Dal 15 giugno al 9 novembre, ci sono cinque prove gravel fra Varese e il Piemonte che si sono unite formando un circuito dal nome Gravel Circus. L’aspetto singolare di questa unione è che gli organizzatori sono compagni di uscite in bicicletta. E quest’anno, per consolidare il bacino di utenti delle loro prove e avere forze maggiori in sede di organizzazione, hanno pensato che l’unione faccia davvero la forza.
Ne parliamo con Fabrizio Astuto, l’organizzatore di Gravelliamo del 12-13 luglio a Borgomanero e riferimento del gruppo. Di solito fra organizzatori si guardano in cagnesco, più su strada che nel gravel: una simile collaborazione è un evento raro. E proprio dalla sua origine inizia il nostro viaggio.
«Un giorno mi hanno chiamato i ragazzi della Cusio Cup – spiega – dicendo che volevano organizzare un evento gravel visto che è il settore che tira maggiormente. Li ho ascoltati e gli ho proposto di unire le forze. Poi, su proposta di Daniele Marocco che è nel mio gruppo, abbiamo fatto entrare Varese Van Vlaanderen. Quindi abbiamo messo dentro anche un altro amico di Biella, che organizza la gara del Serra Bike, infine Gravel & Wine in provincia di Vercelli. E’ nato tutto un po’ così. Uniamo le forze, ottimizziamo le spese e creiamo una realtà che dalle nostre parti nel gravel non c’è. C’è Andrea Noè che fa qualcosa, però più spostato verso la parte del Milanese. Così invece valorizziamo il nostro territorio, lo facciamo vedere anche alle persone che vengono da fuori e abbiamo unito le cinque gare sotto il nome Gravel Circus».
Sembra l’iniziativa di un gruppo di amici…
Tranne Sergio Gianoli (organizzatore di Varese, ndr) che non va in bicicletta (ride, ndr), il resto siamo tutte persone che escono sempre insieme, abbiamo questa passione. Sono cose che facevamo già assieme, ora le abbiamo… regolarizzate. Io ho creato una società e abbiamo affiliato il circuito alla Csain, che ci dà la garanzia dell’assicurazione e della serietà della struttura. In più c’è una notizia dell’ultimissima ora…
Quale?
Abbiamo il supporto di Specialized Italia. Infatti sulla nuova locandina vedrete che c’è il marchio. Ci supportano con materiale tecnico e probabilmente anche con altre iniziative dopo la gara che si stanno ancora definendo. Li avevamo cercati noi perché sapevamo che stessero cercando eventi gravel da sponsorizzare. Per cui tramite un nostro collaboratore, che è rivenditore Specialized, siamo riusciti a tirarli dentro. Soldi non ne danno, a meno che non siano eventi mondiali, però il gravel gli interessa. Ci hanno detto che su dieci bici vendute, sette sono gravel.
L’obiettivo è consolidare il bacino degli iscritti?
Facciamo una premessa. Quando abbiamo iniziato, gli eventi gravel erano una cinquantina in tutta Italia. Ora sono diventati una cinquantina nella zona di Novara, Verbania e Milano, quindi è vero che il bacino di utenza si è allargato, ma si è allargata anche la proposta. L’unione dei nostri eventi serve per fidelizzare le persone. Acquistando la partecipazione al circuito completo, c’è lo sconto per cui è come se una prova fosse gratuita.
L’iscrizione al circuito costa 80 euro fino al 15 maggio. Diventano poi 100 fino al 13 giugno. E chi invece vuole iscriversi il 15 giugno al via della prima prova a Cittiglio paga 120 euro.
Il tema delle iscrizioni è caldo…
Guardandomi intorno, a volte mi sembra che si stia esagerando. Secondo me per il gravel, il target deve essere di 10-15 euro. Si può arrivare a 18. E’ vero che ci sono un sacco di spese, però riesci a starci dentro. Poi se lo fai come me, che tutto il ricavato viene devoluto in beneficenza, cambia tutto aspetto. Abbiamo un format comune, con almeno due percorsi, almeno due ristori e un pacco gara garantito a tutti quanti. Come numero di partecipanti andiamo dal 100 ai 300, dipende dagli eventi. A Varese arrivano a 300 iscritti, l’anno scorso il mio evento Gravelliamo ne ha fatti 150. L’idea è di mantenerli, quantomeno di non perderli.
Quanto è difficile organizzare una prova di gravel come la vostra che nel 2025 propone un bikepacking da 200 chilometri?
Vi racconto una storiella che mi è successa l’anno scorso. Io organizzo la gara a luglio e tre giorni prima è arrivato un uragano. Potete immaginare che cosa sia successo sul percorso. Ho passato quattro giorni della settimana di vigilia a girarci sopra, ho fatto 300 chilometri sul tracciato di 50. Sulla strada bene o male intervengono la Protezione Civile e semmai i pompieri, ma nel bosco non interviene nessuno. E poi, essendo un’attività di volontariato, non lo facciamo di mestiere e anche il tempo da dedicare non è tantissimo. Per fortuna, a differenza di una randonnée su strada, non devi presidiare gli incroci e quello semmai è un vantaggio. Si rispetta il codice della strada e si parte…
Unione delle forze significa anche organizzare insieme?
Esatto. Se fossimo soli, saremmo in pochi, invece adesso siamo 15 per ogni prova e cambia parecchio, anche solo per le ricognizioni del percorso. Tutti partecipano a tutto, sia nella parte attiva sia nella parte passiva, in cui dividi le spese per i volantini, per la pubblicità, per la cartellonistica. Ragionando a lungo termine, sono aspetti che potrebbero fare la differenza.
Chi comanda?
Nessuno. Io sto facendo da collettore di idee, però non è che prenda decisioni. Discutiamo di tutto, prendiamo nota. Quello che si può fare si fa, il resto lo rimandiamo all’anno dopo.
Avete mai avuto la tentazione di fare delle prove agonistiche?
No, perché secondo me non è lo spirito del gravel. Parlo da fruitore: quando sono a un evento, mi fermo, faccio la foto, faccio due chiacchiere. Tutte le persone che ruotano attorno al mio gruppo, le ho conosciute pedalando con loro durante gli eventi. Adesso per esempio partiamo e andiamo a fare un giro in Veneto tutti assieme. Andiamo a Roma in bicicletta. Il gravel nasce come momento di aggregazione. Sono biciclette comode in cui viaggi con le borse, quindi che senso ha andare a fare gare?
Le prove di Gravel Circus
Fanno parte di Gravel Circus cinque prove, come detto dal 15 giugno al 9 novembre. A seguire il loro nome e i link per ulteriori informazioni e per iscriversi.
Varese Van Vlaanderen (Cittiglio, Varese, 15 giugno)
Gravelliamo (Borgomanero, Novara, 12-13 luglio)
Serra Bike (Zubiena, Biella, 28 settembre)
Cusio Cup (Ivorio, Novara, 19 ottobre)
Gravel & Wine (Serravalle Sesia, Vercelli, 9 novembre)