Weelo, bike sharing Auronzo di CadoreWeelo, bike sharing Auronzo di Cadore

| 22 Novembre 2025

Weelo, quando il bike sharing diventa un ecosistema

Negli ultimi anni il mondo della mobilità urbana sta vivendo una trasformazione profonda: meno auto, più spazi pubblici, più necessità di servizi semplici, affidabili e accessibili. In questo scenario, Weelo, marchio commerciale di BicinCittà Italia Srl, si è affermato come uno degli operatori più dinamici nel campo della mobilità dolce, con il bike sharing ma non solo. Il tutto in pochi anni, essendo nata a Torino nel 2018. Per capire come funziona il suo ecosistema e quali sviluppi ci attendono, abbiamo parlato con Gianluca Pin, CEO di Weelo.

Weelo, bike sharing Trieste Bits
A Trieste c’è BIts, il servizio di bike sharing del capoluogo friulano
Weelo, bike sharing Trieste Bits
A Trieste c’è BIts, il servizio di bike sharing del capoluogo friulano
Gianluca, che cos’è Weelo?

Weelo è l’insieme dei servizi che offriamo sulla mobilità dolce: bike sharing, bike parking, bike rental e bike logistics. Siamo operativi in tutta Italia e copriamo sia il contesto urbano sia quello cicloturistico, perché oggi la bicicletta è uno strumento centrale per gli spostamenti quotidiani come per l’esperienza turistica.

Iniziamo dal bike sharing. In quali territori attecchisce meglio? Immaginiamo che in una città con molte piste ciclabili e zone 30 sia tutto più facile…

Certo, ma è altrettanto vero che non c’è un territorio ideale. Funziona dove il servizio è ben posizionato e ben comunicato. La differenza la fa la maturità dell’ente pubblico e la sua volontà di promuovere davvero la mobilità ciclabile. Negli ultimi cinque anni, soprattutto al nord, vedo città che un tempo non erano ciclabili e che sono cambiate completamente, in meglio.

Weelo, bike sharing Auronzo di Cadore, Gianluca Pin
Gianluca Pin all’inaugurazione, nel 2020, del bike sharing nella Valle del Cadore
Weelo, bike sharing Auronzo di Cadore, Gianluca Pin
Gianluca Pin all’inaugurazione, nel 2020, del bike sharing nella Valle del Cadore
Come nasce una collaborazione con un’amministrazione comunale?

A volte ci contattano loro, altre volte siamo noi a proporre un servizio. In ogni caso, lo costruiamo insieme. Progettiamo, installiamo e gestiamo noi tutta l’operatività: manutenzione, customer care, redistribuzione delle bici. Le amministrazioni hanno bisogno di un partner, non solo di un fornitore.

Dei circa 30 bike sharing che avete installato in Italia, ne avete diversi anche nelle aree turistiche. Perché?

Perché i turisti vogliono spostarsi in bici ma non sempre arrivano con la propria. Con il nostro sistema possono noleggiare una bicicletta o una e-bike direttamente dall’app e usarla uno, due o tre giorni. E’ un servizio perfetto per territori come le Cinque Terre, il Cadore, la Val di Chiana. Siamo presenti persino a Pantelleria.

Weelo, bici box Alto Adige, Gianluca Pin
I box possono essere di varie dimensioni. Qui siamo in Alto Adige ed offrono un ricovero sicuro per le bici
Weelo, bici box Alto Adige, Gianluca Pin
I box possono essere di varie dimensioni. Qui siamo in Alto Adige ed offrono un ricovero sicuro per le bici
Anche i servizi di bike parking stanno diventando un tema centrale?

Sì, perché il cicloturista ha una bici di valore e ha bisogno di un posto sicuro. L’E-Box nasce per questo: un parcheggio automatizzato e sempre accessibile che si apre tramite QR code. Così l’utente visita un museo, pranza, si ferma a guardare un panorama senza preoccuparsi della bici. Quando lo collochiamo in città, magari vicino alle stazioni, diventa fondamentale anche per i pendolari o per i commuters urbani.

In entrambi i casi, come vengono stabilite le tariffe?

Le decide il Comune, ma sulla base dei nostri suggerimenti. La tariffa deve essere percepita come conveniente. La gente deve poter dire: «Non pensavo che un servizio del genere costasse così poco». L’obiettivo è favorire l’abitudine ad usare la bici, non creare una barriera. Per questo affianchiamo sempre formule giornaliere a formule settimanali o abbonamenti mensili.

Weelo, velostazione Milano
Diverse le velostazioni Weelo a Milano. Vi si accede tramite smartphone
Weelo, velostazione Milano
Diverse le velostazioni Weelo a Milano. Vi si accede tramite smartphone
Infine, il bike rental: cosa lo distingue dal bike sharing?

Il bike rental sarà una delle novità del 2026. E’ un servizio diverso, perché mette a disposizione bici di alta gamma custodite dentro box automatizzati. L’utente prenota via app come se prenotasse una stanza d’albergo: giorno, taglia e modello. E’ un noleggio premium pensato soprattutto per il cicloturismo e per chi vuole un mezzo perfetto, con casco, lucchetto e tutto il necessario.

Guardando al futuro, cosa dobbiamo aspettarci da Weelo?

Abbiamo presentato in anteprima a Velo-city 2025 il progetto MultiFit che poi è anche arrivato finalista agli World Smart City Awards (nella categoria “Innovation Award”) allo SCEWC 25 di Barcellona ai primi di novembre, essendo stato selezionato tra più di 400 progetti. Sarà un ecosistema intelligente per la mobilità urbana in cui i nostri box possono fungere non solo da ricovero sicuro per le bici, ma anche da punto logistico per le cargo bike e le consegne nel cosiddetto “ultimo miglio”. In pratica potranno funzionare come delivery locker per piccole merci. Il tutto per favorire il traffico dei corrieri nelle zone centrali delle città.

Weelo

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE