Il bikepacking è più bello se fatto con lo stile di BAC MilanoIl bikepacking è più bello se fatto con lo stile di BAC Milano

| 5 Novembre 2025

Il bikepacking è più bello se fatto con lo stile di BAC Milano

Mettere il bikepacking sullo stesso piano della praticità è possibile. Il viaggio in bici, la vacanza e l’avventura, ma anche lo stile e le borse ben fatte, disegnate con criterio e con quella praticità menzionata in precedenza, hanno un alleato in più.

Le borse BAC Milano alzano l’asticella in fatto di qualità complessiva. Non viene sacrificato nulla in termini di spazio e di piena sfruttabilità di quest’ultimo, al pari di una facilità di montaggio che non è così scontata in questa categoria di prodotti. Abbiamo provato le due nuove borse, la BAC Seat-Pack da posizionare sotto la sella e la fantastica Ultimate Bar Bag Hub, ovvero l’ultima creazione da agganciare al manubrio.

Il bikepacking è più bello se fatto con lo stile di BAC Milano
Pronti per il bikepacking: una gravel e le borse giuste
Il bikepacking è più bello se fatto con lo stile di BAC Milano
Pronti per il bikepacking: una gravel e le borse giuste

Tecnicamente di cosa si tratta

BAC Seat-Pack è una sacca da ancorare al reggisella e fissare al telaio della sella. E’ previsto un sistema di fissaggio brevettato con compatibilità universale che permette alla stessa sacca di essere ben fissa anche a pieno carico. Si tratta di un prodotto contrassegnato da una capacità di ben 17 litri (tantissimo) che si traducono in 5 chilogrammi. Ci piace definire la sua forma “come un uovo”. E’ arrotondata e rigida (grazie ad una scocca di rinforzo) nella sezione a contatto con il reggisella, più schiacciata e morbida verso il lato esterno/posteriore della bici. Raggiunge un’altezza massima di 16 centimetri, per 55 di lunghezza (quando è completamente distesa, ovviamente si può comprimere la coda schiacciandola e riducendo l’ingombro verso il retro) e 16 di larghezza. E’ impermeabile.

Ultimate Bar Bag Hub è la borsa che tutti gli appassionati di bikepacking dovrebbero avere. E’ tanto ingegnosa nel disegno, quanto pratica e capace di integrare qualsiasi cosa. Di fatto è un vero e proprio sistema modulare che prende forma, certamente grazie alla borsa, ma anche grazie ad una sorta di telaio/supporto rigido superiore da agganciare al manubrio (perfettamente compatibile con le pieghe in carbonio, anche con i manubri piatti con la sezione superiore non troppo larga). Quest’ultimo è quasi una console. Ha una capacità massima di 9 litri (5 chilogrammi effettivi), disposti in orizzontale a favore della stabilità dell’avantreno della bici. Il sistema di fissaggio superiore, Hardwin, è al pari di una console e supporta devide GPS di vario genere, luci e altro. Non interferisce con la borsa sottostante e lascia spazio anche alle mani quando vanno in presa piatta sul manubrio.

Tutto stoccato e ben protetto, ogni cosa al suo posto

I due involucri esterni, della bag posteriore e di quella anteriore, sono sufficientemente rigidi (oltre ad essere completamente immuni dal far passare umidità e sporco). Hanno uno spessore non trascurabile e sono dotati di diversi moschettoni per l’aggancio che permettono anche di modulare gli ingombri. Va da se che tutto il contenuto (quando si affronta un bikepacking è sempre necessario porre un occhio di riguardo al posizionamento delle cose) è facile da stabilizzare, a tutto vantaggio della distribuzione ottimale anche dei pesi.

Seat-Pack è facilissima da posizionare ed il carrello da ancorare ai rail della sella è disegnato anche per interfacciarsi bene con selle completamente scarrellate in avanti. Ultimate Bar Bag Hub richiede un po’ più di tempo. E’ fondamentale orientare in modo giusto il supporto del manubrio e capire anche fino a dove è possibile arrivare con il volume della sacca. Talvolta si usano manubri più stretti che limitano gli ingombri laterali. A prescindere, la sacca anteriore non interferisce in alcun modo con le ginocchia, durante la pedalata e resta piuttosto alta rispetto alla tubazione dello sterzo. Il comfort ne guadagna e le ginocchia ringraziano.

In conclusione

Oltre ad essere belle da vedere le due bag di BAC Milano sono un esempio di funzionalità e di prodotti ben fatti, disegnati da chi ha una concezione ben precisa del bikepacking. Chi ha sviluppato Ultimate Bar Bag Hub e Seat-Pack conosce l’argomento. Entrambe, se messe insieme sono una sorta di baule viaggiante diviso in due parti e portano in dote dei valori aggiunti non secondari. La robustezza e la sostanza complessive. Il sostegno che arriva dai punti di ancoraggio al telaio/manubrio e per via dei rinforzi (con un riferimento diretto alla sacca posteriore). Non in ultimo alla perfetta distribuzione dei pesi che è facile ottenere.

I prezzi iniziano ad essere importanti. 195 euro cadauno, eppure rientrano assolutamente nella media della categoria di strumenti dedicati al bikepacking di alto livello e con una griffe importante. Ma, come scritto in precedenza i tanti dettagli che mostrano le borse BAC Milano portano in dote due grandi valori aggiunti. Sono disegnate da chi pedala per davvero e prodotte per durare nel tempo.

BAC Milano

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