| 17 Settembre 2024

L’Italian Bike Festival accompagna la bici oltre i soliti confini

MISANO ADRIATICO-L’Italian Bike Festival di Misano conferma il suo ruolo di protagonista nel mondo della bicicletta e non solo. Un format unico nel suo genere, quello dell’esposizione esterna ai padiglioni, è una carta vincente e un valore per la disciplina outdoor per eccellenza, il ciclismo. Sul piazzale di Misano sono tutti allo stesso livello, non esistono barriere, piedistalli e luci che modificano i colori. A Misano tutto è così come lo si vede.

Eppure alle spalle del movimento bici c’è molto di più. Ci sono il turismo, la promozione dei territori, tanta tecnologia che arriva anche da aziende extrasettore e diverse correnti di pensiero per la nuova mobilità metropolitana (e non solo quella legata alle grandi città).

Il taglio ufficiale del nastro per l’apertura dell’edizione 2024 (foto Alessandro Alva IBF24)
Il taglio ufficiale del nastro per l’apertura dell’edizione 2024 (foto Alessandro Alva IBF24)

Quasi un decennio di Italian Bike Festival

In pochi si ricorderanno quella sorta di edizione zero a Sasso Marconi. Qualche azienda e stand ridotti nel giardino di un piccolo hotel. Il numero degli operatori del settore era superiore a quello dei visitatori, ma è passato quasi un decennio. Quanto è cresciuto l’Italian Bike Festival. E’ motivante vedere una fiera della bicicletta che torna ad essere un punto di riferimento, che muove le masse e attira interesse.

Nel 2023 il vero risveglio dopo l’epoca Covid con il ritorno a pieno regime, il 2024 è quello di un’ulteriore espansione del numero delle aziende presenti e degli spazi espositivi, ma anche del numero di visitatori. 57.000 è un gran bel numero, considerando che la giornata del venerdì è stata pesantemente condizionata dal meteo. Ma il popolo che ama la bicicletta non si ferma davanti a nulla.

Assolutamente bici, ma anche turismo e territorio, promozione del benessere (foto Alessandro Alva IBF24)
Assolutamente bici, ma anche turismo e territorio, promozione del benessere (foto Alessandro Alva IBF24)

Italian Bike Festival, devi fare di più

L’Italian Bike Festival non deve e non può rimanere una fiera dedicata al solo pubblico italiano. L’Italian Bike Festival merita di essere internazionale, di attirare pubblico dall’estero (gli operatori sono presenti in buon numero) e giornalisti d’oltre confine per raccontare l’iniziativa italiana.

L’industria italiana delle biciclette può tornare ad essere un riferimento per molti, grazie anche a questo legame che si è instaurato proprio tra la bicicletta, il turismo e la promozione delle nostre eccellenze invidiate a livello globale: quelle territoriali ed enogastronomiche. Spirito d’iniziativa, passione e voglia di fare, ospitalità e una terra che si mostra con opportunità infinite. E’ arrivato il momento di spingersi oltre e di accollarsi responsabilità ancora più grandi.

Un claim spesso utilizzato
Un claim spesso utilizzato

Turismo e promozione

«Quanti stand regionali e del turismo». Una frase ridondante, sentita più e più volte da chi ha percorso in lungo e largo il piazzale dell’Italian Bike Festival. La bicicletta non è più solo il veicolo con i pedali e le due ruote, il simbolo dello sport di fatica e del cestino con la spesa quotidiana al suo interno. La bicicletta è un veicolo di promozione, uno strumento utilizzato come cardine, principalmente dal turismo e dai territori che vogliono fare attività di ospitalità turistica. Quasi un paradosso a pensarci bene.

In un mondo che corre sempre più veloce, il veicolo lento (la bicicletta in tutte le sue forme) diventa una sorta di chimera e molto più che una semplice opzione. La bici è ovunque, nei luoghi di vacanza, quelli di mare e montani, nelle grandi città e non di rado viene utilizzata anche come strumento di lavoro.

Tecnologia, urban e… cargo bike

La categoria delle e-bike è l’esempio lampante di quanto la tecnologia ha abbracciato la bicicletta, richiamando grandi capitali ed investitori extrasettore ciclistico. Di fatto il mondo delle bici con assistenza alla pedalata è una conferma. Lo è da alcune stagioni e continua ad essere un traino per tutto il settore, anche grazie al forte legame con il turismo. Le e-bike hanno aperto ufficialmente il mondo della bici, facendo entrare tutti (ma proprio tutti) dalla porta principale.

Non una semplice sbirciatina. Entrare con le porte spalancate significa avere una panoramica ampia delle possibilità e osservare un parco con una scelta ampia. Le bici urban e le cargo bike sono un esempio delle potenzialità attuali, ancora tutte da scoprire e sfruttare. Alternative alla mobilità tradizionale, che può essere quella dei piccoli spostamenti, fino ad arrivare a quella delle attività commerciali all’interno delle aree metropolitane più congestionate. Un’alternativa significa essere prima di tutto un’opportunità, ma avere addosso anche il peso (o per lo meno una parte di esso) di un cambiamento che è in atto e dove la bicicletta occupa il ruolo di protagonista. Una sorta di back to the future? Sognare è lecito e non costa nulla.

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