| 22 Gennaio 2025

Il New York Times incorona la Sicily Divide. Con effetti clamorosi

Nei giorni scorsi ha destato un grande scalpore la notizia dell’inserimento della Sicily Divide fra le 52 rotte turistiche più belle per il 2025, consigliate da un media autorevole come il New York Times. Qualcuno ha anche forzato un po’ la mano. Ad esempio Men’s Health ha titolato “La ciclovia più bella del mondo è in Italia”. L’autore del pezzo del NYT, lo sloveno Alex Crevar ha tenuto a sottolineare che «l’articolo non ha definito Sicily Divide la pista ciclabile più bella del mondo. L’ha semplicemente raccomandata come uno dei 52 posti al mondo da visitare nel 2025”.

Luoghi straordinari, dalla Groenlandia in questi giorni molto chiacchierata per le mire espansionistiche di Trump a Bukhara in Uzbekistan. Dalle Galapagos a Raja Ampat in Indonesia. A fare compagnia al tragitto siciliano c’è anche Milano, indicata come capitale della cultura. Ciò non toglie però che quello siciliano è l’unico viaggio in bicicletta indicato dalla lista.

La pagina del New York Times che ha scelto la Sicily Divide fra le 52 destinazioni per le vacanze 2025
La pagina del New York Times che ha scelto la Sicily Divide fra le 52 destinazioni per le vacanze 2025

Il lato più intimo dell’Isola

Nel suo articolo, Crevar ha parole davvero lusinghiere sul percorso siculo, 285 miglia che attraversano l’Isola da Trapani a Catania. “Il percorso – scrive nel suo articolo – offre un modo sostenibile per scoprire la Sicilia oltre i resort sulla spiaggia, riducendo l’uso di veicoli a motore. The Divide mostra agli avventurieri il lato più intimo dell’isola, dando nuova vita alle comunità che hanno sofferto di spopolamento negli ultimi decenni. Il percorso in sé è tutto ciò che si vorrebbe da un viaggio in bicicletta: paesaggi mozzafiato, ricca cultura e una catena di villaggi accoglienti».

Parole importanti, che hanno destato davvero tanto clamore intorno alla creatura di Giovanni Guarneri. Rimasto sinceramente sorpreso non solo dalla scelta del NYT, ma proprio dal rumore suscitato: «Io neanche sapevo di questa decisione, pur avendo parlato con Crevar. Ho scoperto della cosa sui giornali, come voi. Lui mi aveva chiesto informazioni, io gliele avevo date, poi ho visto la notizia e soprattutto l’effetto che ha avuto».

Tanti i luoghi toccati dal lungo percorso, tra resti archeologici, piccoli borghi, paesaggi straordinari
Tanti i luoghi toccati dal lungo percorso, tra resti archeologici, piccoli borghi, paesaggi straordinari

L’interesse degli enti locali

Merito della forza coinvolgente del percorso siciliano, che sin dal suo annuncio ha solleticato l’attenzione generale: «Molti media hanno dedicato spazio al Sicily Divide, sia testate specializzate ma anche quotidiani nazionali. E’ chiaro però che l’interesse destato da uno dei media più diffusi nel mondo cambia un po’ le carte in tavola, anche per come è stato ripreso».

Da allora infatti il telefono di Guarneri non ha mai smesso di squillare: «C’è già un effetto molto positivo, dato dal fatto che molti enti locali, prima “distratti” rispetto alla nostra iniziativa, ora hanno scoperto la sua portata, il suo richiamo e si sono detti disponibili a collaborare. Questo possiamo dire che apre una “seconda fase” per Sicily Divide, una fase di sviluppo sulla base di nuovi progetti da condividere. E’ come se si fosse chiusa la parte che vedeva pochi coraggiosi, me in testa, occuparsi di tutto e aprirsene un’altra nella quale Sicily Divide deve diventare qualcosa di compiuto, frutto di collaborazioni».

Un insieme di emozioni

Se il clamore è stato travolgente, ragionandoci è anche abbastanza conseguenziale alla struttura stessa della ciclovia, ai suoi valori: «Non è una semplice pista ciclabile, ma è un coacervo di sensazioni, valori, ha un impatto emozionale che non può non lasciare interdetti. Io sono convinto che questa idea porterà lontano e avrà indubbi benefici sulla nostra Isola».

Guarneri guarda già oltre, agli effetti che il richiamo della ciclovia dopo una simile pubblicità potrà avere: «Io penso ai tantissimi piccoli borghi attraversati dal percorso, fatti di luoghi che erano semiabbandonati ma che hanno una bellezza intrinseca enorme. Il passaggio di centinaia, di migliaia di turisti rilancerà l’economia locale, con la necessità di strutture logistiche e luoghi di ristoro. Quelle già esistenti avranno un aumento di clientela e ne sorgeranno altre. E’ già su questo che si ragiona con gli enti locali che finalmente hanno intravisto le enormi potenzialità del nostro progetto».

La pubblicazione sul NYT sta avendo un forte impatto sulle prenotazioni per l’estate
La pubblicazione sul NYT sta avendo un forte impatto sulle prenotazioni per l’estate

Una reazione a catena

La prima riprova si avrà nel corso di questo stesso anno: «Sono convinto che ci sarà un aumento esponenziale dei cicloturisti, provenienti da tutto il mondo. La Sicilia è favorevole anche dal punto di vista economico, a un minor costo offre bellezze maggiori che tanti altri luoghi e a questo la gente fa caso. Si sta già innescando una reazione a catena, arrivano richieste, anche alle agenzie turistiche. Ora dobbiamo essere noi bravi a sfruttare il lancio che queste testate generaliste ci hanno regalato».

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE