| 16 Settembre 2024

Sport Business Forum, una settimana sull’economia dello sport

Dall’11 al 15 settembre tra Montebelluna, Belluno, Longarone e Cortina, si è tenuto lo Sport Business Forum, una settimana di incontri sull’economia dello sport. L’evento è stato organizzato da Confindustria Belluno Dolomiti e Confindustria Veneto Est e ha visto protagonisti dello sport, imprenditori del settore ed istituzioni confrontarsi sull’impatto che l’attività sportiva ha avuto, ha, e soprattutto avrà, sull’economia (foto Sport Business Forum in apertura).

Tra gli ospiti che si sono succeduti in questi giorni grandi nomi come Vanessa Ferrari, Arrigo Sacchi, Franco Baresi, Ivan Basso, Giusy Versace e molti altri. Tra questi “molti altri” anche Davide Cassani, che da qualche anno ricopre il ruolo di Presidente di Apt Servizi Emilia-Romagna, l’ente di promozione turistica regionale. Cassani ha preso parte ad un incontro dal titolo “Eventi sportivi e generazione di economia sul territorio”, tenutosi a Belluno sabato 14 settembre, a cura di DMO Dolomiti Bellunesi.

Il miracolo di Imola 2020

L’ex professionista e commentatore RAI ha raccontato del suo attuale impegno, iniziato con l’organizzazione del mondiale di ciclismo su strada ad Imola nel 2020. Sottolineando anche l’importanza dei grandi eventi sportivi per i territori in cui si svolgono.

«Quell’anno i mondiali dovevano tenersi in Svizzera – ha raccontato – che però all’ultimo ha rinunciato, allora ci abbiamo provato noi. Grazie ad una squadra fantastica in tre settimane siamo riusciti ad organizzare un evento di quelle dimensioni con un budget quasi 10 volte inferiore a quello che normalmente occorre. Questo è stato possibile grazie alla sinergia con tutto il territorio che ci ha permesso, per esempio, di asfaltare più di 15 chilometri di strade in meno di 20 giorni.

«Ora come Presidente dell’Atp Emilia-Romagna sto cercando di portare la mia esperienza in una grande squadra. Stiamo puntando molto sugli eventi sportivi perché sono catalizzatori di pubblico. Il nostro obiettivo è di allungare sempre di più la stagione, puntando anche sui mesi primaverili ed autunnali. A settembre abbiamo portato per due volte la MotoGP a Misano, tra poco a Cervia ci sarà l’Ironman. Tutti eventi che attraggono migliaia di persone da tutto il mondo. Un altro esempio è l’Italian Bike Festival che si svolge a Misano, che l’anno scorso ha avuto qualcosa come 60mila presenze».

Ai mondiali di Imola 2020, organizzati a tempo di record, Filippo Ganna vinse il primo titolo nella cronometro
Ai mondiali di Imola 2020, organizzati a tempo di record, Filippo Ganna vinse il primo titolo nella cronometro

La promozione del Tour de France

Fino al grande successo di quest’anno, con il Tour de France partito dall’Italia per la prima volta nella sua storia.

«Assieme a Firenze e al Piemonte – prosegue Cassani – abbiamo detto: proviamoci, perché no? Siamo andati in Francia a presentare il progetto, poi abbiamo fatto venire loro a Bologna. E alla fine, come si è visto, è stato un successo. Il ciclismo ha questa capacità unica di mostrare al mondo le bellezze di un territorio e non solo durante i giorni di gara. Da quando il Tour ha annunciato il percorso, noi abbiamo avuto un anno e mezzo di tempo per girare un’infinità di fiere ed eventi in cui abbiamo raccontato la nostra terra, le sue possibilità, la sua grande accoglienza.

«E’ qualcosa che non si esaurisce. Dopo un evento del genere c’è tutta l’onda lunga che lascia, che forse è la cosa più importante. Noi continuiamo a lavorare in questo senso, puntando sull’accoglienza straordinaria della nostra Regione fatta anche da centinaia di chilometri di piste ciclabili, bike hotel ed altri servizi per il turismo in bicicletta. Tutte cose che hanno contribuito a farci raggiungere 60 milioni di presenze nel 2023. Ci siamo trasformati rispetto al passato. Abbiamo investito molto sul turismo sportivo credendo che fosse il futuro, e i numeri ci stanno dando ragione».

L’idea di portare il Italia il Tour de France ha avuto grande eco. Qui Cassani con Prudhomme, “grande capo” della corsa
L’idea di portare il Italia il Tour de France ha avuto grande eco. Qui Cassani con Prudhomme, “grande capo” della corsa

La passione sportiva

Cassani ha terminato con un aneddoto personale, che racconta bene l’importanza che può avere un evento sportivo sulle persone che lo vivono.

«Io mi sono avvicinato al ciclismo a sette anni, nel 1968 – ha raccontato – quando mio nonno mi portò a vedere il mondiale di Imola vinto da Adorni. Quel giorno mi ricordo benissimo che pensai che da grande volevo fare il professionista. Lì mi sono innamorato di uno sport, di un mondo che non l’ho più lasciato. Ecco perché questi eventi sportivi sono così importanti, perché creano un volano che permette di rendere vivo un luogo per sempre. e perché mettono al centro valori fondamentali come la salute, l’integrazione e l’ambiente».

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