| 30 Luglio 2025

Dal gravel la promozione del territorio, il caso di Caltanissetta

Nel prossimo ottobre a Caltanissetta si svolgerà il campionato regionale gravel, una prima assoluta per il territorio siciliano e la scelta della località rappresenta anche un andare controcorrente nel panorama dell’Isola. Parliamoci chiaro, come sa bene anche chi viene in Sicilia per i suoi viaggi cicloturistici sceglie quasi sempre la costa, il giro perimetrale, ma anche il suo interno ha molto da offrire, soprattutto per la sua diversità.

La città nissena ha una vasta diffusione di società ciclistiche e si sta sviluppando anche come piste ciclabili
La città nissena ha una vasta diffusione di società ciclistiche e si sta sviluppando anche come piste ciclabili

La gara agonistica è uno spunto per provare a inquadrare il territorio e lo facciamo insieme all’Assessore allo Sport della città nissena, Toti Petrantoni che sa bene come della sua città si parli poco, troppo poco: «Io mi sto accorgendo in questo anno da assessore che c’è molta attività. Quelle sportive sono state molteplici, ne abbiamo fatte tantissime, anche di un certo spessore regionale ma anche nazionale, penso ad esempio al Torneo delle Regioni di calcio».

Ma questo come si traduce dal punto di vista turistico?

E’ quello che io chiamo un “turismo mordi e fuggi”, nel senso che riusciamo a intercettare quelle centinaia di persone che sì, vengono per l’evento sportivo o culturale e qualcuno rimane anche a dormire. Ma poi chiaramente qualcosa manca. Non siamo una località di mare, ma devo anche ammettere che non siamo abbastanza bravi nel valorizzare il tanto che abbiamo in città. In questo dobbiamo migliorare. Quell’economia fatta dal turismo chiaramente si muove, dovremmo essere bravi a veicolarla meglio a fare più rete con i gestori di locali e strutture logistiche.

A sinistra Toni Petrantoni, assessore allo Sport del Comune di Caltanissetta
A sinistra Toni Petrantoni, assessore allo Sport del Comune di Caltanissetta
Possiamo parlare di Caltanissetta come di una città vivibile ciclisticamente?

Diciamo intanto che società e associazioni ci sono, c’è un certo movimento e pian piano c’è una spinta nel renderla una città ciclistica. Credo che anche un impulso importante possa arrivare dallo sviluppo di ulteriori piste ciclabili delle quali pian piano la città si sta dotando.

A questo proposito, la città come è strutturata dal punto di vista della ciclabilità, nel senso di piste ciclabili, corsie, servizi…

Dobbiamo tenere presente che la nostra è una città collinare. L’affermazione dei nuovi mezzi come le bici a pedalata assistita che si stanno diffondendo sempre più sta però influendo anche un po’ sulla cultura stessa del territorio. Tante persone si sono dotate di queste biciclette e questa sta evolvendo la nostra città. Da qualche anno sono stati installati alcuni percorsi ciclabili, penso alla zona di Pian del Lago o intorno allo stadio Tomaselli dove ci sono tutti gli impianti sportivi, lì esiste una pista ciclabile con sede propria. Ora abbiamo ottenuto un finanziamento dal PNRR molto importante e stiamo riasfaltando tanti chilometri di carreggiate qui in città e lo stiamo facendo grazie a un progetto che prevede corsie e piste ciclabili. Lotto da qualche mese per avere bikesharing, è strano come in questi anni non si sia pensato di attivarli, serviranno a dare un’altra impronta alla città.

L’evento di ottobre legato al gravel, potrà servire anche per promuovere la città, anche come percorsi legati all’offroad?

Penso proprio di sì. Agonisticamente c’è molta attività e ottimi risultati. Sicuramente il gravel darà una nuova spinta. Noi vogliamo fortemente capire come poter sostenere l’evento in termini logistici, ma se si può anche in termini economici perché sappiamo che può essere un volano cicloturistico ed è quello che a noi interessa.

La Sicilia è molto battuta dal punto di vista cicloturistico, ma la maggior parte di chi viene fa sempre il solito giro o affronta la Sicily Divide. Serve quindi una maggiore promozione del territorio interno?

Assolutamente. Penso che sia proprio questa la chiave di volta. Una promozione che deve essere massiccia, parlando ad esempio del clima che qui è sempre meraviglioso, dove è possibile uscire anche in bici nei mesi invernali godendo di temperature miti. Perché non sfruttarlo fino in fondo? Abbiamo dei percorsi ciclabili che sono sicuramente utilizzabili perché non abbiamo strade particolarmente pericolose in questo senso. Insomma, abbiamo un tesoro a disposizione, dobbiamo impegnarci a valorizzarlo e farlo conoscere, ma siamo qui per questo…

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