ERSAF (foto Juri Baruffaldi)ERSAF (foto Juri Baruffaldi)

| 8 Novembre 2025

ERSAF e Lombardia insieme per valorizzare un turismo lento

Durante i nostri due giorni trascorsi all’interno della provincia di Varese, spaziando dal lago Maggiore a quello di Ceresio abbiamo potuto vedere e pedalare su diversi sentieri, piste ciclabili, strade e vie secondarie. Questo era il secondo appuntamento organizzato da ERSAF (Ente Regionale per i Servizi all’Agricoltura e alle Foreste) , il primo si è svolto all’inizio di ottobre in Valtellina. Il progetto messo in piedi da ERSAF con il supporto di Regione Lombardia vuole far riscoprire la bellezza di una rete escursionistica capace di abbracciare tutta la regione. In questo modo si possono scoprire nuovi territori, dando slancio turistico ad aree meno conosciute e che sull’onda di una mobilità lenta possono diventare nuove mete ed essere così apprezzate e visitate. 

Valorizzare

La bicicletta ci permette di vivere un turismo differente, fatto di passaggi nella natura, storie, vie e strade lontane dal traffico e dalla vita di tutti i giorni. Un tesoro da scovare, ma che già esiste, e una volta trovato si deve custodire e valorizzare. 

«C’è un accordo istituzionalizzato con ERSAF – racconta Alessandra Monti, Responsabile Pianificazione Aree Protette e coordinamento territoriale presso Regione Lombardia – legato al catasto della REL (Rete Escursionistica Lombardia, istituita nel 2017, ndr). Nel corso degli anni è andata arricchendosi, includendo nel 2024 anche le ciclovie. ERSAF cura l’ampliamento e la verifica di tale rete escursionistica collaborando con diversi soggetti per raccolta dati, informazioni, verifiche e interventi diretti sul territorio. Con loro stiamo lavorando anche alla realizzazione di iniziative ad hoc come quella di un sentiero escursionistico ad anello che interessi tutte le province montane lombarde, ad eccezione di un paio di realtà dell’Oltrepò pavese».

ERSAF (foto Juri Baruffaldi)
L’iniziativa è rivolta alle comunità montane e anche alle riserve naturali in esse presenti (foto Juri Baruffaldi)
ERSAF (foto Juri Baruffaldi)
L’iniziativa è rivolta alle comunità montane e anche alle riserve naturali in esse presenti (foto Juri Baruffaldi)

L’interesse delle comunità montane

Il progetto di Regione Lombardia ed ERSAF coinvolge le comunità montane, le quali hanno risposto in maniera positiva. 

«Gli interventi fatti – prosegue la dottoressa Monti – hanno coinvolto più di 40 enti pubblici con finanziamenti importanti, tutti fondi volti al recupero di sentieri, strade secondarie e qualche pista ciclabile. Un altro progetto che stiamo portando avanti riguarda la viabilità militare delle transorobica, con il coinvolgimento di quattro comunità montane. Tutti gli itinerari sono percorribili a piedi oppure in bicicletta. Questi sono solamente degli esempi, perché sono molti i finanziamenti e i progetti in atto. Le comunità locali hanno dimostrato un grande interesse, ed è importante per noi coinvolgere anche quelle più piccole e meno conosciute, per incrementare le possibilità di conoscere territori unici e fruibili in maniera differente».

Realizzare una rete

L’obiettivo non è di creare isole lontane, ma una struttura il più possibile collegata. I bandi indetti da Regione Lombardia erano volti appunto in questa direzione. 

«Il bando regionale – racconta Monica Bottino, dirigente dell’Unità Organizzativa Enti locali, montagna e aree interne di Regione Lombardia – era rivolto ai comuni o alle comunità montane o i parchi collocati all’interno di queste aree. Abbiamo anche aumentato le risorse a disposizione. Regione Lombardia ha individuato tre categorie di intervento: viabilità agricolo pastorale, percorsi ciclopedonali o ciclabili e tratti che permettevano di creare una rete strategica.  

«L’educational fatto a Varese – continua – era legato a una rete che ha lavorato molto per lo sviluppo di un turismo sostenibile. Siamo stati a pedalare in un’area capace di valorizzare in maniera importante la mobilità ciclistica negli ultimi anni. Ci è sembrato un ottimo esempio per dimostrare la forza e la qualità del nostro progetto e dove vogliamo arrivare».

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