PALMA DE MAIORCA (Spagna) – Fuggire dall’inverno non significa rinunciare alla bicicletta, anzi. Sempre più ciclisti scelgono di farlo pedalando, cercando luoghi dove il clima mite e la qualità delle strade permettano di continuare a vivere la bici anche nei mesi freddi. Nel nostro… giro precedente, siamo stati in Sicilia, nella sua porzione più meridionale, stavolta Palma de Maiorca, cuore pulsante delle Baleari, è una delle destinazioni europee che meglio incarnano questo spirito.
Qui l’inverno è fatto di giornate luminose, temperature piacevoli e vento raramente eccessivo, condizioni ideali sia per l’allenamento sia per il cicloturismo. E’ per questo che l’isola è diventata una meta privilegiata anche per molte squadre professionistiche, che la scelgono per i training camp di inizio stagione. Ma Maiorca non è solo performance: è un’isola che invita a rallentare, a esplorare e a scoprire una dimensione del pedalare più autentica e quotidiana.


Un’isola sorprendente
Maiorca è un’isola compatta ma incredibilmente varia, tra pianure e montagne. Coste rocciose e ampie spiagge. Il suo volto più spettacolare è senza dubbio quello della Serra de Tramontana, catena montuosa che corre lungo la costa nord-occidentale e che dal 2011 è riconosciuta Patrimonio Unesco. Qui la bici, in ogni sua forma (gravel, strada e MTB) trova salite regolari, panorami aperti sul Mediterraneo e strade sinuose, spesso poco trafficate nei mesi invernali.E anche d’estate non è che sia troppo intenso.
I percorsi che collegano villaggi come Valldemossa, Deià o Sóller sono diventati iconici, capaci di unire bellezza paesaggistica e piacere di guida. E sempre qui, si può raggiungere il mitico Cap de Formentor, punto estremo della Serra Tramuntana e set di molti spot pubblicitari grazie alla sua bellezza e al suo faro così mistico e affascinante.
Al centro dell’isola, invece, il territorio si apre in ampie pianure ondulate, ideali per pedalate fluide tra campi coltivati, mandorli e antiche fincas rurali. D’estate si torva il grano, in questo periodo terre che sembrano abbandonate… una desolazione che però cattura. Ci riporta all’antico o forse al vivere più semplice, lento e meno stressante di certi luoghi lontani dal tran tran cittadino. Insomma, vita slow… come quei campi incolti che riposano.
La vita non manca mai invece lungo le coste. Qui ci sono le città maggiori: Palma de Maiorca, appunto, il capoluogo, e Alcudia. Rispettivamente a Sud e a Nord dell’isola. Ai due estremi della Serra Tramuntana. Ma sopravvivono anche i piccoli borghi di pescatori, lontani dal turismo più rumoroso. E qui di nuovo il tempo sembra essersi fermato. E’ proprio questo equilibrio tra montagna, pianura e mare a rendere Maiorca una destinazione completa, capace di soddisfare ogni tipo di ciclista.






Ciclabili al top
Ma senza dubbio, uno degli aspetti che colpisce maggiormente chi arriva a Maiorca in bici è la qualità della sua rete ciclabile. Negli ultimi anni le Baleari hanno investito in modo deciso sulla mobilità sostenibile, anche grazie all’utilizzo di fondi europei, creando un sistema di piste ciclabili moderno e funzionale.
A Palma e nei principali centri abitati le ciclabili sono continue, ben segnalate e spesso separate dal traffico, mentre nelle zone periferiche si trasformano in percorsi ciclopedonali che collegano città, villaggi e aree naturali. Questo permette di muoversi in sicurezza, sia per brevi spostamenti sia per itinerari più lunghi, almeno tra i centri più turistici. Pensate che ci sono due corsie ben distinte per ciclisti e pedoni. E guai ad invadere lo spazio altrui. Ci hanno raccontato che un noto professionista polacco (ancora in attività) che si è trasferito proprio a Palma, abbia recentemente ricevuto una multa per invasione di corsia!
A prescindere da questo aneddoto, il risultato è un ambiente accogliente ideale per i cicloturisti. Non è un caso che l’isola sia diventata un punto di riferimento per il pubblico del Nord Europa, abituato a standard elevati. Il portale ufficiale, Mallorca.es racconta bene questa visione delle ciclabili. Non solo, ma mette a disposizione anche mappe e 16 itinerari di vario livello.


