Un hotel a misura di bici, nel cuore del territorio dei Montefeltro. La storia del Ca’ Virginia è abbastanza recente, essendo stato costruito nel 2007.
«Prima c’era un fabbricato rurale – ricorda il suo titolare Giacomo Rossi, da sempre appassionato di ciclismo – lo abbiamo ristrutturato pensando subito che poteva essere uno splendido bike-hotel, considerando la zona e la grande crescita del movimento. Nel 2009 lo siamo diventati a tutti gli effetti e siamo stati i primi a fare questo grande passo».
Una posizione invidiabile
Una scelta indovinata, legata anche alla proposizione e valorizzazione di un territorio ricco di storia e di attrattive, ma che turisticamente aveva sempre sofferto la vicinanza con località di mare, quindi legate a un tipo diverso di turismo, anche come periodo.
«Ci siamo messi un po’ in contrapposizione, è vero, ma dovevamo trovare una diversa fetta di mercato. Noi siamo posizionati a metà strada fra il mare e le colline e questa è una fortuna perché possiamo offrire escursioni diverse fra loro. Su strade oltremodo poco trafficate. Questo allarga anche la stagione, praticamente siamo sempre aperti e in ogni periodo abbiamo richieste».
Nel suo sito, l’Hotel Ca’ Virginia propone una serie di luoghi che sono oggetto delle escursioni: Urbino con la sua bellezza rinascimentale che ne ha fatto un Patrimonio dell’Unesco; il castello Rocca di Gradara; Ascoli Piceno; Sirolo e Numana nell’Anconitano; Le Grotte di Frasassi e altro ancora. E poi il Monte Carpegna, tanto caro a Pantani: «Per noi è importante garantire al cicloturista il massimo del divertimento commisurato alle sue capacità e alla sua forma. Il ciclismo non è più solo fatica e chi viene da noi lo sa e cerca di godersi ogni singolo momento.
Prima E-bike, poi spazio ai muscoli
«Per questo anche la progressiva diffusione di nuove bici, come gravel ed E-bike non ci lascia indifferenti. Il cicloturista non va veloce, questo teniamolo presente, perché ha fame di conoscenza, vuole vedere. Per questo noi pensiamo anche a escursioni che permettano di appagare ogni gusto, quindi anche visite a cantine, oleifici, caseifici e per godersele».
A tal proposito Rossi sottolinea un aspetto forse sottovalutato: «Molti turisti vengono da noi e affrontano le escursioni con le E-bike. Lo fanno quando non sono nella massima forma fisica oppure per “tastare il terreno”, vedere dove si pedala. Poi magari li vediamo tornare questa volta con la bici muscolare e cambiare completamente modalità di escursione, pur cercando nuovi siti per conoscere il territorio ancora di più.
Proposte per il weekend
«Proprio per questo negli ultimi tempi abbiamo pensato anche a proposte legate al singolo weekend, dove si effettua una singola escursione per visitare 3-4 borghi caratteristici. E’ un’idea che sta prendendo piede, una sorta di assaggio di quel che si può fare, a costi e tempi contenuti per poi magari prenotare una vacanza più lunga e elaborata».
L’Hotel Ca’ Virginia è sempre aperto: «Siamo tra i pochi ad avere una stagione perenne. Sfruttiamo appieno le caratteristiche del territorio commisurando le nostre proposte al periodo. I cambiamenti climatici ci hanno aiutato, ora anche d’inverno possiamo proporre uscite interessanti. E d’inverno la formula del weekend è ideale, un vero antipasto per programmare le proprie vacanze».
Un occhio alle corse
C’è però un altro aspetto del turismo in bicicletta offerto dalla struttura ed è strettamente legato al ciclismo agonistico: «Noi siamo attentissimi a quel che accade intorno a noi e vogliamo connotarci come un hotel a disposizione di chi ama il ciclismo. Chi vuole competere sa che intorno a noi, tra Marche e Romagna, c’è una vastissima gamma di eventi e sul nostro sito si possono visionare pensando così sia a soggiorni di preparazione che a quelli strettamente legati alla gara alla quale ci si iscrive, magari per rifinire la propria preparazione.
«Il piatto forte è però legato alle gare professionistiche. Sabato 9 marzo ad esempio arriverà la Tirreno-Adriatico con la tappa di Monte Petrano. Noi offriamo un soggiorno mirato con escursione fino a raggiungere il percorso di gara e assistere all’arrivo, il tutto condito da piccole soste e piacevoli sorprese. Lo stesso dicasi per il Giro d’Italia e la tappa di Fano. Oppure per il Giro Donne che toccherà Urbino. E poi la grande avventura del Tour de France a luglio. La nostra idea è far sentire chi è nostro ospite protagonista di questi grandi eventi».
La bici come divertimento
Non si parla solamente di strada, anche la mountain bike qui ha grande diffusione e l’Hotel mette a disposizione tantissimi modello, sia front che full suspended, per affrontare i vari percorsi (c’è una vasta rete di itinerari che la reception ha a disposizione della clientela).
«Noi però ribadiamo un concetto – conclude Rossi – la bici deve essere sempre sinonimo di divertimento scevro il più possibile da pericoli. Un bike hotel deve agire così».