Potrebbe sembrare banale ma fa davvero impressione, quando si passeggia da normale turista in montagna, vedere tante bici e in particolare tante bici elettriche. Facendo una stima ad occhio, su 100 bici che girano sulle strade, sui sentieri o nelle sterrate alpine, 95 sono e-mtb. Un dominio totale che cerchiamo di capire perché sia tanto forte. Perché si sceglie una mountain bike elettrica? E’ solo una questione di fatica? O magari c’è altro?
Un nuovo turismo
Abbiamo coinvolto diversi soggetti in causa a partire da Trentino Turismo, presente al Italian Bike Festival di Misano.
«La motivazione per cui si sceglie una e-bike, in particolare nei territori montani – dicono i ragazzi di Visit Trentino – è l’aumento delle possibilità che questa tipologia di bici offre. Un aumento di possibilità a 360 gradi: minor fatica, itinerari più lunghi, più possibilità di vedere nuovi posti e anche la comodità di evitare la risalita con gli impianti (e il conseguente costo del biglietto, ndr).
«Da noi si sta rivedendo un po’ tutto in tal senso. E’ cambiata notevolmente anche la figura del maestro di sci, per esempio. Chi d’inverno insegna a sciare è la stessa persona che d’estate si trasforma in un accompagnatore o un maestro di mtb.
«In Trentino è molto forte il rafting, per esempio, e molti nostri noleggiatori di mountain bike e accompagnatori sono associati a questi gruppi. Diventano una sorta di centri di turismo sportivo».
Noleggio: punto chiave
E con il discorso del noleggio e del Trentino, passiamo a Fantic. Brand specializzato nella produzione di bici elettriche che ha creato Fantic Rent, un bicinoleggio particolare di mtb elettriche di medio e alto livello. Ha 150 punti noleggio in Italia e delle convenzioni proprio con alcune zone turistiche, tra cui la Val di Sole, che guarda caso è in Trentino, ed è un hub mondiale del rafting e sede della Coppa del mondo di mtb.
«Non è solo una questione di fatica – ci dicono Giada Cappellari, Alessandro Lago ed Enrico Viviani di Fantic Rent – ma è un discorso molto più ampio. Una e-bike appiana molte differenze, consente di riunire la famiglia e dare a questa la possibilità di escursioni e giri tutti insieme, altrimenti impossibili. Pensiamo al classico papà allenato, che magari riesce a portare con sé anche la moglie e persino i figli. Noi abbiamo in catalogo e noleggiamo anche mtb elettriche per bambini».
Il Fantic Rent ha una struttura molto importante. Si tratta di noleggi a medio e lungo termine. Di solito quando termina la stagione dello sci i noleggi sostituiscono gli sci con le bici. Queste vengono inviate al noleggiatore, codificate per tracciarne ogni singolo intervento di manutenzione (che Fantic offre sette giorni su sette) e quindi utilizzate quotidianamente dai clienti. Terminata la stagione, immediatamente Fantic ritira le bici e le rigenera per poi reintrodurle nel mercato ad un prezzo inferiore. E con tanto di garanzia.
Più gente, più rischi?
Anche altri brand non sono da meno. Molti marchi stringono, come detto, delle partnership con consorzi turistici e hotel. Cube per esempio è fortissima nelle zone più a nord dell’Alto Adige, così come il colosso mondiale Giant, presente a macchia di leopardo su tutto l’arco alpino.
«La grande diffusione delle e-bike in certe zone montane – sostiene Marta Villa di Giant e Liv – non si riduce solo ad un discorso di minor fatica. Una bici elettrica consente a più gente di fare cose che magari non farebbe normalmente. Senza contare che ci si può godere meglio i panorami e arrivare in cima senza essere sfinito. Di certo ci si può divertire di più. Senza una mountain bike elettrica le escursioni sarebbero molto più corte e più diradate nel tempo. Così invece diventano una costante e cambia anche un po’ la vacanza.
«Confermo che abbiamo sempre più richieste di bici elettriche da parte dei nostri noleggiatori e soprattutto di mtb, specie in zone di montagna».
E questo apre a nuove domande. Quanto la diffusione delle e-bike sta cambiando il turismo? Anche il solo fatto che siano diminuiti gli accessi agli impianti di risalita è un fatto. Così come la crescita dei bike hotel o l’adesione di diversi agriturismo al circuito della Federciclismo.
Ma non sempre è tutto oro quel che luccica. «C’è il rovescio della medaglia – riprende Marta Villa – queste e-mtb sono mezzi performanti e importanti e bisogna saperli usare. A cominciare dalla gestione della batteria, dalle capacità di guida in discesa, dal peso che queste biciclette hanno, dalle potenze che sviluppano, dalla consapevolezza del pedalare e usare il cambio. Tanti utenti non sono esperti, saltano in bici e con la marcia che trovano vanno senza pensieri. Magari quello è un rapporto duro, danno poco supporto al motore e consumano la batteria più velocemente.
«Di conseguenza a volte possono crearsi dei piccoli problemi anche per i noleggiatori. Parliamo di bici che comunque non costano poco e sono potenti. I noleggi possono arrivare anche a 70-80 euro al giorno a seconda dei modelli».