| 7 Maggio 2024

Ciclovacanza di gruppo con pullman e rimorchio? Ci pensa Bus & Bike

Volete un esempio di come la passione per la bici si sposi col proprio lavoro quotidiano? C’è la dà Michele Zambetti, titolare dell’omonima compagnia di autolinee che ha acquistato, per i propri pullman, due rimorchi per caricare decine di bici. Ed ecco che, nella bergamasca Val Cavallina, è nato Bus & Bike.

«Sono stato corridore fino alle categorie dilettantistiche – racconta – dopodiché mi sono laureato in Architettura e alla fine sono entrato a lavorare nell’azienda di famiglia, le Autolinee Zambetti appunto».

La ciclabile dell’Adda è uno dei luoghi più gettonati, pedalando sempre a contatto con la natura
La ciclabile dell’Adda è uno dei luoghi più gettonati, pedalando sempre a contatto con la natura
Evidentemente il pallino per la bici è rimasto, dato l’investimento fatto, giusto?

Sì, dapprima abbiamo acquistato un rimorchio specifico per trasportare solo bici da un artigiano tedesco di Monaco di Baviera e poi anche il secondo. Il servizio è disponibile da 7-8 anni ma all’inizio non lo sponsorizzavo tanto, poi nel 2021 ho creato il brand Bus & Bike, promuovendolo di più, grazie a Facebook e Instagram.

Quante bici puoi caricare?

La capacità è rispettivamente di 50 e 44 bici da corsa, un po’ meno se si tratta di e-bike o city-bike. Ultimamente è un po’ una pecca perché noto che mi stanno chiedendo gruppi da 10-15 persone, però quei rimorchi posso solo trainarli con i pullman.

È un servizio originale o c’è della concorrenza?

Qui in Lombardia ci siamo solo noi e un collega nel Bresciano, il problema è riempire un pullman con 40-50 ciclisti. Infatti più che a gruppi di privati ci rivolgiamo alle associazioni sportive o a quelle cicloturistiche. Penso a realtà come Fiab che hanno parecchi iscritti.

L’interno del rimorchio, che può ospitare fino a una cinquantina di bici
L’interno del rimorchio, che può ospitare fino a una cinquantina di bici
In che occasioni viene richiesto questo servizio? Granfondo, cicloturistiche…

Granfondo raramente, il più delle volte si tratta di gruppi precostituiti che vogliono andare a farsi, ad esempio, la ciclabile del Mincio o quella dell’Adda, oppure tre giorni di pedalate in Emilia Romagna come è successo un paio di settimane fa con un gruppo Fiab di Abbiategrasso.

Portate i ciclisti sul posto e poi lì recuperate a fine tour oppure li seguite tappa per tappa?

Quasi sempre lì seguiamo ad ogni tappa. Ci accordiamo con i capigruppo ma di norma li recuperiamo a fine tappa e li portiamo in albergo, ovviamente fornendo anche il servizio di trasporto bagagli, per cui i ciclisti possono pedalare leggeri, senza borse.

Fate anche un servizio di recupero nel caso in cui qualcuno dovesse essere sopraffatto dalla stanchezza?

Se capita, certo. Tendenzialmente ci accordiamo sempre con loro per farci trovare in uno o due punti della tappa, per cui chi vuole può salire prima sul pullman. Poi ovviamente un conto è avere un gruppo di cicloamatori incalliti, un altro di cicloturisti in pensione, per i quali abbiamo un occhio di riguardo.

Il pullman ha spazi comodi per lunghi viaggi. Spesso riprende i ciclisti prima dell’approdo finale…
Il pullman ha spazi comodi per lunghi viaggi. Spesso riprende i ciclisti prima dell’approdo finale…
Qual è la tipologia di pedalatori che va per la maggiore?

Quella dei cicloturisti che fanno tappe di poche decine di chilometri. Però ho anche un cliente di Milano che ogni anno raccoglie 50 ciclisti che partono da Buccinasco per raggiungere in giornata mete anche a 200 chilometri di distanza come Torino, La Spezia, Viareggio… In questo caso si parte con due autisti, si programmano alcune soste lungo il percorso (anche per far fare meno chilometri a chi non vuole partire in bici da Milano) e poi la sera, dopo la doccia e la cena in ristorante, li riportiamo tutti a casa.

Qual è stata la trasferta più lontana che hai effettuato?

Circa sei anni fa abbiamo portato un gruppo bresciano al Giro delle Fiandre per amatori (che si disputa il giorno prima dei professionisti, ndr). Ma se uno mi volesse girare due settimane in Europa in bici con 40 ciclisti, lo posso fare.

Riesci a fare anche trasporti in ambiente montano/alpino?

Dipende dalla viabilità ovviamente. Già è ingombrante un pullman, figurarsi un pullman con rimorchio! Però posso dire che ho come cliente l’associazione francese che organizza le Haute Route: in questi casi mi occupo del primo e ultimo trasporto, ad esempio da Malpensa a Bormio e da Cortina d’Ampezzo all’aeroporto di Venezia, dato che nelle varie tappe loro sono autonomi.

Costeggiando il Mincio da Mantova a Peschiera, un’altra delle mete principali di Bus & Bike
Costeggiando il Mincio da Mantova a Peschiera, un’altra delle mete principali di Bus & Bike
Hai mai provato a proporre qualche tour?

Sì, ho fatto dei tentativi in occasione della Stelvio Day, del Sellaronda Bike Day, della Ciclabile del Mincio… ma senza successo. Quasi sempre sono associazioni o gruppi pre-costituti che mi contattano con i loro iscritti.

Per concludere, che riscontri hai? L’idea piace?

Sì, è un servizio che piace per la sua comodità, soprattutto per i cicloturisti che non vogliono sentirsi vincolati alla propria auto o mettersi a spostare sedili per caricare le bici. Devono solo pensare a pedalare…

Il servizio dedicato alle due ruote è attivo da 7-8 anni con clientela anche dall’estero
Il servizio dedicato alle due ruote è attivo da 7-8 anni con clientela anche dall’estero

Zambetti ci dice che è difficile dare un’indicazione di prezzo per i suoi servizi perché sono diverse le variabili in gioco (numero di partecipanti, distanze da coprire, numero di giorni…) per cui la cosa migliore da fare, per chi fosse interessato, è richiedere un preventivo direttamente attraverso il sito di Bus & Bike.

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