| 23 Maggio 2025

L’Hotel Kursaal e la storia dei due appassionati americani

Del Ferretti Bike Hotel Kursaal di Cattolica abbiamo già avuto modo di occuparci, ma tra le pieghe dell’attività quotidiana della struttura è emerso uno spunto interessante e curioso, legato a due appassionati americani, Art Mitchell e Kerry McDermott che quasi ogni anno imbarcano bici e bagagli a Washington per venire a pedalare in Romagna. Due clienti abituali, con i quali è nato un forte legame, due persone che ormai sono quasi di famiglia.

A raccontare la loro esperienza è Kelly Gerla, responsabile bike del Ferretti Hotel Kursaal, che ricorda bene come nacque questo rapporto: «Ricordo che risale tutto a una ventina di anni fa, vennero con loro amici nella nostra struttura ed evidentemente rimasero molto colpiti perché da allora sono venuti quasi ogni anno, almeno 12 volte, con le loro bici. Mi hanno raccontato che ogni anno dividono le loro vacanze in due parti: una da dedicare alla famiglia e l’altra alla loro grande passione, la bici. E molto spesso alla fine decidono di venire qui…».

Art e Kerry insieme al mitico Agostino, guida che li ha portati in giro per la Romagna e non solo
Art e Kerry insieme al mitico Agostino, guida che li ha portati in giro per la Romagna e non solo
Che tipi di clienti sono?

Di quella categoria che noi definiamo “high spending”. Non si fanno problemi di portafoglio, sono di quelli che vogliono godersi la settimana senza pensare a nulla, vivendo la loro esperienza in completo relax. Quindi provvediamo a tutto noi, anche per gli itinerari delle loro escursioni insieme alla “storica” guida Agostino. Anche se ormai sono diventati talmente del posto che nelle ultime volte si sono anche avventurati da soli, scaricando le tracce digitali, per scoprire angoli nuovi.

Vengono da soli?

Dipende. Spesso sono venuti con altri amici o con persone a cui sono legate a livello lavorativo, così attraverso di loro la nostra clientela si è allargata anche oltreoceano. Noi offriamo loro tutto il meglio dal punto di vista dei servizi: una bike room attrezzatissima, un buffet disponibile anche con pasta fino al primo pomeriggio, per le escursioni più lunghe permettendo loro di trovare ristoro adeguato anche in ora tarda, lavanderia quotidiana per far avere loro i propri indumenti puliti e asciugati per l’uscita del giorno dopo.

I due americani di Washington sono venuti a Cattolica più di una decina di volte, fanno ormai parte della famiglia…
I due americani di Washington sono venuti a Cattolica più di una decina di volte, fanno ormai parte della famiglia…
Dal punto di vista dei percorsi, dopo così tante volte che vengono da voi non c’è il rischio della ripetizione, della noia?

E’ questa la nostra forza: ci sono così tanti itinerari, così tante cose da scoprire fra lungomare e entroterra che non ci si stanca mai. Un esempio? L’ultima volta che sono venuti ci hanno detto che sono rimasti sorpresi dal fatto che sono andati per 4 volte a San Marino, un posto che a loro piace particolarmente, arrivandoci attraverso quattro itinerari diversi, ognuno con le sue caratteristiche. E’  proprio la variabilità dei tracciati la nostra forza e loro l’hanno compreso.

E’ nata da questo la fidelizzazione dei due clienti americani?

Sì, ma anche da altre cose, soprattutto dal fatto di non doversi preoccupare di nulla. Anche quando capita qualche problema alla loro bici, abbiamo un meccanico che se ne occupa in tempi brevi. Poi è chiaro che col passare del tempo si sono stretti anche legami, c’è un clima familiare che li accoglie. Ma, beninteso, questo riguarda tutti coloro che vengono da noi, è un po’ la caratteristica della nostra struttura essere così accogliente e disponibile con tutti coloro che amano le due ruote.

Un amore, nel loro caso, legato solo alle escursioni?

No, anzi hanno anche un animo agonistico, tanto è vero che ci hanno chiesto nel corso degli anni anche di usufruire di pacchetti che mettiamo a disposizione dei clienti e che sono legati alle principali Granfondo del luogo, come Nove Colli o GF Squali. Non solo: noi abbiamo a disposizione anche particolari iniziative legate alle grandi corse ciclistiche, come Giro d’Italia e, lo scorso anno, Tour de France, prevedendo di portare i clienti alla partenza o all’arrivo, entrando nella zona vip. Noi sappiamo che tutte queste attenzioni portano i clienti a ritornare, è stato così con loro ma non solo…

Avete molta clientela dagli USA?

Sì e non solo grazie ai “nostri amici” Art e Kerry. Abbiamo infatti anche un business partner in Pennsylvania che ogni anno invia un gruppo di 10-15 persone dall’East Coast, io poi ho un bacino di gruppi di amici dall’altra parte dell’Atlantico che spesso vengono a soggiornare qui quando il lavoro glielo consente. Tutti ci dicono che a livello di clima, enogastronomia, luoghi da visitare, la nostra zona è imbattibile, il luogo ideale per ritemprarsi fisicamente e mentalmente. E non credo valga solo per chi viene dagli USA… Poi c’è anche chi ci sceglie con propositi più “strong”, abbiamo un gruppo che viene da Tucson, in Arizona, che vuole allenarsi in maniera importante sui nostri percorsi.

Kerry e Art hanno potuto godere dei tanti servizi specifici che il Kursaal mette a disposizione dei ciclisti
Kerry e Art hanno potuto godere dei tanti servizi specifici che il Kursaal mette a disposizione dei ciclisti
Dopo tanti anni hanno imparato anche un po’ d’italiano?

Qualche parola, quel che serve per poter girare da soli. Una cosa curiosa è che all’inizio Kerry era completamente digiuna di ciclismo, ha imparato qui ed ora è bravissima, anche meglio del compagno. Figurarsi che sono ripartiti domenica alla volta degli USA e hanno già prenotato per il 2026…

TUTTE LE CATEGORIE DEL MAGAZINE