| 16 Settembre 2025

Parchi In Pista: l’esempio di un progetto che funziona

BRESSO – Il Velodromo Parco Nord come esempio da esportare presso altri parchi della Regione Lombardia. Questa è l’idea dietro la giornata di “Parchi in Pista, evento che nella mattinata di venerdì 12 settembre ha voluto radunare diversi soggetti con un solo intento: dimostrare che la bicicletta è in grado di unire e dare un volto nuovo a tante aree. Dietro questa iniziativa c’è l’associazione DateciPista, che da 20 anni gestisce il velodromo, Regione Lombardia e Zerosbatti

L’associazione DateciPista, prima ancora che il suo attuale presidente Mario Bodei ne prendesse in mano le redini, ha creato questa oasi di ciclismo nell’hinterland milanese. Grazie alla loro forza d’animo e all’impegno di tutti i volontari questa realtà ha preso piede diventando un punto di riferimento per quasi 20.000 ciclisti

Pedalare in sicurezza

Il ciclismo si fa in strada, la bici è un mezzo capace di accompagnarci in tutti i momenti della giornata: che sia dal trasporto casa-lavoro, oppure per una gita fuori porta. Pedalare deve essere un divertimento, ma per farlo serve sicurezza. Il tema non è secondario, anzi. Nonostante si parli di un velodromo in un’area chiusa al traffico è importante sottolineare questo aspetto. Diffondere la possibilità, proponendo tale modello a tutti i Parchi della Lombardia, di fare ciclismo in sicurezza è fondamentale per avvicinare a questo sport anche i più giovani

L’appoggio di Zerosbatti arriva in nome della sicurezza stradale, promuovere iniziative come quella del Velodromo Parco Nord Milano non è solo un modo per lasciare a chi pedala un posto per allenarsi. Le forze devono essere rivolte anche ai più giovani, in modo che da loro possa nascere una generazione di ciclisti e automobilisti consapevoli. Capaci di guardare agli utenti deboli della strada con attenzione e rispetto. 

A sinistra Federico Balconi, Avvocato fondatore di Zerosbatti, insieme a Francesco Moser, campione indimenticato
A sinistra Federico Balconi, Avvocato fondatore di Zerosbatti, insieme a Francesco Moser, campione indimenticato

Educare

L’aspetto importante è legato al voler dare alla cittadinanza un servizio che possa essere anche a basso costo. Infatti grazie al lavoro dei volontari di DateciPista il contributo giornaliero è di solamente 1,50 euro per girare in pista. 

«Sarebbe bello riuscire a fare avvicinare i giovani – ha detto Ignazio Moser, figlio di Francesco Moser, ex ciclista professionista – perché sento tanti amici che iscrivono i propri figli a diversi sport, ma la bici è l’ultimo pensiero. Sicuramente il fattore della sicurezza in strada non aiuta, per questo avere dei posti sicuri nei quali girare è perfetto. Non devono però diventare dei luoghi di rifugio, i velodromi servono anche ai più piccoli per imparare a guidare il mezzo. In modo che una volta in strada avranno le capacità tecniche per guidare ed essere utenti attivi e consapevoli». 

«Chi va in bici da piccolo – dice Federico Balconi, fondatore di Zerosbatti – impara anticipatamente le regole della strada. Una cosa che da grande, quando si troverà a essere ciclista e al contempo automobilista, gli permetterà di vivere i suoi pericoli in maniera differente».

Al centro l’Assessore al Territorio e ai sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi
L’Assessore al Territorio e ai sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi

Replicare

Proporre un modello che funziona, come quello del Parco Nord Milano, per far capire che è possibile realizzare strutture nuove in grado di accogliere tutti i cittadini. 

«La bicicletta oggi è in grande crescita – conclude l’Assessore al Territorio e ai sistemi verdi di Regione Lombardia, Gianluca Comazzi – non solo come mezzo sportivo ma di trasporto. Lanciare questo progetto, rivolto ai 24 parchi di Regione Lombardia, è un modo per testimoniare che creare sistemi nuovi e diversi è possibile. Come Regione Lombardia appoggeremo assolutamente questi progetti a partire anche dai prossimi bandi regionali dove potremo incentivare e aiutare i nostri parchi a realizzare impianti di questo genere. La Regione sostiene i parchi di sua competenza sia per la parte ordinaria, quindi di funzionamento, ma anche per la parte di manutenzione straordinaria. Spesso individuiamo delle risorse da indirizzare su progetti specifici e valevoli come questo».

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