E’ una primavera ricca di sorprese quella che attende gli appassionati di bici grazie a Marca Bianca, un progetto che mette al centro la bellezza del viaggio in bicicletta. Quattro eventi unici e diversi, senza lo stress della competizione, partiranno il 13 aprile con La Classica, per concludersi il 19 ottobre con La Epica. Nel mezzo la Prosecco Unbound (18-22 giugno) e La Notturna (12 luglio).
Di Prossecco Unbound parliamo con Massimo Panighel, patron dell’iniziativa, per scoprire i dettagli di questo affascinante evento. Il solstizio d’estate, la bici, le frizzantine notti in campagna, il caldo dell’estate… quanti ingredienti per rendere il tutto indimenticabile.
Massimo, si avvicina la Prosecco Unbound. Come nasce questo evento?
Nasce all’interno del progetto Marca Bianca, che rappresenta l’evoluzione del Mondiale Gravel 2023. Lo scorso ottobre abbiamo organizzato La Epica, il primo evento ispirato a quella manifestazione, sulle colline Unesco del Prosecco. A partire da questa base, abbiamo ampliato l’area coinvolta, creando percorsi distinti e indipendenti per ogni evento. La Prosecco Unbound, in particolare, attraversa 350 chilometri del territorio, coprendo anche zone iconiche come il Montello e la Pedemontana del Grappa.
Avete associato il nome Prosecco, il territorio, ad Unbound, una sorta di “marchio” nel mondo gravel…
Esatto, le due cose vanno a braccetto. Si tratta di un evento in autosufficienza: forniamo la traccia, l’assicurazione e poco altro, lasciando ai partecipanti la libertà di organizzarsi per vivere l’esperienza come un vero viaggio. Questo perché vogliamo che la filosofia dietro l’evento sia profondamente legata al concetto di avventura. Non vogliamo offrire un semplice evento ciclistico, ma un’opportunità di immergersi completamente nel territorio. Ogni partecipante può scegliere come affrontare il percorso, decidendo il proprio ritmo e fermandosi nei luoghi che più lo ispirano. Questa libertà è ciò che rende unica la Prosecco Unbound.
Hai parlato del percorso: quali sono le caratteristiche tecniche?
Il tracciato è scorrevole, pur includendo oltre 4.500 metri di dislivello: è stata una nostra precisa scelta. Questo lo rende accessibile a molti, anche se richiede una buona preparazione. Non ci sono salite dolomitiche, ma numerosi strappi brevi e intensi. La quota massima è di circa 400 metri, quindi si resta nella parte bassa della zona collinare. L’idea è di permettere ai partecipanti di completare i 350 chilometri in quattro giorni, il tempo massimo, ma alcuni potrebbero farcela in meno tempo. Inoltre, il percorso è stato testato da atleti esperti come Nadia Sgarbossa, ex campionessa del mondo gravel, per garantire un’esperienza fluida e appagante.
Chiaro…
Tra le particolarità tecniche, ci sono tratti sterrati ben curati, strade bianche con ottima aderenza e segmenti che attraversano vigneti e boschi. Non mancano però le sfide, come alcuni brevi tratti tecnici in discesa che richiedono maggiore attenzione. Il tracciato è stato pensato per valorizzare ogni aspetto del paesaggio, offrendo scorci unici e punti panoramici indimenticabili.
A “microfono spento”, ci avevi detto che offrite questa Prosecco Unbound ad un prezzo super… Quanto costa dunque la quota di partecipazione e cosa include?
Abbiamo scelto una filosofia diversa rispetto ad altri eventi simili, proponendo un costo di iscrizione di soli 25 euro. Questo copre le spese vive: traccia, assicurazione e affiliazione. Non ci sono servizi di supporto meccanico o sanitario; ogni partecipante deve essere autosufficiente. Vogliamo mantenere lo spirito autentico dell’unbound, dove il ciclista si organizza per vitto, alloggio e gestione personale. Inoltre, garantiamo la presenza di persone sul territorio per quattro giorni, per eventuali necessità o emergenze. Abbiamo anche pensato di offrire suggerimenti e supporto per chi vuole organizzarsi al meglio. Sul nostro sito ci sono indicazioni su dove pernottare, punti di ristoro consigliati e altre informazioni utili per pianificare il viaggio. In futuro, stiamo valutando l’idea di creare pacchetti che includano alcune di queste opzioni, per rendere l’esperienza ancora più accessibile. Le idee non ci mancano.
Se dovessi indicare dei punti del percorso, quali nomineresti?
Il territorio delle colline del Prosecco è straordinario, non solo per la bellezza naturale, ma anche per la sua integrità rurale. Abbiamo molti sterrati che rappresentano quasi un monumento per il ciclismo. Dal punto di vista storico, il percorso attraversa luoghi legati alla Grande Guerra, offrendo l’opportunità di pedalare dove si è scritta una parte della nostra storia. A questo si aggiungono il patrimonio artistico e culturale, con ville, castelli e borghi affascinanti come il Molinetto della Croda. Infine, il richiamo enogastronomico: mangiare bene e bere meglio sono parte integrante dell’esperienza e del Veneto intero direi. Tra i punti imperdibili segnaliamo anche la zona del Montello, con i suoi sentieri immersi nei boschi, e la Pedemontana, che offre un mix unico di tratti collinari e pianeggianti. Ogni segmento del percorso è stato pensato per mettere in risalto il meglio di questa terra, sia dal punto di vista paesaggistico che culturale.
Qual è l’obiettivo a lungo termine per Marca Bianca?
La Prosecco Unbound è solo all’edizione zero, ma vogliamo svilupparla ulteriormente. Stiamo già ricevendo molte iscrizioni e questo ci incoraggia a pensare a servizi aggiuntivi per il futuro, come checkpoint attrezzati o collaborazioni con strutture locali. Il nostro obiettivo è creare un evento che unisca la scoperta del territorio alla passione per la bici, offrendo un’esperienza unica e autentica. Non è una gara, ma un viaggio, e questo è il messaggio che vogliamo trasmettere a tutti i partecipanti.
La tua filosofia come accennavamo…
A lungo termine, speriamo di fare di Marca Bianca un punto di riferimento per gli appassionati di ciclismo e viaggio. Vogliamo creare una rete di eventi che coprano diverse stagioni, coinvolgendo nuovi territori e ampliando la community di ciclisti che condividono i nostri valori. Siamo convinti che il futuro del ciclismo passi anche da iniziative come questa, dove la passione per la bici si sposa con l’amore per la natura, la cultura e le persone.