| 20 Gennaio 2025

La Via degli Dei è il primo cammino al mondo certificato da GSTC

La Via degli Dei, percorso di 130 km tra Bologna e Firenze, l’avevamo già presentata un anno fa. Ma è di pochi giorni la notizia che è diventata il primo Cammino al mondo ad ottenere la certificazione internazionale GSTC. Si tratta di un’attestazione rilasciata dal Global Sustainable Tourism Council, un’organizzazione con sede negli Stati Uniti senza scopo di lucro e riconosciuta dall’Organizzazione Mondiale del Turismo e dal Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente. In altre parole, esso è il punto di riferimento a livello mondiale per la definizione degli standard che inquadrano lo sviluppo sostenibile in ambito turistico.

Le strade secondarie dell’Appennino Tosco-Emiliano sono il teatro della Via degli Dei
Le strade secondarie dell’Appennino Tosco-Emiliano sono il teatro della Via degli Dei

Ci siamo fatti spiegare meglio i dettagli da Stefano Lorenzi, che è il direttore di Appennino Slow, la società che si occupa della gestione del cammino della Via degli Dei (mentre InfoSasso si occupa della promozione e di dare informazioni agli escursionisti).

«Appennino Slow è anche un tour operator – esordisce Lorenzi – che vende pacchetti di escursioni trekking e bike sull’Appennino Tosco-Emiliano. Fin dalla nascita siamo stati attenti ai temi della sostenibilità».

E l’idea di una certificazione come è nata?

Proprio per tenere gli standard sempre alti, la mia collega Francesca Biagi ha proposto di lavorare a questo processo di certificazione. Abbiamo iniziato a contattare gli enti italiani che si occupano di ciò. Come Vireo, che è accreditato presso GSTC. Solo che inizialmente GSTC ci aveva detto di no, perché loro certificano solo territori (in Italia sono una decina), non cammini.

E quindi?

La mia collega, che è testarda in senso buono, li ha richiamati dicendo: «Scusate, cosa cambia tra un territorio che si sviluppa su un’area intorno ad un centro ed un cammino che si sviluppa per lunghezza?». Dagli Stati Uniti ci hanno pensato un po’, ci hanno detto che non gli era mai capitata una proposta del genere ma alla fine hanno accettato. Per questo motivo siamo il primo Cammino al mondo ad ottenere la certificazione.

I 130 km della Via si possono percorrere in bici in due o tre tappe
I 130 km della Via si possono percorrere in bici in due o tre tappe
Quali “esami” avete dovuto superare?

Vireo è il partner italiano che certifica, quello che ci ha chiesto tutta la documentazione. Sono venuti lo scorso mese di ottobre, hanno fatto un giro sulla Via degli Dei, hanno incontrato operatori, partner, amministratori e alla fine hanno constatato che avevamo i requisiti giusti. 

Poi? 

Abbiamo fatto un percorso partecipato dove abbiamo messo giù una strategia condivisa su alcuni temi che in seguito a questi incontri sono venuti fuori. I temi sono diversi e vanno da cose piccole come cercare di utilizzare meno plastica, ridurre il consumo di acqua, utilizzare meno energia. Tutte cose che le strutture poi si sono impegnate anche a misurare. Dovranno compilare delle schede con i consumi del 2025 a paragone con quelli del 2024. Questo perché il prossimo mese di novembre Vireo tornerà per verificare se i compiti che ci sono stati dati li abbiamo raggiunti. O, se non li abbiamo raggiunti, quali sono stati i motivi. Insomma il lavoro comincia adesso perché chiaramente va coinvolto il territorio, vanno coinvolti anche gli stessi escursionisti ed i camminatori.

Qualche esempio pratico? 

Ovviamente non buttare rifiuti, questo è l’ABC. Ma anche portarsi una bottiglia termica dato che diversi alberghi si sono già muniti del dispenser di acqua fresca in modo da sostituire la vendita di bottigliette di plastica. Dovranno, insomma, avere una specie di codice etico che impegnerà anche loro.

Qui siamo sul sentiero della Via Flaminia Militare, un’antica strada romana costruita nel 187 a.C.
Qui siamo sul sentiero della Via Flaminia Militare, un’antica strada romana costruita nel 187 a.C.
Dopo l’ottenimento di questa certificazione cosa vi aspettate che accada?

Chiaramente la certificazione è anche un’opportunità in più che ha il territorio per far arrivare più turisti, soprattutto gli stranieri che sono molto sensibili a questo tema. In più, come detto, staremo dietro agli amministratori, alle strutture e ai vari stakeholders (il CAI, ad esempio, si occuperà della manutenzione dei sentieri, ndr) per far sì che si impegnino a mantenere gli standard o a migliorare alcuni parametri che magari erano deficitari. Si tratta di parametri molto tecnici, tanto che se avessimo dovuto stampare tutta la documentazione richiesta da Vireo (ovviamente non l’abbiamo fatto!) sarebbe venuto fuori un tomo di carta alto mezzo metro. E addio sostenibilità. Per dire, però, che se vogliamo riempirci la bocca e dire “siamo sostenibili” va anche dimostrato…

Concludiamo con uno sguardo sulla Via degli Dei: quest’anno sono venuti ciclisti a percorrerla?

Il tracciato della Via anche noi lo proponiamo come tour operator. Negli ultimi due-tre anni le presenze in bici sono cresciute molto. Non dico che abbiano raggiunto i numeri del cammino a piedi, però sono in crescita e proponiamo diverse soluzioni: la mountain bike per i più arditi ma ora c’è anche la traccia gravel con percorsi alternativi adatti anche ad una bici da cicloturismo. Poi è fondamentale dire che molto dipende anche dalle proprie capacità.

I camminatori sono di più, ma i numeri dei cicloturisti sono in crescita
I camminatori sono di più, ma i numeri dei cicloturisti sono in crescita

Stefano Lorenzi ha soddisfatto le nostre curiosità. È evidente che il lavoro paghi. Nel 2024 le presenze sulla Via degli Dei sono state 23.000 in tutto (in crescita rispetto al 2023 nonostante le alluvioni di settembre e ottobre) e 115.000 pernottamenti per un indotto complessivo di oltre 12 milioni di euro. Il tutto è iniziato nel lontano 2013 con l’Assessore al Turismo dell’epoca, Matteo Lepore, oggi sindaco di Bologna.

«Una certificazione che ci riempie di orgoglio – conferma lo stesso Lepore – anche perché riconosce un lavoro di tanti anni sulla Via degli Dei e più in generale su tutto il turismo lento e sostenibile. Già da diverso tempo, infatti, come Comune e come Destinazione turistica, siamo impegnati per portare i turisti che visitano il nostro capoluogo anche nella Bologna metropolitana che ha tantissimo da offrire».

Via degli Dei

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