente, un metro e mezzo

Eppure il regalo più bello, quello che aspettavamo da tanto e che in realtà non sarebbe dovuto essere neppure un regalo ma un diritto, arriva dal Parlamento. Parlamento che nelle more finali dell’approvazione, ha inserito nel nuovo Codice della Strada la norma sul metro e mezzo per sorpassare un ciclista.

Nell’articolo 148 del nuovo Codice della Strada, al comma 9-bis, si legge: «Il sorpasso dei velocipedi da parte dei veicoli a motore deve essere effettuato con adeguato distanziamento laterale in funzione della velocità rispettiva e dell’ingombro del veicolo a motore, per tener conto della ridotta stabilità dei velocipedi, mantenendo, ove le condizioni della strada lo consentano, la distanza di sicurezza di almeno 1,5 metri. Chiunque viola le disposizioni del presente comma è soggetto alle sanzioni amministrative di cui al comma 16, primo periodo».

L’articolo è stato modificato, inserendo la distanza minima di sicurezza, ma tagliando il passaggio relativo alla velocità nel sorpasso. «Prima di effettuare il sorpasso di un velocipede – si leggeva nella versione precedente – il conducente dell’autoveicolo valuta l’esistenza delle condizioni predette per compiere la manovra in completa sicurezza per entrambi i veicoli, riducendo particolarmente la velocità, ove necessario, affinché la manovra di sorpasso sia compiuta a ridottissima velocità qualora le circostanze lo richiedano».

Più che il divieto, la differenza si farà facendolo rispettare. Ci attendiamo che la Polizia Stradale, quella municipale e i Carabinieri se ne vadano in giro per osservare i comportamenti irregolari. E speriamo non si servano di quella misura soltanto nei rilievi dopo un incidente stradale. In questo clima di black friday e Natale, una buona notizia che potrebbe aprire gli occhi a chi ogni giorno sale su un’auto. E finalmente nelle scuola guida quella distanza diventerà materia d’esame, qualcosa da ricordare.

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