Quando nel 1991 il primo XTR atterrò sul mercato, gli orgogliosi possessori dello Shimano Deore XT dovettero deglutire a lungo prima di ammettere che era appena iniziata un’era diversa. Il nuovo gruppo riassumeva in sé la precisione del predecessore, ma vi univa una notevole rapidità che ne fece rapidamente l’oggetto del desiderio di quanti si affacciavano all’agonismo in una fase storica in cui la mountain bike era per pochi, ma sulla porta del vero boom.
Oggi, a distanza di 34 anni da quei giorni, Shimano lancia sul mercato il nuovo XTR e in una certa misura sembra di tornare indietro ad allora, nel constatare la ventata di novità e sostanza che viaggiano in ogni porzione del nuovo gruppo.
Le differenze sono ovviamente epocali. Già da anni i cavi metallici sono stati sostituiti da cavi elettrici molto più sottili e alla bravura del biker sono subentrati dei servo motore precisi e velocissimi. Quel che non cambia è la filosofia che c’è dentro: una trasmissione rapida, precisa e infallibile che consenta al ciclista di superare gli ostacoli che i sentieri gli propongono. Le gambe e il colpo d’occhio restano centrali, l’assistenza che gli viene fornita è da fantascienza.
Piattaforma Di2 wireless
Come anche i gruppi strada, il nuovo Shimano XTR poggia sulla piattaforma Di2 completamente wireless, dotata di comandi rapidi, precisi e regolabili per la migliore ergonomia. La geometria del deragliatore posteriore (il primo XTR aveva ovviamente anche quello anteriore!) è concepita per resistere agli impatti.
Nuovo anche l’impianto frenante, che come sempre brilla per potenza e modulabilità. Inoltre l’intero pacchetto è declinato in varie forme che strizzano l’occhio all’amante del cross country, come all’endurista e immancabilmente a chi preferisce una e-Mtb.
Deragliatore anti urto
Il deragliatore posteriore XTR M9250 nasce dall’applicazione della tecnologia Shimano Shadow ES che conferisce al deragliatore una forma a cuneo. L’unità stabilizzatrice si integra perfettamente nel corpo del cambio, senza bordi che possano offrire resistenza in caso di attrito o urto contro qualsivoglia ostacolo: parliamo di rami, rocce e delle stesse cadute con cui il cambio posteriore deve immancabilmente fare i conti.
Al nuovo disegno, Shimano affianca una struttura a collegamento più largo, la piastra in carbonio, una piastra di protezione e la puleggia particolarmente robusta.
Così strutturato, il deragliatore posteriore dello Shimano XTR dispone della funzione di recupero automatico dall’impatto. In altre parole, in caso di urto, il cambio assorbe il colpo e torna automaticamente alla posizione di migliore efficienza, in modo che il funzionamento non venga inficiato da eventuali deformazioni. La doppia molla infine permette alla catena di avere sempre la giusta tensione, agevolando il passaggio di rapporto.
Le gabbie disponibili sono due. La lunga, per uso con cassetta 10-51T, la media per cassetta 9-45T. Per entrambi i casi, la cassetta è 12V Hyperglide+ a garanzia di rapidità, precisione e silenziosità.
Batteria protetta nel cambio
Trattandosi di piattaforma Di-2, c’è da considerare anche la batteria. Essa viene alloggiata nel corpo del deragliatore stesso, è sigillata e non si muove neppure in caso di vibrazioni e scossoni particolarmente energici. In ogni caso, prenderla per la ricarica è ovviamente agevole.
Nel caso della versione per e-Mtb il discorso cambia, dato che il deragliatore riceve corrente dalla batteria della stessa bicicletta. La cambiata in questo caso avviene grazie alla tecnologia Free Shift e Auto Shift, per cambiare automatiche durante la pedalata.
Monocorona in doppia versione
E’ nuova anche la guarnitura monocorona, quando si ricorda bene che il primo XTR nasceva negli anni della tripla. Il componente 2025 nasce per escursioni e gare e in base a questa scelta viene realizzata in due costruzioni specifiche. Una è ottimizzata per il risparmio di peso, l’altra strizza l’occhio alla superiore durata. In entrambi i casi, si fa ricorso alla tecnologia Shimano Hollowtech II che concilia ottimamente rigidità e peso, rendendo la corona particolarmente resistente agli impatti.
Nella versione Trail/Enduro, il fattore Q è pari a 176 mm, per lunghezza di pedivelle da 160 a 175 ogni 5 mm. Linea catena di 55 mm. Nella versione XC la guarnitura è più leggera, il fattore Q è pari a 168 mm, non cambia la linea catena, mentre la lunghezza delle pedivelle è solo da 165-170-175: non c’è la 160 poco diffusa nel mondo dell’agonismo.
Comandi, ergonomia al top
Migliorati nel segno dell’ergonomia, i comandi e le leve dei freni sono frutto di lavoro da parte di un tester professioniti e ingegneri. Le leve si basano sulla tecnologia Ergo Flow. Nel nuovo disegno hanno il punto di pivot più vicino al manubrio, senza perciò costringere il biker a prese faticose rispetto all’ergonomia stessa della frenata. Anche per questo la forma della leva ha un nuovo design asimmetrico rialzato che si adatta all’angolo naturale del dito, favorendo una posizione di guida aggressiva e la migliore e più sicura distribuzione del peso in sella.
Il comando del cambio Rapid ES può essere posizionato in più punti sul manubrio, mentre le funzioni dei pulsanti possono essere ottimizzate per qualsiasi preferenza di guida. La possibilità di personalizzare il setup di guida è uno dei lussi cui ci si abitua assai rapidamente e cui si fatica a rinunciare.
Frenata sempre efficace
Discorso a parte per i freni, che sono forse la novità più rilevante del nuovo XTR. La nuova gamma offre tre configurazioni uniche: una che dà priorità alla costruzione leggera per le gare XC, la seconda che esalta l’applicazione della potenza per discese più aggressive, la terza che combina le caratteristiche precedenti.
Il nuovo design della leva Ergo Flow garantisce la migliore velocità di ritorno a qualsiasi temperatura con un olio minerale a bassa viscosità, che scorre attraverso il sistema prevedendo una tolleranza di temperatura molto ampia. Grazie a questo il movimento del pistone all’interno del sistema rimane stabile, garantendo prestazioni costanti e una frenata perfettamente modulabile.
Ruote e mozzi sigillati al top
Dulcis in fundo, le ruote e i mozzi del nuovo Shimano XTR sono previste in doppia versione. Una leggera per il cross country e una più robusta per l’enduro. Entrambe sono costruite attorno a un mozzo a cartuccia che ne riduce la manutenzione, grazie a una sigillatura di altissima qualità. I mozzi sono dotati di cuscinetti e guarnizioni ottimizzate per ridurre la resistenza al rotolamento, senza cedere nulla quanto a protezione da acqua e detriti. per una facile manutenzione nel tempo.