| 5 Giugno 2024

Anci al Giro-E per legare sempre di più bici e territorio

Il ciclismo è come una grande famiglia e il Giro d’Italia ne è una grande casa. E’ vero, lo corrono i professionisti, ma quanto c’è “intorno al Giro”. Pensate solo agli appassionati lungo le loro strade, ai pedalatori che in qualche modo vi si ispirano, alle granfondo che ne nascono e pensate al Giro-E.

Proprio il Giro-E è l’evento parallelo più importante. Vissuto da personaggio dello sport, ex ciclisti e appunto tanti, tantissimi appassionati. A sua volta il Giro-E è stata una vetrina importante per veicolare messaggi importanti, circa l’utilizzo della bici, le sue valenze come mezzo di trasporto nel quotidiano. Ed è stato un modo per entrare direttamente nel territorio.

E quando si parla di territorio, Anci, l’Associazione nazionale che racchiude i Comuni Italiani, è forse l’Ente più rappresentativo e radicato.

Quindi questa partnership tra Anci, appunto i Comuni, e Rcs Sport, l’organizzatore del Giro d’Italia, si è fatta più forte e soprattutto più concreta. E concreta è una parola chiave.

Questa collaborazione è nata con l’obiettivo di potenziare le opportunità di integrazione economica e sociale per le nuove generazioni, attraverso la valorizzazione delle enormi risorse del nostro Paese ed il volano dello Sport come infrastruttura sociale.

Roberto Pella con il Trofeo Senza Fine. Pella è vice presidente vicario Anci nonché presidente della Lega Ciclismo e sindaco di Valdengo
Roberto Pella con il Trofeo Senza Fine. Pella è vice presidente vicario Anci nonché presidente della Lega Ciclismo e sindaco di Valdengo

Parola a Pella

A fare da ponte per questa collaborazione è stato vitale il supporto del Fondo Nazionale Politiche Giovanili, che in pratica ha avviato questo progetto che per certi aspetti è un progetto pilota. Di quante ciclovie (qui l’elenco), quanti percorsi tematici e turistici, per esempio anche noi di bici.Style, abbiamo parlato?

«È stato un viaggio di grande successo – ha sintetizzato il Vice Presidente Vicario Anci e sindaco di Valdengo, Roberto Pella – Quello tra Anci e Rcs Sport per il Giro d’Italia è un connubio di grande valore per la valorizzazione dei territori che vengono toccati dalla Corsa Rosa. Le immagini in diretta sulla Rai e sulle televisioni di tutto il mondo fanno conoscere le bellezze del nostro Paese a una platea senza confini. Ma con il Fondo Politiche Giovanili, ANCI rende il Giro d’Italia e il Giro-E anche un momento di protagonismo per i giovani rispetto al tema della loro crescita economica e dell’inclusione sociale attraverso lo sport e i grandi eventi, ed anche sui temi legati alla sostenibilità ambientale, salute e benessere delle comunità».

Pella poi ha insisto sull’impatto positivo che un evento come il Giro, ma anche il Giro-E, hanno sui territori, specie quelli di partenza e arrivo: «L’indotto turistico aumenta in modo esponenziale negli anni successivi al passaggio del Giro d’Italia. Per questo il ruolo dell’Anci in questo contesto è fondamentale».

Uno dei workshop tenuti da Anci durante il Giro-E
Uno dei workshop tenuti da Anci durante il Giro-E

Collaborazione concreta

Ma come si è resa concreta questa collaborazione tra Anci e Rcs Sport? Ogni mattina, dopo la partenza del Giro-E, nell’hospitality di questo nuovo Giro d’Italia, dal messaggio green, ragazzi, addetti ai lavori, si radunavano per assistere a workshop sull’utilizzo della bici, sulle opportunità che questa dava, o anche per parlare di quello specifico territorio.

Tutto questo poi era trasportato sulle piattaforma multimediali del Giro d’Italia, del Giro Next Gen (quello dedicato ai giovani) e del Giro-E, chiaramente. E tutto ciò prendeva copro attraverso i progetti collaterali quali Ride Green, BiciScuola e Giro Express, sviluppando così una narrativa per la diffusione della cultura sportiva.

«L’Anci è al Giro per raccontare ai giovani che possono investire anche professionalmente su turismo, cultura, enogastronomia, sport e sostenibilità», aveva detto la segretaria Generale di Anci, Veronica Nicotra. E questa dichiarazione molto importante era stata fatta in occasione della tappa più a Sud del Giro, quella di Napoli e sappiamo delle difficoltà di questa terra. Parole simboliche? Forse, ma di certo sono anche opportunità concrete che giovani, giovani imprenditori di quelle zone possono recepire.

Della squadra Anci al Giro-E faceva parte anche il grande ex slalomista Giorgio Rocca
Della squadra Anci al Giro-E faceva parte anche il grande ex slalomista Giorgio Rocca

Obiettivo giovani 

L’esperienza dei workshop Anci nei Comuni di partenza del Giro-E, che hanno attraversato terre di ogni tipo, dal Nord al Sud, piccoli borghi e città, zone rurali e altre industriali…  ha confermato l’importanza del network, della rete, fra pubblico e privato per mettere in campo azioni che siano sempre più impattanti per i giovani, migliorando il loro ingaggio attivo nelle politiche pubbliche e nella valorizzazione delle risorse locali.

 «È stata una bellissima esperienza di confronto e impegno sui territori con amministratori, imprese, associazioni e cooperative – ha detto la vice segretaria generale Anci, Antonella Galdi – Avremo modo di valutare in modo attento gli impatti generazionali di queste nostre attività. Ma possiamo già dire che è stata un’esperienza di successo che verrà replicata il prossimo anno, cercando di migliorarla grazie ai suggerimenti arrivati durante i workshop e dai tanti amministratori che ci hanno accompagnati in questo viaggio». 

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