| 26 Aprile 2025

Eventi e merchandising: ecco come lavorano da Santini

Santini è un marchio che da tempo ha legato il suo nome alla creazione di collezioni dedicate alle corse dei professionisti e ad eventi ad esse connesse. I kit realizzati dall’azienda bergamasca sono diventati un’icona e un qualcosa che aggiunge valore a tali manifestazioni. Non ci sono solamente le gare ma anche alcuni eventi legati al ciclismo amatoriale e al cicloturismo. Su tutte ad esempio c’è la Granfondo Stelvio Santini. Ma le capsule collection, veri e propri oggetti da collezione per gli appassionati, nascono per dare enfasi e valorizzare i tratti più amati dal pubblico.

«Alla base di tutto c’è la creazione di un business – ci spiega Stefano Devicenzi, Sponsorships Manager & Public relations dell’azienda bergamasca – sono poche le eccezioni in cui Santini lavora con un evento e lo fa attivamente. Giusto per fare un esempio: sono ormai dodici anni che siamo parte dell’organizzazione per la Granfondo Stelvio Santini. In questo caso la collaborazione si lega al fatto di voler far vivere ai partecipanti un’esperienza unica, con un traguardo inusuale. Insomma, non capita tutti i giorni di arrivare in cima allo Stelvio. Lavoriamo insieme sulla base anche di alcune caratteristiche particolari, a questa pedalata partecipano moltissimi stranieri. In questo caso c’è l’obiettivo di legarsi a questa salita iconica e al territorio».

La Stelvio Santini è una manifestazione in grado di legare bene la passione per il ciclismo e il territorio (foto Erika Pasin)
La Stelvio Santini è una manifestazione in grado di legare bene la passione per il ciclismo e il territorio (foto Erika Pasin)
Con gli altri eventi c’è una partnership commerciale?

Sicuramente lavoriamo in base a degli accordi grazie ai quali realizziamo le maglie ufficiali o comunque sponsorizziamo la gara dei professionisti. Per dirne alcuni: Eroica ed eventi organizzati da A.S.O.

Come lo fate?

Realizziamo delle capsule collection che vogliono evidenziare delle particolarità e delle caratteristiche iconiche della corsa. E’ un’idea che nasce anni fa, quando lavoravamo con il Giro d’Italia. Insieme al reparto marketing ci eravamo resi conto che la sola vendita delle maglie ufficiali non aveva troppo appeal. 

Santini partecipa anche ad eventi e fiere come l’Italian Bike Festival un modo per incontrare il pubblico e i curiosi
Santini partecipa anche ad eventi e fiere come l’Italian Bike Festival un modo per incontrare il pubblico e i curiosi
Spiegaci meglio.

Il vero appassionato non compra la maglia rosa e non la indosserebbe mai. Ha un rispetto enorme per il simbolo del primato che non se la sente di metterselo addosso. Allora avevamo deciso di “sfruttare” l’immagine e i valori legati alla corsa in maniera diversa, enfatizzando alcuni passaggi chiave. Si erano scelte quattro o cinque tappe e realizzare dei kit celebrativi. 

Con il Tour de France avete continuato allo stesso modo?

Per quanto riguarda la corsa dei professionisti sì. Negli anni abbiamo realizzato dei kit celebrativi per diversi eventi, come la Grand Depart di Firenze, l’arrivo di Bologna o Torino. In questi casi si tratta anche di lavorare su una riconoscibilità territoriale e locale. 

Gli store nati dalla collaborazione con il Tour de France portano Santini in tutto il mondo e nel centro delle città
Gli store nati dalla collaborazione con il Tour de France portano Santini in tutto il mondo e nel centro delle città
Avete anche degli eventi collegati come quelli del Tour de France?

Per la Vuelta (la terza grande corsa a tappe del calendario, ndr) ci sono dei side events. Uno di questi è a giugno e si tiene ai Lagos de Covadonga. 

Come selezionate gli elementi da valorizzare?

Guardiamo le frazioni più interessanti per il pubblico e lo spettacolo. Se invece pensiamo alle corse di un giorno, come quelle delle Ardenne allora la cosa si fa un po’ più complicata. Il percorso è sempre lo stesso e trovare ogni anno uno spunto non è facile. Ad esempio quest’anno per realizzare il kit della Parigi-Roubaix ci siamo focalizzati sul settore di pavé di Pont Gibus. 

In che modo decidete quanto produrre?

Lavoriamo in anticipo e una volta che abbiamo il progetto, sessanta giorni prima dell’evento lo mandiamo ai rivenditori, loro ci rispondono con le quantità che desiderano avere. Teniamo conto anche della produzione B2C, ovvero quella dal nostro sito al consumatore finale. 

Siete anche presenti a tutti gli eventi…

In questo caso ci appoggiamo ad un’azienda francese che funziona allo stesso modo di un negozio, solo che è itinerante. 

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