Cicloturismo IstriaCicloturismo Istria

| 24 Ottobre 2025

Il cicloturismo in Istria, raccontato da chi lo pratica da 30 anni

Il 21 settembre scorso si è tenuta la prima edizione di Nova Eroica Istria. Quel giorno circa 300 partecipanti sono partiti da Novigrad, una bella cittadina veneziana sulla costa, per pedalare tra gli sterrati della penisola croata. Tra loro, moltissimi italiani.

Se il cicloturismo in Istria sta crescendo stagione dopo stagione, anche grazie alla ciclabile Parenzana, ci sono persone che in quella zona pedalano in lungo e in largo da anni, anzi decenni. Tra loro c’è la padovana Sandra Pinato, da una vita nel mondo del ciclismo come addetta stampa, e tra i primi ad aver intuito le potenzialità cicloturistica di quel territorio. L’abbiamo contattata per farci raccontare lo stato dell’arte, tra passato e futuro, del cicloturismo in Istria.

Sandra Pinato
Sandra Pinato, padovana, da una vita nel mondo del ciclismo, sia pedalando in prima persona che come addetta stampa di vari eventi
Sandra Pinato
Sandra Pinato, padovana, da una vita nel mondo del ciclismo, sia pedalando in prima persona che come addetta stampa di vari eventi
Sandra, com’è che sei così appassionata dell’Istria?

La frequento da molto tempo. Per noi veneti arrivarci è molto comodo e la Croazia è sempre stata un luogo di vacanze, un altrove vicino a casa. Essendo io appassionata di bici, prima di mtb e ora di gravel, ho iniziato ad esplorarla sui pedali. Forse sono stata una delle prime persone ad aver percorso la Parenzana in mountain bike, quando ancora era poco conosciuta e in fase di recupero, e me ne sono subito innamorata.

Di che anni stiamo parlando?

Tutto è iniziato tra la fine anni ‘90 e i primi anni 2000, quando ho conosciuto Denis Ivošević ad una delle prime Fiere del Cicloturismo a Padova. Lui all’epoca Assessore al Turismo e oggi Direttore dell’Ente Turistico della Regione Istriana. E’ lui che mi ha fatto scoprire la Parenzana, che era ancora agli esordi. Solo alcuni tratti erano stati completati, ma già si intuiva il potenziale di quel percorso. Fu proprio di Denis l’intuizione geniale: trasformare il vecchio tracciato dismesso della ferrovia austro-ungarica Trieste–Parenzo in una ciclovia transfrontaliera, capace di unire sport, natura e storia. Per promuoverla, venne organizzata per molti anni la gara ciclistica Parenzana, che ha contribuito a far conoscere il percorso a livello internazionale.

Cicloturismo Istria gravel
Sandra Pinato ha scoperto l’Istria attraverso la Parenzana già a metà negli anni ’90
Cicloturismo Istria gravel
Sandra Pinato ha scoperto l’Istria attraverso la Parenzana già a metà negli anni ’90
Insomma, una intuizione che si è dimostrata turisticamente vincente nel tempo…

Esatto. Oggi infatti la Parenzana è uno dei tracciati cicloturistici più affascinanti dell’Adriatico, attraversa tre Paesi — Italia, Slovenia e Croazia — e attira ogni anno migliaia di appassionati di bici. Ho mantenuto i contatti con Denis Ivošević perché sono profondamente innamorata del territorio istriano, e con lui ho spesso condiviso idee e riflessioni su come potenziare il turismo gravel. Quando ho saputo dell’organizzazione della Nova Eroica Istria, mi sono subito messa a disposizione e ho avuto il piacere di conoscere Cristina Vojic Krajcar, Project Manager dell’evento: una persona in gamba, autentica e appassionata del suo lavoro.

A proposito di Nova Eroica Istria, tu eri lì, com’è andata?