A Palma non solo bici
Maiorca è una destinazione che invita ad andare oltre il semplice gesto atletico. Palma è oggi una città elegante e moderna, dominata dalla Cattedrale di Santa Maria, simbolo gotico affacciato sul mare, e da un centro storico ricco di patios, mercati e musei. Centro storico, tanto per tornare a parlare di una certa mobilità sostenibile, che per gran parte è stato reso pedonale.
Spostandosi verso Est, rispetto a Palma, si trovano diverse grotte naturali. le più note sono le Cuevas del Drach, offrono uno spettacolo sorprendente fatto di laghi sotterranei e formazioni millenarie. Pensate che c’è il lago sotterraneo più grande d’Europa con i suoi 170 metri di lunghezza e 30 di larghezza.
Mentre al Nord, nella zona di Alcudìa ci sono le Rovine Romane che fanno parte del Museo Monografico di Pollentia. La bici li può collegare tutti, specie quella da strada. Anche perché parliamo di un’isola che nella diagonale massima non arriva a 140 chilometri di lunghezza.
Una curiosità. Spesso troverete la dicitura “Sa” o “Ses”: vi ricorda qualcosa? E’ l’articolo del dialetto sardo. Questa regione storica infatti ha enormi legami con la Sardegna che non è poi troppo distante.






Quanti servizi per ciclisti
Negli anni Maiorca ha sviluppato un sistema di accoglienza fortemente orientato al ciclismo, spinto soprattutto dagli appassionati del Nord Europa, sempre in cerca di mete dal clima mite. Noi per esempio la scorsa settimana ci siamo imbattuti in giornate di 22°-23°. La sera tuttavia è molto umido e il fresco si sente… ma tanto non si pedala! Magari ci si sta gustando qualche piatto della cucina maiorchina. Pensiamo alla sobrasada, alle zuppe di verdure e soprattutto alle celebri ensaimadas, perfette per recuperare energie dopo una giornata in sella. Si tratta di dolce lievitato a forma di chiocciola. Una sorta di pane-croissant. In qualche caso è anche farcito con della crema, ma è raro.
Numerosi, per non dire numerosissimi hotel propongono formule pensate per chi viaggia in bici, con pensione completa, menù dedicati, bike room sorvegliate e spazi per la manutenzione. Insomma i famosi hotel bike friendly qui ci sono per davvero e sono un must. Ad Alicante in particolare sono tantissimi e hanno tutti enormi nolo bici di ogni tipologia. Per esempio, sta andando molto bene la linea di hotel JS. Solo sull’isola ce ne sono tre. Ma vi sono anche molti tour operator che vi fanno tappa, anche se non in pieno inverno.
I collegamenti aerei con l’Italia e il resto d’Europa sono frequenti anche in inverno, rendendo l’isola facilmente raggiungibile in poche ore. Anche se i voli diretti dall’Italia non ci sono. Si passa solitamente via Barcellona o Madrid. Una volta arrivati, è possibile affidarsi a uno dei tanti noleggi presenti sul territorio, che offrono biciclette di alto livello, sia da strada sia gravel o MTB. Questo permette di viaggiare leggeri e di adattare il mezzo ai diversi percorsi dell’isola.
Unica accortezza, occhio alle gomme. Pressione e stato d’usura devono essere ottimali perché d’inverno l’umidità non manca e neanche la salsedine, specie nelle zone d’ombra. Questo mix rende davvero molto scivolose le ciclabili e anche la strade normali vicino alla costa.







