LISSONE – L’universo Decathlon è un mondo vasto tutto da conoscere, il rischio è di pensare che quello che hai davanti agli occhi sia fatto in maniera arbitraria. Non è così. Ogni store Decathlon ha dei suoi principi di organizzazione e un’idea che intende seguire e intraprendere. La difficoltà principale è quella di cambiare l’idea che le persone e la clientela si sono fatte di questo marchio, perché studio, ricerca e progettazione sono all’ordine del giorno. Decathlon investe in ogni campo ed è grazie a questo che riesce ad offrire prodotti di qualità a prezzi accessibili.
«In Decathlon – ci racconta Andrea Confalonieri, Store Leader del punto vendita di Lissone da poco rinnovato – abbiamo due macro obiettivi: rendere lo sport accessibile a tutti i tipi di budget e mettere sotto lo stesso tetto più discipline possibili. Tutto ciò si può fare in termini di spazio a disposizione rispetto alla superficie del negozio stesso. Il ciclismo è uno sport sul quale stiamo investendo tanto, non in tutti gli store perché ogni area geografica ha le sue discipline di riferimento».
L’esempio di Lissone
Appena entrati dello store alle porte della vicina Monza, uno dei primi in Italia, ci si rende conto di come il ciclismo sia diventato importante. Dall’ingresso si scorge il laboratorio che funge da officina per le riparazioni, il numero di biciclette in attesa di un check da parte dei meccanici è elevatissimo.
«La nostra offerta del mondo bici – prosegue Andrea Confalonieri – parte dal mondo junior, quello dedicato ai bambini. Poi passiamo alla parte urban, anche pieghevole, elettrico e fuoristrada. Il ciclismo su strada, con l’ingresso del nostro marchio Van Rysel nel circuito professionistico più importante al mondo, il WorldTour, ci ha permesso di rafforzare l’investimento nei negozi e a livello di comunicazione».
Avete anche un politica legata la noleggio?
Sì, nella quale andiamo a conciliare due macro strategie; una legata alla presa di mercato e l’altra legata al budget. Senza dimenticare il concetto di sostenibilità ambientale. I nostri noleggi funzionano in due modi, a breve termine e a lungo termine.
Che riscontri ci sono?
Molto positivi, in particolare nel mercato junior. Per una famiglia acquistare una bicicletta ha un costo e quando si ha un figlio il rischio è di doverne comprare diverse biciclette in un arco temporale ristretto. Con il noleggio, in questo caso parliamo di quello a lungo termine, si trova il giusto equilibrio.
Di che tempi parliamo?
Il noleggio a breve termine va ad ore o a giornate. Mentre quello a lungo termine può durare anche tutta la stagione. Per le famiglie l’utilizzo della bici è legato, spesso, alla stagionalità, quindi abbiamo una domanda maggiore in estate e primavera. E’ la stessa politica che utilizziamo per altri prodotti, come quelli legati allo sci.
L’assistenza in fase di acquisto come funziona?
Il reparto bici richiede una maggiore attenzione da parte nostra e quindi serve un personale dedicato che lavori a stretto contatto con il cliente. I nostri operatori sono prima di tutto degli appassionati che praticano ciclismo, spesso in pausa pranzo escono in bici a provare e testare alcuni modelli in fase di sviluppo.
Come si intercetta il cliente che arriva da Decathlon e vuole comprare la sua prima bici?
Con una persona dedicata che lavora all’interno del reparto, che conosca i mezzi e sappia intercettare le esigenze del cliente. Si tratta di gente curiosa, ma che magari non ha esperienza tecnica e per questo i nostri dipendenti devono essere esperti in materia. Così possono rispondere anche alla domande di chi, invece, arriva da noi incuriosito dall’alta gamma.
Il laboratorio meccanico da quante persone è composto?
Attualmente abbiamo sei ragazzi che nascono con un contratto uguale agli altri venditori. Stiamo portando avanti un progetto affinché i meccanici passino all’inquadramento contrattuale di tecnico di laboratorio. Per noi investire su questa parte è importante affinché il progetto sia circolare.