Dalla città alla natura più totale in 18′ di telecabina: è quel che si può fare a Pila. Aosta sotto, i suoi sentieri e le sue vedute sopra. Questo è un tempio dei biker. Anzi, a dire il vero un tempo Pila era per i soli biker dal Dna gravity, adesso l’offerta si è allargata e il connubio Pila-bici è sempre più forte.
Pila ha la doppia veste, quella bianca dell’inverno, quella verde dell’estate. E ora quella verde è davvero alle porte. La montagna aostana è pronta a ripartire con una stagione piena di eventi e attività dedicati al mondo bike.
La bici nel Dna
Quegli stessi impianti che d’inverno sono la linfa degli sciatori, come detto, adesso sono le risalite per molti biker. Quelli con l’anima gravity infatti qui trovano grandi possibilità proprio grazie agli impianti, ma ovviamente anche grazie a piste e sentieri appositamente pensati e mantenuti per le esigenze più funamboliche. Piste che furono disegnate anche da quel genio, prematuramente scomparso di Corrado Herin, grande esponente della downhill azzurra.
Il Bike Park di Pila conta tracciati di varie difficoltà tra boschi e prati, si va dai 579 metri di Aosta (partenza della telecabina che porta a Pila) ai 2.303 metri dell’arrivo della seggiovia Chamolé. In questi quasi 1.800 metri di dislivello c’è tutto il ciclismo possibile e immaginabile: il Bike Stadium, dedicato al gravity. Il circuito di cross country. E i tracciati di freeride, per e-bike o quelli che riportano ad Aosta.
Gravity, xc, escursioni
Il Bike Stadium conta 16 piste, elencate secondo i criteri dello sci in: blu, rosse nere in base alla difficolta. Tra queste, spicca la traccia numero tre, la Corrado Herin, che ha anche ospitato la Coppa del Mondo. Roba per veri esperti!
C’è l’area del circuito di cross country: un anello permanente di 4 chilometri e 111 metri di dislivello, situato poco dopo l’uscita dalla telecabina che sale da Aosta. Lì si concentra la maggior parte degli altri servizi, come i noleggi di bici, i ristoranti, la pista da pattinaggio…
Capitolo escursionisti. Sempre da qui parte poi il percorso numero 18, vale a dire la pista per le e-bike e i pedalatori meno tecnici. Percorso che si concilia bene anche con il gravel.
Una pista molto lunga, che conduce oltre il limite dei boschi e lambisce punta Vallettazz, regina di Pila con i suoi 3.090 metri. Da qui poi ci sono due tracce per scendere: la 8 e la 16, ma volendo anche le altre, ma bisogna sapere che sono più difficili, più tecniche.
Flow e “fiori”
A Pila non si dorme sugli allori. Ed ecco che ci sono due tracce che fanno vibrare. Una è il fow trail: un percorso appositamente progettato per offrire un’esperienza di guida fluida e divertente per i biker di tutti livelli. Una guida su dolci paraboliche, passerelle easy e dossi. Una traccia pensata per non pedalare e scendere in simbiosi con il terreno. La vera “perla” è che a Pila il flow è adatto a tutta la famiglia.
E poi c’è la mitica Les Fleurs Aosta. Questa, in pratica collega il Bike Park alla città capoluogo della Valle. La pista ufficiale parte dall’arrivo della telecabina e solo da lì i chilometri sono ben 6. Ma volendo si può partire ancora da più in alto, dall’arrivo della Chamolé. In questo modo i chilometri sono oltre 15 e il dislivello, grazie a piccole contropendenze, tocca i 2.000 metri. Pensate che sfida!
Va detto che tra Pila e il vera imbocco del sentiero Les Fleur c’è da percorrere un tratto di asfalto. Ma tutto sommato è l’ideale per rilassare le braccia, bere un sorso d’acqua e poi rituffarsi verso valle.
Pila va pensato come un sistema. Il biker non è mai solo. Per lui sono stati previsti tanti servizi: maestri, accompagnatori, aree specifiche come la nuova pumptrack (gratuita), noleggi. A tal proposito alla partenza della seggiovia Chamolé si trova un fornitissimo noleggio bici da dh ed enduro griffato Commencal.
E gli stradisti?
E poi c’è spazio anche per gli stradisti. La Valle d’Aosta certo non difetta di salite mitiche o itinerari suggestivi e anche Pila ha la sua bella scalata. Da Aosta a Pila i chilometri sono 18,5 per 1.220 metri di dislivello. E’ una salita piuttosto regolare, che forse un paio di volte sfiora il 10 per cento, altrimenti si attesta sul 6-7 per cento. Si pedala su quello che è un balcone panoramico continuo, da cui si possono ammirare alcuni dei 4.000 aostani.
E chi non pedala? Nessun problema: wellness, sapori, panorami, trekking. Solo con le escursioni l’offerta è super ampia. E anche per chi viaggia con i più piccoli non avrà che da scegliere. Il Parco Avventura di Pila, per esempio, è uno dei più all’avanguardia delle intere Alpi. Propone sei percorsi e 47 piattaforme: ponti tibetani, passaggi sospesi, passaggi dondolanti…