Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista, locandinaAvis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista, locandina

| 12 Dicembre 2025

Avis Bike Tour: cabaret e donazione lungo l’Adriatico con il… Comicista

Pedalare per settanta chilometri al giorno e, la sera, trasformare la fatica in risate. E’ questo il ritmo del viaggio che Paolo Franceschini, comico, ciclista per passione e ormai noto sui social come “Il Comicista”, sta portando avanti in questi giorni lungo tutta la costa adriatica, da Santa Maria di Leuca (Lecce) a Belluno (l’arrivo è previsto il 21 dicembre). Un itinerario di oltre mille chilometri chiamato Avis Bike Tour, nato all’interno di “Riso Fa Buon Sangue”, progetto che unisce spettacolo e sensibilizzazione sulla donazione del sangue. Ogni tappa prevede l’incontro con le sedi Avis locali nel pomeriggio e uno spettacolo di cabaret la sera, spesso in contesti improvvisati, sempre accolto con entusiasmo. Lo abbiamo raggiunto a Termoli, nel pieno del tour.

Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista,
Abbiamo raggiunto Paolo mentre faceva tappa in quel di Termoli. La risalita dell’Adriatico prosegue
Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista
Paolo, partiamo da te: chi è il Comicista?

Io sono nato a Ferrara, quindi la bici ce l’ho nel DNA. Per me era la normalità: andare a scuola, uscire con gli amici. Ricordo ancora la sorpresa da bambino quando, al mare con i miei, scoprii che i vicini di ombrellone non avevano una bicicletta a casa. Solo più avanti, verso i quarant’anni, grazie a tre amici che mi hanno letteralmente “stalkerizzato”, ho iniziato a viverla in modo diverso e a divertirmi davvero. La bici per me è rimasta un mezzo di libertà, poi è arrivato il resto: i viaggi, le uscite più serie, l’attivismo. Il nome “Comicista” mi è venuto spontaneo durante un’intervista per SKY. In due secondi il regista l’ha scritto nel “sottopancia” ed è rimasto.

E nel frattempo portavi avanti il tuo lavoro nello spettacolo. Come si uniscono questi due mondi?

Il mio percorso è vario: animazione nei villaggi, magia per bambini, agenzia eventi, cabaret, (anche con passaggi a Zelig e Colorado), speaker a Radio Kiss Kiss. Poi ho iniziato anche a fare montaggio video e a portare in giro un documentario dedicato al mio viaggio in bici in Ladakh. Lì credo di aver avuto uno switch importante nella vita: pedalare in altitudine, vedere certe realtà, raccontarle. Da tutto questo è nato il bisogno di unire due passioni: la bici e la comicità.

Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista, partenza tour
Il viaggio è iniziato a Santa Maria di Leuca. Le temperature pre-invernali non raffreddano l’entusiasmo
Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista, partenza tour
Il viaggio è iniziato a Santa Maria di Leuca. Le temperature pre-invernali non raffreddano l’entusiasmo
Come nasce questo Avis Bike Tour?

Tutto parte da Riso Fa Buon Sangue, progetto che unisce comicità e sensibilizzazione e che è nato con Avis Veneto. E’ cresciuto negli anni e oggi coinvolge tante Avis in tutta Italia. Nel 2016 avevamo già fatto un primo cicloviaggio, lungo la Via Francigena, pedalando di giorno e facendo spettacoli la sera. Quest’anno, complice un ricordo che mi è comparso su Facebook, io ed Enrico Cibotto (direttore artistico del progetto, ndr) ci siamo detti: «Perché non rifarlo?». Tempo qualche giorno e lui mi ha chiamato dicendo: «Ho già organizzato tutto, facciamo la costa adriatica». E’ nato così.

Come funziona il viaggio, tappa per tappa?

Siamo in tre: io pedalo e la sera faccio lo spettacolo; Enrico cura la parte artistica e la diretta di Radio Fa Buon Sangue; Andrea Beretta, presidente dell’Associazione “Amici del Cabaret”, si occupa del supporto tecnico e delle riprese. Ogni giorno faccio una settantina di chilometri, poi raggiungo l’Avis locale dove spesso c’è, appunto, una piccola diretta radio nel circuito dell’Avis. Dopo un paio d’ore di pausa, la sera c’è lo spettacolo. A volte in auditorium, altre volte in ristoranti, locali, spazi improvvisati. L’importante è portare il messaggio: una sacca di sangue può salvare una vita. Uno non ci pensa finché non viene coinvolto un amico o un parente…

Dal 6 al 21 dicembre, ecco le restanti tappe che lo porteranno fino a Belluno
Avis Bike Tour, Paolo Franceschini Il Comicista, tappe
Dal 6 al 21 dicembre, ecco le tappe che lo porteranno fino a Belluno
Perché hai scelto di diffondere questo messaggio con la bici?

Perché la bici è simbolo di leggerezza e benessere. Io dico sempre che pedalo per mantenere… i vizi. Per potermi permettere una birra in più la sera. Ma c’è un altro tema: normalizzare la bici sulle strade. Vengo da anni vissuti a Napoli, dove ho imparato l’attivismo grazie ai ragazzi di Napoli Pedala. Credo che mostrare le persone che pedalano, anche dove non ci sono infrastrutture ciclabili, sia un atto culturale. E’ far vedere che la bici esiste, che è un mezzo legittimo, che può convivere con tutto il resto. 

Che risposta hai trovato in queste prime tappe lungo l’Adriatico?

La gente quando sente che sono partito in bici da Santa Maria di Leuca rimane stupita, ma poi capisce che non è una cosa impossibile. Voglio far passare proprio questo: non sono un ironman. Con un po’ di organizzazione, una giornata di sole e tanta buona volontà si può fare. E poi è utile parlare di intermodalità: Bici più Treno è una combinazione che funziona davvero e che permette di rendere i viaggi (anche questo mio) sostenibili.

E la sera cosa porti in scena?

Mi sono preparato un canovaccio per un’ora di spettacolo, con racconti di viaggio e momenti comici. Parlo anche della mia esperienza al campo base dell’Everest raggiunto in MTB nel 2019, dove ho fatto lo spettacolo comico più alto del mondo entrando nel Guinness dei Primati. Poi, pensa te, il record è stato battuto da una coppia di nepalesi e dopo ancora da una coppia di australiani. Già questo fa ridere la gente… Quindi interagisco con il pubblico, magari aggiungendo quello che è successo durante la giornata in bici. 

Quanti chilometri farai alla fine?

Saranno attorno ai mille. Ogni tappa varia, ma la media resta tra i 70 e gli 80 chilometri al giorno. Ho una gravel con borsa sottosella e il supporto del furgone per il resto. Per fortuna sto trovando bel tempo. Quando ho obiettato ad Enrico che a dicembre avrei trovato il freddo, mi ha risposto: «Vuol dire che ti coprirai di più…».

Riso Fa Buon Sangue

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