E’ diventata molto più di una gara: la Castro X Legend è oggi un evento che coinvolge un intero territorio. La marathon salentina che chiude la stagione della mtb ha dato vita, quest’anno, a una vera e propria Castro Week: una settimana di sport, cultura e scoperta che ha animato la costa del Capo di Leuca dal 13 al 20 ottobre (in apertura foto Bikerounder).
A far da apripista è stato il Campionato Italiano Paralimpico, e da lì un susseguirsi di appuntamenti che hanno portato centinaia di persone a vivere Castro da protagonisti. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Maggiore, presidente del Cicloclub Spongano, società organizzatrice, che racconta una settimana da record, carica di emozioni e di voglia di futuro.

Una squadra in sintonia
«L’archiviamo come l’edizione più bella – commenta uno stanco ma soddisfatto Giuseppe Maggiore – quest’anno tutto quello che avevamo programmato è andato come previsto. Nessun intoppo, nessun fuori programma. Tutti sapevano cosa fare. Durante il briefing con i soccorsi, con oltre 200 persone coinvolte, ho capito che ogni coordinatore era sul pezzo: è il segno che la sentono propria».
E infatti, per Maggiore, il successo della Castro X Legend è prima di tutto una vittoria collettiva. «Quest’anno c’è stata una sala operativa che andava da sola – continua – l’anno scorso ricevevo chiamate in continuazione, invece ora ognuno era autonomo. E’ stato bellissimo vedere la sintonia, dalle riprese ai soccorsi, fino al lavoro dei volontari. Sembrava che bastasse uno sguardo per sistemare le cose, dal semplice striscione che si staccava alle cose più serie. Forse l’unico intoppo è stata l’attesa un po’ lunga al pasta party… ma questo è quel che succede quando proponi qualcosa di fresco e di qualità. E noi davamo la frittura di pesce fresco fatta sul posto».
Un’edizione che ha segnato anche una crescita organizzativa: tutto sotto controllo, dalla sicurezza all’accoglienza, con la collaborazione di istituzioni, enti locali e partner privati. E soprattutto che è durata una settimana.«Quando tutti ci mettono la testa, significa che la sentono come loro. E questa, per me, è la vittoria più grande».
Una settimana piena…
La Castro Week è cominciata con il Campionato Italiano Paralimpico, una sorta di “preparazione mentale e logistica” alla grande marathon, ma anche un evento che brilla di luce propria e che assegna importanti maglie ufficiali della FCI. Poi, via via, una serie di eventi che hanno reso il paese salentino un laboratorio di sport e cultura.
C’è stato Kids on Track, con i bambini impegnati su tracciato cittadino. Poi nel mezzo della settimana ecco un momento molto atteso: Steps Through Time, una passeggiata tra archeologia e natura guidata da Angelo Cossa. Tra l’altro godetevi questo splendido e suggestivo video. Un altro momento molto interessante c’è stato con il Fuel for Champions, che ha coivolto i giovani: un talk su alimentazione e nutraceutica con la partecipazione di professionisti e studenti del liceo sportivo. E ancora: il Creative Legends, laboratorio dedicato alla sostenibilità e al riciclo con la creazione di piccole biciclette artistiche. E alla vigilia della marathon ecco il The Legend Eve, la serata musicale che ha unito giovani e adulti nel segno del divertimento.
«Abbiamo portato la bici dentro le scuole – spiega Maggiore – Quando chiedi a 300 ragazzi quanti vanno in bici e si alzano solo quattro mani, capisci che serve seminare cultura. Con l’aiuto dei nostri professionisti in seno al Club Spongano, abbiamo parlato di nutrizione, di postura, di sport come strumento educativo. E anche se la pioggia ci ha costretti a spostare alcune attività al chiuso, la partecipazione è stata incredibile».
Un successo corale, frutto di sinergie tra Comune, scuole, associazioni e territorio. «Sono giornate che uniscono. Vedi i bambini pedalare accanto agli adulti, gli insegnanti che si appassionano. E’ questo lo spirito della Legend».
Il gran finale tra sport e amicizia
Il sabato è stato il giorno della vigilia, con il Bike Village animato da musica, talk, premiazioni giovanili e la riunione tecnica della marathon. Poi la domenica, il grande finale: la Castro Legend Cup, tra i muretti a secco e il blu del mare salentino, ha chiuso la stagione offroad con un colpo d’occhio mozzafiato. E anche una gara tiratissima e corsa a ritmi mostruosi su un percorso che è super tecnico.
«Quest’anno – ricorda Maggiore – avevamo anche un presidente di giuria internazionale arrivato da Tel Aviv, e questo ha richiesto un’attenzione particolare sulla sicurezza. Ma tutto è andato alla perfezione. Si è attivata una macchina di sicurezza incredibile».
Gli atleti stranieri, dalla Repubblica Ceca alla Bulgaria, si sono complimentati per l’organizzazione e la bellezza del tracciato, studiato nei dettagli tra mare e macchia mediterranea. «A fine gara – racconta – sono venuti a ringraziarci di persona. Dicevano che non avevano mai corso in un posto così. Per noi è un riconoscimento enorme: significa che la Legend ha un’anima che resta impressa».
E così, tra applausi e sorrisi, Castro ha salutato la sua settimana più intensa, segnata da una partecipazione trasversale e da un’atmosfera di amicizia vera, quella che solo la mountain bike sa creare. Tra l’altro i percorsi erano, a detta di tutti, perfetti. Con le piogge dei giorni precedenti, infatti, il terreno si era compattato risultando velocissimo. Non a caso si è vinto con oltre 26 chilometri orari di media. Una velocità fotonica per essere una prova di MTB.
Oltre la gara: eredità e futuro
La Castro Week non finisce con la bandiera a scacchi. L’impegno del Cicloclub Spongano è già rivolto al futuro. «Stiamo lavorando per l’edizione 2026 – anticipa Maggiore – che si terrà ad aprile, in un periodo ideale per ospitare ancora più appassionati».
Ma non solo: il tracciato della Legend diventerà presto un percorso segnalato in modo permanente, integrato con gli itinerari di trekking del Parco Regionale Costa Otranto – Santa Maria di Leuca e Bosco di Tricase. Segno che una gara lascia qualcosa sul territorio… se ben costruita. non si tratta solo di riempire bar ed hotel per quel paio di giorni. Cosa che comunque non è poco.
«Posizioneremo la segnaletica fissa – spiega – e utilizzeremo gli stessi pali anche per gli eventi futuri. E’ un modo per lasciare qualcosa di concreto sul territorio, fruibile tutto l’anno».
E i risultati si vedono già: «Oggi – aggiunge – gli albergatori e i ristoratori ci ringraziano. Castro è diventata una destinazione riconosciuta anche all’estero e questo porta ricadute positive per tutti. Vero, qualche scettico c’è ancora, ma sono casi isolati, singoli cittadini forse più in lotta con l’amministrazione comunale che altro. La maggior parte della comunità ha capito che la Legend non è solo una gara: è un progetto di crescita condivisa».
Il Salento e la Puglia, come abbiamo visto anche questa mattina, ancora una volta, ha dimostrato che la bicicletta può essere il punto di incontro perfetto tra sport, turismo e identità.