“Il bel Danubio blu”. Lo scorrere del principale fiume europeo ha sempre solleticato la fantasia, dai musicisti agli artisti di vari genere. Ha caratterizzato la storia del Vecchio Continente ed è diventato anche filo conduttore di tantissimi viaggi di cicloturisti alla scoperta dei suoi mille segreti. Se ne possono affrontare piccole porzioni o si può scegliere di farne il copione di un viaggio alla scoperta della vecchia Europa, da Vienna a Budapest. E’ il tragitto più battuto, anche se naturalmente richiede almeno una settimana di viaggio affrontando una cinquantina di chilometri giornalieri. Ma per il carico di storia che porta con sé, per la bellezza delle città e la diversità delle locali culture è decisamente consigliabile prendersi più tempo…
Da Vienna a Budapest via Bratislava
Il viaggio in questione è quello che congiunge le due capitali del vecchio Impero Austroungarico, Vienna e Budapest passando per la Slovacchia. In totale sono 280 chilometri che per certi versi possono sembrare anche una distanza limitata, ma il bello è proprio in questo: toccando città famosissime è davvero un modo per fare i turisti godendosi lo scorrere del tempo. Forse è anche per questo che non sono infrequenti le richieste, alle varie agenzie viaggio, di lune di miele in bici attraverso questo tragitto…
Si parte da Vienna e già l’approdo richiede pazienza e l’utilizzo di tutti i propri sensi, essendo nella città patria di personalità come Mozart, Beethoven Freud, ma anche della lunga dinastia asburgica che ha lasciato palazzi incantevoli. Una passeggiata fra le strade della città imperiale, una visita ai suoi palazzi, una sosta quasi obbligatoria in una delle sue caffetterie per gustare dolci dalla grande tradizione sarà il modo migliore per incamerare lo spirito giusto per partire.
Attraverso le vestigia romane
Partendo da Vienna si gode del silenzio e dei rumori della natura attraverso la pista ciclabile che segue il corso del lento fiume fino al transito per Bad Deutsch Altenburg dove spiccano le vestigia romane di quella che era considerata una delle principali località termali lontane dalla Città Eterna. Qui il richiamo culturale è forte, vale la pena fare una sosta al Parco Archeologico di Carnuntum per addentrarsi nella storia dei luoghi.
Il giorno dopo in appena 26 chilometri si esce dall’Austria, passando per le colline di Hainburg e dei monti Carpazi arrivando subito alla capitale slovacca, Bratislava. Città estremamente giovanile e non potrebbe essere altrimenti essendo la sua storia come principale centro del Paese estremamente recente, frutto della disgregazione del blocco comunista che ha contraddistinto la fine del secolo scorso. L’atmosfera generale che guarda al futuro fa da contraltare ai tanti palazzi storici del centro storico, con il bellissimo castello a sormontare la città. La voglia di una giornata di pieno turismo per conoscerla appieno sarà difficile da vincere…
Un tracciato pianeggiante
Uscendo dalla città si pedala in un ambiente naturale che lascia interdetti: è un continuo proporsi davanti agli occhi di piccoli villaggi agricoli, insenature del fiume, addirittura un numero enorme di isolette. Arrivando a Mosonmagyarovar si è già in Ungheria e per recuperare un po’ di tempo perduto si può prendere il treno, perfettamente attrezzato per il trasporto di bici, che porterà a Gyor, una delle principali città ungheresi, con le sue piazze barocche della parte vecchia. D’altro canto il viaggio in treno costa solo un euro…
Da Gyor si va a Komarom passando per la National Stud di Babolna, principale sede di allevamento dei cavalli arabi, un riferimento conosciuto in tutto il mondo. Si prosegue poi verso l’approdo di tappa, distante dalla partenza 57 chilometri, fra bellissime colline. Va detto che tutto il viaggio è per lo più pianeggiante, con piccole asperità che possono essere affrontate da chiunque, soprattutto se alla bici muscolare si preferisce usare quella a pedalata assistita.
Le isole in mezzo al fiume
Da Komarom, dove si potrà conoscere la figura di un personaggio storico del passato ungherese come re Mattia, si va a Esztergom affrontando strade poco trafficate. Questa città poco conosciuta è invece famosissima nella tradizione magiara, chiamata addirittura la “Roma ungherese”, con la sua basilica che è il principale luogo di culto cattolico del Paese. Ma anche il forte romano di Kelemantia merita una visita approfondita.
L’ultima tappa ha un fascino particolare perché il fiume Danubio si divide formando l’isola di Szentendre ricca di piccoli villaggi, con negozi di artigianato e un museo all’aperto. Qui si prende il battello per affrontare l’ultimo spicchio del viaggio, verso la capitale Budapest, altra capitale ricchissima di storia, fusione di due realtà urbanistiche diverse, Buda e Pest, che ormai sono fuse in una delle metropoli dell’Europa con tantissimi luoghi da vedere.
Tante proposte di acquisto
Il viaggio lungo la ciclabile del Danubio è una proposta tra le più gettonate dalle agenzie viaggi proprio per la varietà di culture che propone al suo interno, respirando un passato che sembra ormai lontano ma che dobbiamo sempre tener presente. Per trovare la proposta più adatta come programmi e prezzi basta fare un giro in Rete: FunActive Tours, Girolibero, Due Ruote nel Vento sono solo alcune delle agenzie che inseriscono questo pacchetto fra le proprie iniziative. L’ideale sarà comunque personalizzare il viaggio in base alle proprie aspettative: spesso un po’ di tempo in più sarà un vero premio alla propria pazienza…