| 7 Agosto 2025

Al Comune Rustico Sport Hotel, tra le mille salite della Carnia 

A gennaio avevamo parlato del nuovo albergo che Emiliano Cantagallo stava per aprire ad Arta Terme, in Carnia, all’ombra dello Zoncolan. Cantagallo ci aveva raccontato di come tutto fosse nato da una promessa fatta alla madre, e dopo dieci anni quella promessa è diventata più concreta che mai.

La nuova struttura si chiama Al Comune Rustico Sport Hotel, è stata inaugurata il 29 giugno e oggi, ad inizio agosto, è già piena. Al punto che Emiliano trova a fatica il tempo di risponderci al telefono.

«Sono appena tornato dal giro quotidiano con gli ospiti – ci dice – abbiamo fatto 80 chilometri con la salita del San Simeone, 11 chilometri al 9% di pendenza media. Ma è stato un giro di scarico, perché domani facciamo sul serio».

Cantagallo gestisce l’hotel con la moglie Esmeralda
Cantagallo gestisce l’hotel con la moglie Esmeralda
Cioè dove andate?

Domani saliamo sul Mangart e poi sull’altipiano del Montasio, un bel giro impegnativo tra Italia e Slovenia. Qui in Carnia siamo al confine, a pochi chilometri sia dalla Slovenia che dall’Austria, e questo è un ulteriore valore aggiunto ad un territorio che è di per sé un patrimonio mondiale per il ciclismo su strada.

Non a caso tu sei lì da molti anni, prima in affitto e poi, da quest’anno, con una struttura tutta tua.

Sì, abbiamo aperto a fine giugno, ma siamo già pieni. Se prima gestivamo un residence con degli appartamenti dedicato solo al ciclismo su strada, questo è diventato un vero e proprio hotel, anzi uno sport hotel a tutti gli effetti. Però la vocazione rimane quella e i nostri clienti sono per l’80-90 percento stradisti. Diciamo che è uno sport hotel con un grande orientamento alla bici, anche perché io sono conosciuto come “quello dello Zoncolan”, visto che l’ho salito 144 volte. Quando si parla di Carnia e cicloturismo viene spesso fuori il mio nome, quindi è normale che anche i clienti vengano da noi per questo.

Gli ospiti dell’hotel durante il loro soggiorno scoprono le strade silenziose e ben asfaltate della Carnia
Gli ospiti dell’hotel durante il loro soggiorno scoprono le strade silenziose e ben asfaltate della Carnia
Oltre alla bici cosa proponete?

Da quest’anno abbiamo anche delle guide del Cai che portano gli ospiti a fare delle escursioni nelle montagne circostanti. Poi durante l’inverno, tra gennaio e marzo, organizziamo anche uscite con le ciaspole e altre attività sulla neve.

Il progetto scorso si chiamava Pendenze Pericolose, il nuovo hotel invece Al Comune Rustico Sport Hotel. Come mai questo nome? 

Era il nome che già aveva la struttura, da un verso di Carducci che veniva qui alle terme e ha dedicato una poesia al paese. Quindi abbiamo scelto di tenerlo, aggiungendo solo la dicitura bike hotel. Vogliamo sfruttare questo territorio per offrire un turismo esperienziale, cioè godersi la montagna autentica, lontana dal turismo di massa. La nostra posizione poi è ottima, a 5 chilometri da Sutrio e 25 da Ovaro, i due versanti dello Zoncolan. 

Le stanze sono 16, per un totale di 39 posti letto
Le stanze sono 16, per un totale di 39 posti letto
Non hai paura che, con tutta questa pubblicità, il turismo di massa arrivi anche qui? 

No, perché il cicloturismo è proprio uno dei modi migliori per evitare l’overtourism. Le auto le lasci a fondovalle, non crei ingorghi e inquinamento sui passi. E’ il turismo lento che ci piace ed è una risposta a moltissime problematiche che ci sono in altri luoghi. Immagina 1.000 auto o 1.000 bici su una strada in montagna, la differenza è enorme.

Per voi cos’è cambiato con il nuovo hotel?

Molto, perché l’abbiamo fatto a nostra immagine e somiglianza, utilizzando i nostri 10 anni di esperienza. Nel cortile dell’hotel abbiamo creato “la piazzetta del ciclista” dove si sta la sera a rilassarsi. Poi abbiamo una bike room perfetta, con allarme e stazione di lavaggio, e un posto per sistemare la bici. Nel bar abbiamo messo anche la birra analcolica, abbiamo la sala briefing con una tv da 85 pollici dove la sera racconto tutti i dettagli del giro che si farà il giorno dopo.

La “piazzetta del ciclista”, dove gli ospiti si possono rilassare dopo le pedalate
La “piazzetta del ciclista”, dove gli ospiti si possono rilassare dopo le pedalate
Quindi le prenotazioni stanno andando bene? 

Sì, stiamo andando bene. Abbiamo 16 stanze per 39 posti in tutto, e siamo quasi pieni fino a fine agosto. Qui tutti si sentono accolti non da un albergatore, ma da un ciclista. Uno che conosce benissimo le loro esigenze, che fa 20 mila chilometri l’anno ed è anche formatore per ACSI. 

Hai notato differenze tra i clienti rispetto all’anno scorso? 

Prima era più familiare, ora è più un hotel vero e proprio, in cui arriva gente da tutto il mondo. L’età varia dai 30 ai 60 anni, il cicloturismo con bici non assistite è più o meno in quella fascia. Poi ora abbiamo molte più persone, prima accompagnavo io quasi tutti gli ospiti, adesso invece spesso condivido con loro le tracce e i vari consigli e poi vanno per conto proprio

Tra le novità dell’hotel c’è una bike room allarmata e blindata, dove le bici possono riposare in tutta sicurezza
Tra le novità dell’hotel c’è una bike room allarmata e blindata, dove le bici possono riposare in tutta sicurezza
Quali sono gli altri giri che avete in programma?

Ogni sabato facciamo lo Zoncolan da Ovaro e questa settimana sarà la mia 145ª volta, credo di essere il recordman mondiale, anzi sicuramente. Questa volta saremo in 16 o 17, tutta gente che pedala, perché altrimenti lo Zoncolan, specie da Ovaro, non si fa. Tanti vengono qui per “lui”, però poi scoprono tantissime altre salite e mi ringraziano, perché hanno visto cose ancora più belle e particolari. In Carnia, a pochi chilometri da qui, ci sono 49 grandi salite tutte da scoprire, con pochissime auto, asfalto perfetto e fantastici panorami. Perché la Carnia è davvero un patrimonio mondiale per il ciclismo su strada. 

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