Per essere la prima edizione, direi molto bene. C’erano tantissimi italiani, sicuramente la maggioranza tra gli iscritti. Tutti sono rimasti felici dei paesaggi dei ristori, che erano davvero molto curati. Ed è un ottimo risultato, perché proprio il numero dei turisti italiani negli ultimi anni era un po’ calato a causa dell’aumento dei prezzi in Croazia. Invece credo che il cicloturismo sia un modo perfetto per far tornare i nostri connazionali da quelle parti. 

Cicloturismo Istria Novigrad
In oltre 300 sono partiti alla Nova Eroica Istria, la maggioranza italiani
Cicloturismo Istria Novigrad
In oltre 300 sono partiti alla Nova Eroica Istria, la maggioranza italiani
Quindi ci saranno altre edizioni della Nova Eroica Istria?

Sì, proprio perché vogliono valorizzare questo nuovo segmento turistico. Sarà organizzata per almeno altri tre anni e per il 2026 c’è già la data:12-14 giugno 2026. Poi sicuramente nasceranno nuovi eventi dedicati al gravel, perché le possibilità sono moltissime.

Perché, ora come ora, com’è lo stato dell’arte dell’offerta cicloturistica da quelle parti?

La Parenzana è molto nota in tutta Europa, e quindi molto frequentata, specie in e-bike. Il resto invece, che è molto, è ancora poco noto. Per questo credo sarebbe importante creare una rete di tracciati e pubblicare le tracce GPS, per poterli poi vendere ai mercati stranieri in questo momento in cui la richiesta è altissima.

Cicloturismo Istria gravel
L’Istria è ricca di percorsi gravel, ma anche di strade secondarie in asfalto ottime per il cicloturismo
Cicloturismo Istria gravel
L’Istria è ricca di percorsi gravel, ma anche di strade secondarie in asfalto ottime per il cicloturismo
Ma cos’ha di così particolare ed attrattivo l’Istria per chi pedala?

Moltissime cose. Intanto c’è poco traffico, è ricchissima di stradine secondarie anche in asfalto in cui non si trovano quasi auto. E poi c’è di tutto. Centinaia di chilometri di costa con un mare fantastico e belle cittadine veneziane come Parenzo, Novigrad, Orsera e Rovigno. Un entroterra pieno di boschi e paesini medievali arroccati come nel Centro Italia, ma molto meno affollati. Penso a Grisignana e Montona nella parte nord-occidentale. Oppure ad Hum, un centro bellissimo e minuscolo nel centro della penisola, venti abitanti in tutto, in cima ad una salita impegnativa. E poi la parte nord, al confine con la Slovenia, è la più montuosa, quindi un parco giochi per quelli a cui piace far fatica. Non a caso molti atleti sloveni vanno lì ad allenarsi, perché le salite sono moltissime e il traffico quasi assente.

La stagione migliore per andarci qual è?

I mesi che consiglierei sono sicuramente aprile e maggio, settembre ed ottobre. Anche gli inizi di giugno, se non è troppo caldo, perché il clima è davvero mediterraneo. Invece sconsiglio senza dubbio luglio ed agosto, sia appunto per il caldo che per il turismo, che specie sulla costa in alta stagione si fa sentire. 

Cicloturismo Istria Parenzana
Un tratto della Parenzana, la ciclabile ricavata dalla vecchia ferrovia Trieste-Parenzo
Cicloturismo Istria Parenzana
Un tratto della Parenzana, la ciclabile ricavata dalla vecchia ferrovia Trieste-Parenzo

Sandra, ultima domanda. Se dovessi consigliare un itinerario a chi arriva la prima volta in Istria?

Arrivando in auto si potrebbe alloggiare nei dintorni di Grisignana, un piccolo borgo lungo la Parenzana, bellissimo e anche strategico a livello logistico perché è al centro. Da lì consiglierei di partire per un paio di giorni ed esplorare l’entroterra, come Montona, Hum, e la zona collinare e montuosa del centro-nord. A quel punto si potrebbe scendere verso il mare, che è comunque sempre vicino. Gli ultimi due giorni li dedicherei a risalire la costa da Rovigno fino a Punta Salvore, al confine con la Slovenia, passando per Parenzo e Novigrad. Un fine settimana lungo in farsi un’idea delle mille possibilità dell’Istria.

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