L’Hotel Cortese di Palermo non è un bike hotel qualsiasi. Si sarebbe quasi portati a pensare che sia la struttura più antica di questo genere se si considera che è stato fondato nel dopoguerra e che passa di generazione in generazione della famiglia Cortese. Oggi a dirigerlo c’è Mario ed è a lui che si deve un’ulteriore svolta verso il cicloturismo. Una scelta coraggiosa, che ha richiesto anche adeguamenti della struttura e anche adesso c’è una certa evoluzione, proprio perché il discorso legato alla bici ha aperto nuove prospettive.

E’ curioso il racconto di come avviene questo cambiamento: «Avevamo un cliente fisso che veniva dalla Germania quasi ogni anno. Aveva fatto amicizie a Palermo, anche in comune con noi e proprio attraverso uno di questi amici mi ha suggerito l’idea. Ragionandoci ho pensato che la struttura era adatta a ospitare anche i cicloturisti, avevamo un ampio spazio di parcheggio da dedicare alle due ruote, così abbiamo fatto qualche lavoro per questa specifica fetta di mercato trovando buone risposte».
Una scelta coraggiosa la vostra, essendo a Palermo…
Noi siamo nella zona del mercato di Ballarò, una zona turisticamente molto frequentata. Questo sicuramente costituisce un richiamo perché basta uscire dall’hotel e c’è già tanto da vedere e si entra direttamente nell’atmosfera di Palermo, quella più vera. Abbiamo ristrutturato l’hotel nel 2000 e sono tanti che scelgono di girare in bici. Se si intende coraggio i questo senso è vero, ma la città ha tanto potenziale per chi ama le due ruote, per spostarsi nella città in maniera più agile.
Ma Palermo com’è dal punto di vista ciclabile?
Certamente non è una delle città più semplici da questo punto di vista, ma devo dire che c’è un certo impegno riscontrato negli ultimi anni dall’amministrazione della città per renderla più vivibile dal punto di vista ambientale. Le corsie ciclabili sono in continuo aumento, si sta lavorando per dare più sicurezza a chi va in bici. Certo, poi c’è anche da lavorare sul piano culturale, sul convincere il cittadino a lasciare a casa l’auto o anche il motorino e scegliere la bici, ma è innegabile che un certo impegno in tal senso ce lo si stia mettendo.
Torniamo al discorso legato ai servizi messi a disposizione dei cicloturisti…
Noi abbiamo innanzitutto un garage dove riporre gratuitamente la propria bici e sottolineo l’aspetto gratuito proprio perché vogliamo dare un messaggio incentivante al suo uso. Non disponiamo di bici da noleggiare, ma abbiamo più punti di appoggio dove poter trovare le soluzioni più comode in base a qualsiasi esigenza. D’altro canto noi abbiamo la reception aperta H24 per dare ogni informazione e guida anche su che cosa vedere in città, sfruttiamo anche la nostra posizione urbana che consente di avere a poca distanza tante delle mille attrattive che Palermo può garantire al turista.
Dovendo dare un consiglio a chi viene a Palermo, ad alloggiare da voi dove lo indirizzereste?
C’è davvero l’imbarazzo della scelta. Sarebbe facile parlare dei teatri, di Via della Libertà ma io andrei oltre, consiglierei di andare a vedere le antiche mura puniche, le chiese barocche che fanno da contraltare ai palazzi in stile liberty della Belle Epoque che sono un po’ l’essenza del centro storico. Ma anche i monumenti Arabo-Normanni non per niente sotto tutela dell’Unesco. Poi non può mancare l’aspetto gastronomico ad esempio attraverso il caratteristico street food palermitano d’ispirazione araba. Poi, vista anche la nostra posizione, non può mancare un giro in bici per i mercati tradizionali, un’esperienza che resterà indelebile nella memoria.
Che bici è consigliabile noleggiare?
Sicuramente una mountain bike se si intende uscire da Palermo, cosa che molti fanno per scalare le montagne limitrofe ma anche addentrarsi nelle antiche trazzere, ormai con le tracce Gps ognuno può costruirsi autonomamente il proprio tragitto. Oppure si può noleggiare una bici da viaggio per dirigersi verso la parte marina e le spiagge palermitane, Mondello in primis. In città si possono affittare tranquillamente city bike che sono ideali per girare per le strade del capoluogo.
Quanto sta incidendo nel vostro mercato cicloturistico l’affermazione prepotente della Sicily Divide?
Molti nostri clienti passano da noi proprio perché “coinvolti” in questo affascinante viaggio attraverso la nostra Isola. Io credo che il mercato cicloturistico sarà sempre più un riferimento e noi vogliamo farci trovare pronti, anche per questo continuiamo ad adeguare la nostra struttura, per renderla sempre più accogliente. Noi abbiamo una vera passione per la bici, tanto è vero che, a quelli che scelgono di venire a Palermo con il proprio mezzo, forniamo anche il trasporto gratuito da e per l’aeroporto aiutando nell’imballaggio della bici. E’ un servizio in più che doniamo volentieri.