Nei primi giorni di ottobre Schwalbe ha pubblicato il suo terzo rapporto CSR (Corporate Social Responsability, ndr) dal titolo “We are recyclists”. Nel gergo economico e finanziario con CSR si intende la manifestazione da parte di un’azienda, grande o piccola che sia, della propria volontà di gestire in maniera efficace le problematiche d’impatto sociale ed etico al proprio interno e negli ambiti interessati dalla propria attività.
Il nuovo rapporto CSR presenta in modo trasparente i progressi compiuti da Schwalbe nel suo percorso di responsabilità sociale ed ecologica. L’azienda tedesca si concentra in particolare sulla promozione dell’economia circolare, sull’aumento costante degli aspetti eco-sostenibili in tutti i propri prodotti. Non mancano anche spunti interessanti relativi al tema della solidarietà.
Alcuni numeri
Il rapporto CSR di Schwalbe fa riferimento al 2023 e riporta al suo interno alcuni dati che meritano di essere evidenziati.
- Il 76% del fatturato annuo è stato generato con prodotti ecologici (prodotti con gomma proveniente dal commercio equo-solidale, materie prime riciclate e/o rinnovabili).
- 2 milioni di camere d’aria per biciclette riciclate in tutto il mondo e 550.000 pneumatici per biciclette riciclati (nell‘agosto 2024 è stato raggiunto cumulativamente il milione).
- Riduzione del 37% delle emissioni di CO2 nella produzione dal 2018.
- Cinque i progetti sostenuti dal Consiglio dei Bambini.
Green Marathon fa da apripista
Uno dei momenti più importanti del 2023 di Schwalbe è sicuramente stato rappresentato dal lancio del Green Marathon, il primo pneumatico al mondo realizzato con pneumatici usati provenienti dal Sistema di Riciclo Schwalbe. Ad oggi, Schwalbe rimane l‘unico produttore a realizzare pneumatici con materiali riciclati provenienti da vecchie camere d‘aria e pneumatici.
L’azienda tedesca utilizza il nerofumo riciclato (rCB) nel 70% di tutti gli pneumatici. Si tratta di un prodotto proveniente direttamente del processo di riciclo e sostituisce il nerofumo ricavato dal petrolio grezzo. Tutto questo avviene senza alcuna perdita di qualità.
Il commercio equo-solidale
Uno degli obiettivi che Schwalbe si propone di raggiungere nel lungo periodo è rappresentato dal volersi approvvigionare al 100% dal commercio equo-solidale. La percentuale di pneumatici con gomma naturale proveniente dal commercio equo-solidale è aumentata enormemente. A quest’aspetto si lega indissolubilmente il tema della biodiversità. La gomma naturale certificata proviene da piantagioni presenti nella giungla, in particolare nel Borneo. A differenza delle monocolture, questo tipo di piantagione preserva l‘elevata biodiversità naturale della foresta pluviale.
Il tema della biodiversità ha sempre avuto un ruolo centrale per Schwalbe. Da quasi 15 anni, l‘azienda tedesca sostiene la Borneo Orangutan Survival Foundation, impegnata nella sopravvivenza degli animali del Borneo e nella protezione del loro habitat naturale nella foresta pluviale.
Scelgono i bambini
Come anticipavamo, uno degli aspetti più interessanti contenuti nel rapporto CSR “We are recyclist” di Schwalbe ha a che fare con i bambini. Nel 2023, il Comitato dei Bambini, composto dai figli dei dipendenti Schwalbe, ha potuto sostenere un totale di cinque progetti. Il comitato dà ai bambini la possibilità di decidere in modo indipendente, attraverso un processo democratico, in merito al finanziamento di progetti di aiuto all‘infanzia. Vengono così sostenute sia iniziative locali che progetti internazionali.
Chiudiamo con le parole di Frank Bohle, CEO di Schwalbe: «In qualità di pionieri dell’economia circolare, vogliamo aumentare costantemente la percentuale di aspetti eco-sostenibili nei nostri prodotti. Nel 2023, il 76% delle vendite annuali è stato generato da prodotti realizzati con gomma proveniente dal commercio equo-solidale, materie prime riciclate e/o rinnovabili. Il nostro obiettivo è ridurre costantemente il nostro impatto ambientale attraverso la transizione verso un’economia circolare e promuovere attivamente la bicicletta come mezzo di trasporto ecologico del futuro».