| 14 Luglio 2025

Bicistaffetta Fiab: quest’anno da Como a Lucca, lungo la Francigena

Dal 28 settembre al 5 ottobre si svolgerà la ventunesima edizione della Bicistaffetta FIAB, un’iniziativa che da oltre vent’anni accompagna lo sviluppo della rete ciclabile nazionale Bicitalia. Quest’anno il percorso scelto è un tratto italiano dell’EuroVelo 5, che segue la Via Romea Francigena. Esattamente, si partirà da Como per arrivare a Lucca dopo otto tappe. Va ricordato che dallo scorso autunno Fiab è Centro di Coordinamento per l’Italia di EuroVelo, la rete delle ciclabili europee della ECF (European Cyclists’ Federation).

Antonio Dalla Venezia, responsabile nazionale Fiab per Bicitalia e le reti ciclabili, ci spiega meglio cos’è la Bicistaffetta. «Essendo arrivati, mi pare, alla ventiduesima edizione – spiega – non è certo un’iniziativa episodica. La Bicistaffetta ha accompagnato dall’inizio degli anni 2000 il progetto di rete nazionale ciclabile che FIAB ha proposto».

L’obiettivo non è solo pedalare, ma anche verificare lo stato delle ciclovie, dialogare con le amministrazioni locali e promuovere un itinerario univoco per la Francigena in bicicletta. «Abbiamo appena stretto un partenariato con l’Associazione Europea delle Vie Francigene e Movimento Lento per definire un percorso ufficiale – racconta Dalla Venezia -. Come si sa, spesso ognuno si inventa il proprio itinerario… davanti a casa. Noi vorremmo renderne uno solo ufficiale».

Quest’anno la Bicistaffetta Fiab si terrà in otto tappe da Como a Lucca (foto Associazione Europea Vie Francigene)
Quest’anno la Bicistaffetta Fiab si terrà in otto tappe da Como a Lucca (foto Associazione Europea Vie Francigene)

A Fidenza il simbolo della Francigena

Il tracciato scelto per la Bicistaffetta 2025 tocca alcune delle eccellenze paesaggistiche e culturali del Nord e Centro Italia: si parte da Como, si attraversano Milano, Pavia, Piacenza, Fidenza, per poi affrontare gli Appennini con il Passo della Cisa e scendere verso la Toscana.

«Avremo modo di vedere borghi medievali, parchi regionali come quello del Lura e delle Groane, e città storiche come Lucca, uno dei simboli della Francigena», spiega Dalla Venezia. «A Fidenza, mi fa piacere ricordare, la cattedrale trecentesca ospita una formella di un pellegrino che è diventato il simbolo della Via Francigena! E poi ci sono Pontremoli e Camaiore, altre tappe fondamentali del percorso».

Non mancheranno soste a luoghi intrisi di storia (foto Associazione Europea Vie Francigene)
Non mancheranno soste a luoghi intrisi di storia (foto Associazione Europea Vie Francigene)

Solcando EuroVelo 5

Un aspetto tecnico ma cruciale riguarda la distinzione tra EuroVelo 5 e la Via Francigena classica. «L’EuroVelo 5 entra in Italia da Como e prosegue fino a Brindisi, mentre la Francigena ufficiale, riconosciuta dal Consiglio d’Europa chiarisce il rsponsabile – passa dalla Val d’Aosta. Vent’anni fa, quelle zone erano spesso impraticabili in bici per neve e ghiaccio, quindi si è scelto un tracciato alternativo. Oggi i cambiamenti climatici hanno allungato la finestra di percorribilità, ma ormai l’EuroVelo 5 è consolidato».

I due percorsi si uniscono a Pavia, dove confluisce anche l’itinerario di Sigerico, l’arcivescovo di Canterbury che nel X secolo documentò le tappe del suo viaggio ritornando da Roma. «Da lì in poi, il percorso è comune fino alla Capitale», aggiunge Dalla Venezia.

Non ci saranno solo pedalate, ma anche incontri con i territori per far capire l’importanza delle ciclovie (foto Associazione Europea Vie Francigene)
Non ci saranno solo pedalate, ma anche incontri con i territori per far capire l’importanza delle ciclovie (foto Associazione Europea Vie Francigene)

Anche politica del territorio

La Bicistaffetta non è una semplice escursione di gruppo. «Facciamo un lavoro politico – sottolinea Dalla Venezia – organizziamo incontri con sindaci, amministrazioni e stakeholder per spiegare l’importanza delle ciclovie». Quest’anno sono previsti convegni a Como, Pavia e Piacenza, oltre a numerosi appuntamenti con la stampa e le associazioni locali.

«L’idea è coinvolgere i dirigenti FIAB di tutta Italia, perché spesso, ad esempio, chi vive a Trieste conosce poco il tratto Como-Lucca. E’ un modo per fare squadra e consolidare la consapevolezza interna sulla rete ciclabile».

Le iscrizioni sono aperte fino al 31 luglio, e si può aderire anche a singole tappe. «Abbiamo 18.000 soci FIAB, quindi la richiesta è alta – avverte Dalla Venezia – per cui andremo in “sold out”, ma cercheremo di accontentare più persone possibile».

L’evento è un’occasione per scoprire un pezzo d’Italia slow, lontano dai flussi turistici tradizionali, e per contribuire a un progetto che punta a rendere le ciclovie nazionali una realtà sempre più concreta. «Vent’anni fa non c’era quasi nulla, oggi vediamo progressi – conclude Dalla Venezia – Quest’anno ci fermiamo a Lucca. Ma in queste settimane stiamo già lavorando alle tratte del sud della Toscana e del Lazio per arrivare a Roma in maniera univoca».

Bicistaffetta Fiab

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