La nuova edizione del Workbook 2026 di Beltrami TSA porta la firma di un artista che il mondo del ciclismo conosce bene: Miguel Soro, ex professionista e oggi autore riconosciuto a livello internazionale per la sua capacità di trasformare la memoria sportiva in arte contemporanea. La presentazione ufficiale del nuovo catalogo – uno strumento di lavoro sempre preziosissimo per tutti i “dealer” ufficiali – è avvenuta durante l’Open House Beltrami TSA, andato in scena il 30 novembre e 1 dicembre presso gli spazi XPC di Reggio Emilia.
L’evento, divenuto ormai un appuntamento fisso per brand, rivenditori e appassionati, ha riunito due giornate di confronto, formazione e vera immersione nel futuro del ciclismo. Al centro, come sempre, le anteprime di prodotto 2026 dei marchi distribuiti da Beltrami TSA e una serie di interessanti workshop dedicati alle tecnologie più avanzate del settore.


Due giorni tra innovazione, tecnica e visione
L’Open House ha confermato il suo ruolo di punto di riferimento per chi vuole capire dove sta andando il mercato. Le novità tecniche, le soluzioni più attese e l’evoluzione dei materiali sono state messe a disposizione dei visitatori, che hanno potuto toccare con mano le innovazioni 2026 di alcuni dei principali brand internazionali.
A completare l’esperienza, attività interattive, demo e workshop condotti direttamente dai fornitori: SRAM, Hutchinson, Corima, Muc-Off, Santa Madre, Lezyne, BMZ… Momenti pensati per chi ha voluto approfondire la tecnologia, fare domande mirate e osservare da vicino come nascono i prodotti che definiscono le tendenze della prossima stagione.


In una copertina: arte, memoria e identità
Proprio durante queste due giornate è stato presentato il nuovo lavoro di Miguel Soro, autore della copertina del Workbook 2026. Una collaborazione che si rinnova e che conferma la capacità dell’artista spagnolo di interpretare il ciclismo con un linguaggio visivo unico.
Nato a Xàtiva nel 1976, Soro ha corso da professionista prima di intraprendere la strada artistica. Oggi è conosciuto per i suoi collage e per le sue tele dinamiche, opere esposte in gallerie di tutto il mondo. La sua arte mescola ritagli, colori, materiali e frammenti fotografici, ricomponendo storie di corse, icone e simboli che appartengono alla cultura ciclistica.
Per Beltrami TSA ha scelto un approccio ancora più immersivo: lavorare direttamente sui componenti, sulle cromie ufficiali e sui materiali che identificano il team e la filosofia dell’azienda. Ne è nata un’opera che unisce estetica, tecnica e narrazione…
Il lavoro sviluppato da Soro enfatizza tre concetti chiave: dinamica, prestazione e identità. Ogni dettaglio – dal segmento di telaio alla texture della maglia – è stato reinterpretato attraverso la sua tecnica mista, creando una composizione che trasmette potenza e movimento.


Tecnica e precisione
La sua formazione da atleta emerge in ogni scelta visiva. La velocità è suggerita da linee oblique e tagli netti. La passione prende forma nei contrasti cromatici che richiamano fatica, determinazione e emozione. La tecnica si riconosce nella precisione con cui gli elementi meccanici vengono inseriti nella struttura dell’opera.
Soro racconta il ciclismo con autenticità. Lo fa trasformando materiali reali in un linguaggio artistico immediato, capace di parlare tanto agli appassionati quanto agli addetti ai lavori.
La copertina del Workbook 2026 Beltrami TSA non è solo un segno grafico. È un vero e proprio manifesto visivo della nuova stagione. È un ponte tra arte e tecnologia. È la rappresentazione simbolica di ciò che muove il ciclismo: velocità, ricerca, cultura, passione.
Un altro tassello che conferma l’identità di Beltrami TSA come realtà attenta non solo al prodotto, ma anche al racconto e al valore culturale del ciclismo contemporaneo.







