Oggi vi presentiamo una pianta, appartenente alla famiglia delle erbe selvatiche, nota fin dall’antichità per le sue proprietà lenitive, che potrebbe essere particolarmente utile al ciclista, soprattutto alle donne: la malva. Appartenente alla famiglia delle Malvaceae, questa pianta è tra i rimedi naturali con più storia di utilizzo.
Già gli antichi Egizi e i Greci la utilizzavano come pianta medicinale. Il medico greco Ippocrate la citava per la sua utilità nella digestione e nel trattamento delle infiammazioni. I Romani la coltivavano nei giardini domestici, convinti che bastasse un’insalata di foglie di malva per tenere lontano i medici. Nel Medioevo veniva usata per impacchi lenitivi e per curare le irritazioni della bocca e del tratto gastrointestinale.
Anche in ambito sportivo
Oggi la malva è rimasta nella tradizione popolare, spesso come infuso calmante o lenitivo che può essere utile anche in ambito sportivo. L’azione della malva è dovuta alla presenza di antiossidanti e vitamina C, ma soprattutto alla sua alta concentrazione di mucillagini. Cioè sostanze di consistenza viscosa che, a contatto con l’acqua, formano una sorta di gel protettivo. Quando ingerite, queste mucillagini svolgono un’azione emolliente e antinfiammatoria sulle mucose della bocca, della gola, dello stomaco, dell’intestino e della vescica.
Malva e vie urinarie
I ciclisti, specialmente le donne, possono talvolta andare incontro a irritazioni genito-urinarie a seguito di lunghi allenamenti. Le cause possono essere l’attrito con la sella, un’intensa sudorazione, indumenti e sella non adatti o un posizionamento in bicicletta approssimativo.
In questi casi, bere tisane di malva può dare sollievo, aiutando a calmare le infiammazioni e a mantenere in salute le mucose.
Malva e digestione
Durante i periodi di allenamento intenso o nelle settimane pre-gara, lo stress può compromettere la digestione. La malva, grazie alla sua delicatezza, può contribuire a lenire disturbi digestivi lievi, come gonfiore, acidità o tensione intestinale. Non ha effetti lassativi forti, ma può favorire il transito intestinale in modo naturale e non irritante.
Per preparare un decotto di malva, versa un cucchiaio di foglie e fiori secchi in 250 ml di acqua fredda e porta lentamente a ebollizione. Fai sobbollire per 5 minuti e lascia riposare altri 5-10 minuti prima di filtrare. Si può consumare anche da fredda, oppure utilizzare per fare dei cubetti di ghiaccio da aggiungere all’acqua o a un frullato.
Malva e gola: con aria fredda o secca
Per chi pedala in primavera o in montagna, con sbalzi di temperatura e aria secca, la malva è perfetta per proteggere le vie respiratorie superiori. Ha un effetto calmante su tosse, raucedine e pizzicori alla gola. Può essere usato anche come collutorio naturale, contro afte, gengiviti o semplicemente per dare sollievo alla bocca secca dopo ore in bici.
In un periodo in cui si cercano superfood esotici e costosi, la malva ci insegna che sebbene siano meno efficaci dei farmaci, anche le piante più comuni possono contribuire al benessere e aiutare nella prevenzione e nella gestione dei sintomi più lievi.
La malva è un rimedio accessibile e sostenibile, perfetto per sportivi, per chi vive molto all’aria aperta o semplicemente per chi desidera prendersi cura del proprio corpo in modo naturale. Piccole quantità di foglie giovani si possono consumare in insalate miste o aggiungere a frullati post allenamento. In alternativa si può beneficiare delle proprietà di questa pianta bevendo semplicemente il decotto fatto con foglie secche come da tradizione.