Tre social ride, in tre periodi e luoghi diversi, per far conoscere il territorio ma soprattutto le sue ricchezze. Fra queste mettiamoci anche le strutture – nello specifico le rastrelliere ricaricabili – che Repower ha messo a disposizione e sparso per tutta Italia, in un numero sempre maggiore. Le Repower Social Ride 2025 hanno contraddistinto l’estate del grande gruppo elvetico che da anni si sta battendo a favore della mobilità sostenibile. Quest’anno ha voluto fare qualcosa di diverso, proponendo tre pedalate di gruppo.
Una scelta particolare, una sorta di tour di attivazione teso a fare del cicloturismo un’esperienza di gruppo, di condivisione non solo nel momento della pedalata, ma anche in tutto quel che la circonda, tra luoghi da visitare e buon cibo da gustare. E anche il momento della sosta e della ripresa della bici dalle speciali rastrelliere DINA messe a disposizione da Repower.

La struttura delle postazioni DINAclub
Prima di raccontare le tre belle avventure in giro per il Bel Paese è giusto specificare che cosa sono le postazioni DINA. Repower ha progettato, grazie allo studio Makio Hasuike che ha vinto il Compasso d’Oro, massimo premio nel settore del design, una serie di rastrelliere, con 5 postazioni ognuna di cui 3 per la ricarica della batteria e le ha poi distribuite in giro per l’Italia. Come? E’ presto detto: numerosissime strutture, fra ristoranti, bar, alloggi, ritrovi hanno scelto di entrare a far parte della rete DINAclub. Attraverso di essa tantissimi cicloturisti costruiscono i loro viaggi dai quotidiani a quelli di più giorni. Sanno così di poter contare su luoghi dove poter ricaricare agevolmente la propria E-bike. Non solo: facendolo nelle postazioni DINAclub si acquisiscono punti utili a poter scaricare gratuitamente itinerari komoot altrimenti a pagamento.
Repower, nella sua ideazione di queste social ride, si è appoggiata all’agenzia strategico-creativa Suntimes che ha sviluppato tre progetti specifici relativi a tre pedalate semplici nella loro struttura, ma ricchissime di spunti, capaci di trasformare tre giornate in qualcosa da ricordare per sempre. Ogni format serviva a valorizzare le strutture ricettive DINAclub, ma anche a mettere l’accento su territori che devono essere sempre più meta del cicloturismo, soprattutto con la diffusione sempre maggiore delle ciclovie. Un viaggio alla scoperta dei territori per i quali Repower ha voluto anche coinvolgere tre specifici content creator che dovevano fungere da narratori di queste specifiche giornate.
Tra Liguria, Val d’Aosta e Toscana
Il primo, realizzato a luglio, è stato affidato a Leo che nel mondo del cicloturismo è una tale istituzione da non aver bisogno del cognome, perché parliamo del fondatore di Lifeintravel, blog che contempla avventure in bici in tutti i continenti. Il suo racconto è di una giornata con base a Levanto e la Social Ride ligure ha rispecchiato fedelmente i motivi alla base.
Un percorso semplice, prendendo il via dall’Agriturismo Costa di Faraggiana realizzato su una collina abbandonata, recuperando e sfruttando così patrimoni naturali come un uliveto. Nei suoi post Leo racconta di straordinarie salite strette e isolate che offrono un’immagine diversa della Liguria perché si pedala nell’entroterra e in alcuni tratti il beneficio della batteria si è fatto sentire un po’ per tutti… Soprattutto per salire alla Foce del Bardellone. Poi la bellissima e tecnica discesa al Santuario Nostra Signora di Soviore che ha meritato una visita approfondita e interessata da parte di tutti, considerando anche che è il più antico in Liguria. Alla fine picchiata verso Levanto e buon pranzo finale a base di trofie al pesto e focaccia.
La speciale salita verso il forte di Bard
Per il secondo itinerario giornaliero, la cronaca è stata affidata ad Aurora Fontanari più conosciuta nell’ambiente attraverso i social come blondiebike. Si era in Valle d‘Aosta e i paesaggi erano completamente diversi. Partiti dall’Hotel Essenza di Verres, rigorosamente dotato delle rastrelliere, la pedalata è stata contraddistinta dalle sensazioni regalate dai castelli e forti dei quali la regione è ricca e che ti proiettano in una dimensione quasi medievale. Sosta al Castello di Issogne, curiosando tra i suoi cortili che ben presto hanno convinto tutti ad accettare la proposta di una visita guidata al suo interno.
Poi di nuovo in sella affrontando prima le stradine secondarie verso Hone, considerata la porta d’ingresso in Valle d’Aosta, poi seguendo la fantastica salita a tornati con muretti ai lati verso il forte di Bard, incantevole se vista dall’alto. Un giro di una trentina di chilometri che ha riservato emozioni anche nel passaggio attraverso il suo borgo, con archi, casette in pietra e un’atmosfera legata al passato. Chiusura con prodotti tipici al Ristorante La Kiuva, anche questo con le sue brave rastrelliere Repower.
La grande voglia di comunità
Terza e ultima Social Ride in Toscana, con cara.biga alias Veronica Santandrea. Si è viaggiato in gruppo attraverso Pescia, Cecina, Campiglia Marittima, la casa esagono, i cipressi con il loro carico emozionale, la Tenuta di Vaira a Bolgheri, il rumore delle ruote che scorrevano sull’asfalto, il Podere San Filippo, i saluti alla fine di una giornata di condivisione piena.
«Noi abbiamo scelto tre attivazioni e ambientazioni diverse – racconta Davide Damiani, responsabile relazioni esterne di Repower Italia – per incontrare la community che gravita intorno al progetto DINAclub. Abbiamo registrato una grande voglia di stare insieme, condividere l’esperienza e rimanere in contatto in vista di nuove avventure. La nostra piattaforma può generare tutto questo, è il risultato al quale tendevamo».