Un tempo Montecampione era sinonimo di neve, piste e settimane bianche. Località montana della Valcamonica in provincia di Brescia, negli anni ’80 e ’90 ha rappresentato un polo sciistico di grande attrattiva. Poi, complice il cambiamento climatico, la riduzione delle nevicate e una gestione difficile, il suo splendore si è affievolito fino a sfiorare l’abbandono. Il tutto in uno scenario paesaggistico che invece è bellissimo e molto affine alle origini. Oggi però Montecampione torna a vivere grazie alla bici, soprattutto alla mountain bike (in apertura foto Consorzio Montecampione).
Il “Grande Plan” a 1.800 metri sta rifiorendo, ma anche il paese a quota 1.200 respira nuova energia. A raccontarci questa rinascita è Alfiero Scarsi, che d’inverno gestisce un noleggio, “Il Ginepro”, che affitta motoslitte e d’estate ha scommesso sulle due ruote, con un lavoro a tutto tondo fatto di noleggio, officina, sentieri e pacchetti turistici.
Montecampione ha visto l’arrivo mitico del Giro d’Italia 1998 con il duello decisivo per la maglia rosa fra Pantani e Tonkov. Di nuovo la corsa rosa nel 2014 con il sigillo di Fabio Aru. E poi gare di sky race. Eventi FIS…
Montecampione, perla della Valcamonica
Montecampione si trova nel cuore della Valcamonica, in provincia di Brescia, sopra Boario Terme e lo splendido Lago d’Iseo. La montagna si sviluppa su due quote principali: i 1.200 metri del paese e i 1.800 metri del “Grande Plan”. Qui il panorama si apre a 360 gradi, con viste che spaziano verso l’Adamello, la Presolana e i laghi sottostanti. In estate la natura diventa la vera protagonista: boschi freschi, pascoli aperti, malghe ancora attive e la possibilità di vivere giornate all’insegna dello sport e del relax.
E’ un luogo che sa coniugare tradizione e natura. L’altopiano di 1.800 metri offre ampi spazi ideali per trekking, escursioni e ora anche per la mountain bike, mentre la zona di 1.200 metri ha mantenuto la vivacità di un borgo montano. Molti, come dicevamo, ricordano Montecampione per le vacanze invernali, le settimane bianche e le piste gremite. Oggi quel ricordo si intreccia con nuove esperienze: la bicicletta permette di riscoprire paesaggi che d’estate erano poco frequentati e che ora, con i percorsi dedicati, diventano una vera palestra naturale.
Cosa bolle in pentola
Alfiero Scarsi, oggi punto di riferimento per il movimento ciclistico della zona, racconta il cambiamento con entusiasmo. D’inverno si occupa di motoslitte, ma in estate ha trasformato la sua attività in noleggio bici, officina e centro d’accoglienza, nonché guida per gli appassionati. Il suo obiettivo è stato quello di avvicinare tutti al mondo delle due ruote: dal ciclista esperto a chi non ha mai provato una mountain bike.
«Negli ultimi anni – spiega Scarsi – l’interesse è cresciuto in maniera evidente. Molti turisti arrivano a Montecampione incuriositi dall’e-bike, che consente anche a chi non pedala da tempo di tornare in sella senza fatica. La gente vuole testarle, anche solo per pochi chilometri, così che ogni persona possa scoprirne il potenziale. L’effetto è sorprendente: i clienti tornano con il sorriso, stupiti di aver ritrovato la sensazione di pedalare in libertà».
E’ un cambiamento profondo: Montecampione non vive più solo di neve. «In estate – va avanti Scarsi – quando un tempo ci si limitava a camminate e relax, oggi si respira vitalità. Grazie alle bici la montagna è diventata accessibile a famiglie, sportivi e neofiti».
Alfiero ha anche creato pacchetti esperienziali: dal “Tour delle Malghe” tutto in quota, alle escursioni verso il Lago Moro o lungo la ciclabile della valle, fino ad arrivare a proposte che uniscono pedalata, degustazioni in birrificio e ore di relax in Spa a Boario Terme.
Pochi sentieri, tanto potenziale
Al momento la rete sentieristica è in fase di sviluppo. Non c’è ancora una mappa ufficiale per dirla in modo semplice. «Purtroppo – dice Alfiero – ancora non siamo in grado di proporre dei grandi giri ad anello: molti percorsi obbligano a tornare indietro lungo la stessa strada, almeno per i neofiti. Gli esperti qualche loop riescono a farlo. Ma è qui che stanno entrando in gioco il Consorzio Montecampione e la Comunità Montana di Vallecamonica, impegnati nella creazione di itinerari strutturati.
«Un primo passo riguarda la zona del Beccherie, sopra il laghetto di Rondeneto, nei pressi dei rifugi Cimosco e Alpini. Qui sarà realizzato il primo anello completo, fruibile già dalla prossima primavera. Un secondo progetto prevede il collegamento con la Val Negra, verso la Val Palotto: un tratto frequentato ma non del tutto pedalabile, che verrà riqualificato con un nuovo sentiero. Sono zone bellissime che aprirebbero a scenari e comprensori grandi, fino al Passo Maniva e al Crocedomini».
L’obiettivo è chiaro: dare vita a due veri e propri “loop” ciclabili, capaci di soddisfare sia i bikers esperti sia i neofiti. E non solo. Con l’acquisizione degli impianti sciistici da parte del consorzio, sostenuto da fondi pubblici e regionali, sono stati stanziati circa 17 milioni di euro per rinnovare tre impianti principali, tra cui il Beccherie e il Valmaione. Questo permetterà di trasportare anche le bici in quota, aprendo la porta a collegamenti verso il Maniva, il Crocedomini e il Monte Guglielmo: un vero paradiso ciclistico in prospettiva.
Fermento crescente
La risposta è sì. Dopo anni di declino, Montecampione vede il ritorno delle famiglie, dei giovani e di chi ha trascorso qui le vacanze da bambino. «A Montecampione 1.200 – conclude Scarsi – in estate si respira di nuovo un’atmosfera viva: i ragazzi girano in bici senza pensieri, nascono nuove amicizie, ci si ritrova di anno in anno come in un piccolo villaggio alpino».
Gli alberghi e le strutture ricettive, abbandonati per troppo tempo, stanno tornando a nuova vita. Sono stati ritinteggiati i fabbricati, rifatti i tetti, sistemati gli esterni. Un grande hotel è stato acquistato e ristrutturato con l’obiettivo di ospitare, già a partire dalla prossima stagione, settimane bianche ed estive in collaborazione con operatori come Alpitour.
E’ un fermento che coinvolge tutti: residenti, turisti, associazioni e operatori. La bici è il motore, ma attorno a essa ruotano tanti progetti, dagli impianti di risalita al recupero delle strutture alberghiere. Montecampione sembra voler scrivere un nuovo capitolo della sua storia: meno legato alla sola neve e più orientato a un turismo sostenibile, fatto di sport, natura e convivialità. Un futuro che, passo dopo passo e pedalata dopo pedalata, restituisce energia a una montagna che molti pensavano dimenticata.