Il Veneto si conferma fra i leader nella promozione della mobilità lenta. La Regione sta investendo massicciamente per diventare il polo nevralgico del cicloturismo italiano. L’obiettivo è chiaro: integrare infrastrutture, sicurezza e servizi turistici. I numeri del cicloturismo a livello nazionale sono eloquenti. Nello specifico il settore nel 2024 ha generato quasi 10 miliardi di euro e la propensione della Regione del Veneto a intercettare questa crescita è evidente.


Piani di investimento e infrastrutture strategiche
La Regione ha stanziato importanti risorse. Gran parte di questi fondi è dedicata a completare la rete ciclabile. Gli investimenti superano i 20 milioni di euro in una prima fase. Risorse cruciali a disposizione della sicurezza e la continuità dei percorsi.
Un focus prioritario è sulla Ciclovia del Garda. Oltre metà del primo stanziamento è riservato infatti a questo tratto veneto. Si parla di 6,5 milioni per il quinto lotto e altri 5,5 milioni sono destinati al secondo stralcio dello stesso lotto. L’intento è garantire la massima fruibilità e sicurezza.
Non solo Garda. L’attenzione è rivolta anche alle grandi direttrici regionali e nazionali. Interventi strategici previsti su arterie fondamentali. Si miglioreranno così la Treviso-Ostiglia e la suggestiva Monaco-Venezia. In programma anche lavori sulle ciclovie VenTo (Venezia-Torino) e sull’Adriatica. Collegamenti di rilevanza che assicurano la connessione del Veneto con il resto d’Italia e l’Europa.


Rete integrata e connessioni cruciali
La strategia veneta punta sulla creazione di una rete organica. L’obiettivo è duplice. Da un lato, si realizzano nuovi percorsi ciclabili. Dall’altro, si completano i tratti esistenti delle ciclovie regionali.
Un punto chiave è il miglioramento dei nodi di interscambio. I percorsi cicloturistici devono essere ben collegati a stazioni e centri urbani, con il rafforzamento della sicurezza stradale. Va inoltre incentivando l’uso della bicicletta a favorire la mobilità dolce quotidiana e non solo quella turistica.
Dalla sede regionale sottolineano con orgoglio l’importanza di queste opere. Si tratta di interventi funzionali, che si aggiungono a finanziamenti precedenti. La sicurezza degli spostamenti è al centro di ogni decisione.


Il fulcro del cicloturismo
La crescita del settore è inarrestabile e i rapporti ufficiali confermano la forza del cicloturismo. Con 89 milioni di presenze, il cicloturismo rappresenta oltre il 10% del turismo nazionale e il Veneto intende posizionarsi come destinazione di eccellenza.
Inoltre, e non da ultimo, la scelta di ospitare la Fiera del Cicloturismo a Padova dal 2026 con un impegno pluriennale rappresenta una chiara dichiarazione d’intenti. La Fiera avrà un focus sempre più internazionale e mira a favorire l’incontro B2B tra operatori…anche tramite l’organizzazione di workshop e talk tematici.
Il modello veneto integra in modo efficace infrastrutture, servizi e la valorizzazione del territorio. Si lavora per offrire al cicloturista contemporaneo un’esperienza completa e di alto livello. Dalla laguna veneziana alle splendide Dolomiti, il Veneto pedala deciso verso un futuro sostenibile. La bicicletta diventa veicolo di sviluppo economico e promozione territoriale.







