Pedalare, bici, autunno (Depositphotos.com)Pedalare, bici, autunno (Depositphotos.com)

| 10 Ottobre 2025

L’importanza del riposo per ripartire al meglio, ne parla Bartoli

Chi è appassionato di sport e lo segue sa che gli atleti vivono le stagioni come dei cicli, dall’inizio alla fine c’è un cammino e un percorso da fare per raggiungere determinate performance. Preparazione, allenamenti, gare e così via per gran parte dell’anno. Tuttavia non bisogna dimenticarsi di riposare, del cosiddetto stacco (che nel ciclismo corrisponde ai primi freddi, novembre). Fermarsi per poi ripartire freschi e con energie nuove e la grande motivazioni (immagine in apertura depositphotos.com). 

Riposare, relax, riposo, divano (Depositphotos.com)
Anche per chi pedala per passione e divertimento il riposo è un momento importante (depositphotos.com)
Riposare, relax, riposo, divano (Depositphotos.com)
Anche per chi pedala per passione e divertimento il riposo è un momento importante (depositphotos.com)

La mente

Sembra un discorso legato ai professionisti, ma il riposo è importante anche per chi pedala senza l’assillo del risultato e della prestazione. Lo sa bene Michele Bartoli, ex ciclista professionista e ora preparatore atletico.

«Il riposo – ci spiega Bartoli – è fondamentale anche in chi guarda alla bici in maniera ludica, senza considerare la performance. L’aspetto più importante da curare è quello legato alla stanchezza mentale, chi va in bici per divertimento è difficile che arrivi a stressare il fisico fino al limite delle proprie capacità. Quindi dal punto di vista muscolare non si hanno necessità di fermarsi per dare tempo al corpo il tempo di assorbire quanto fatto durante l’anno».

Allenare la parte alta del busto, il cosiddetto core, è importante nei periodi in cui non si pedala (depositphotos.com)
Allenare la parte alta del busto, il cosiddetto core, è importante nei periodi in cui non si pedala (depositphotos.com)

Attenzione al lavoro

La passione per la bicicletta ci porta a ritagliarci momenti per pedalare anche quando il calendario e gli impegni sembrano remarci contro. Non è sempre possibile però uscire a fare un giro in bici, soprattutto in settimana quando il lavoro ci porta via tante ore. 

«Non c’è da dimenticare – analizza ancora Michele Bartoli – che il lavoro è un fattore che porta stress e sacrifici. Mentalmente capita di arrivare in certi momenti dell’anno in cui si sente la necessità di fermarsi, così è anche nello sport. Per un atleta professionista la pausa invernale viene vissuta in maniera differente a seconda delle abitudini di ognuno: c’è chi si ferma completamente, chi pedala poco per il gusto di farlo, altri fanno attività alternative, e così via. Al contrario chi va in bici per divertimento ha un solo modo per staccare quando è stanco: fermarsi completamente. E’ bene dedicarsi a momenti differenti, magari con la famiglia, gli amici o chi per loro».

Lo stimolo di ripartire

Capita di arrivare all’inizio della stagione invernale che la voglia di andare in bici venga meno. Vestirsi, uscire, pedalare, diventano tutte attività “pesanti”. La passione ci guida, ma la testa chiede di fare una pausa

«Se le sensazioni sono queste – dice ancora il nostro preparatore con un sorriso – allora è meglio fermarsi. Anche perché una pausa serve per essere poi nuovamente reattivi e motivati. C’è anche chi non si ferma ma decide di cambiare attività per un po’. Ad esempio in questo periodo si possono fare camminate in montagna e inizia anche la stagione dello sci. Altrimenti ci sono dei consigli da seguire, se uno vuole tenersi comunque in movimento si possono fare cose che fanno bene per la vita di tutti i giorni. Si possono fare un po’ di esercizi a corpo libero per tenere in forma la parte alta del busto, cosa importante se si fa un lavoro nel quale spesso si è seduti a una scrivania».

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