Dopo avervi dato qualche consiglio su quali caratteristiche concentrarsi quando si cercano delle ruote da strada, ecco che passiamo ad un mondo strettamente collegato: quello degli pneumatici. Ci facciamo accompagnare sempre da Enrico Pengo, esperto meccanico, che con i suoi consigli ci apre la strada nella scelta fra copertoncini e tubeless.
Tubeless o no?
Quello che mi sento di dire per aiutare nella scelta è di capire quanti chilometri si fanno all’anno. Anzi, meglio, quante volte si usa la bici. Se uno fa meno uscite allora meglio virare su copertone e camera d’aria. Al contrario se si fanno tante uscite si può passare al tubeless che è considerato un prodotto di alta gamma e ha un costo più elevato. Se si opta per il tubeless, ma lo si usa poco, il rischio è che la schiuma si solidifichi».
Strettamente collegato a tubeless o copertoni c’è il discorso delle pressioni…
C’è tanta disinformazione a riguardo. Nel tempo le sezioni si sono allargate e di conseguenza si sono abbassate le pressioni. Con un copertoncino e camera d’aria, con una sezione da 28 millimetri, si rimane sulle 5 atmosfere all’anteriore e 6 al posteriore. Con il tubeless si abbassa ancora: 4 atmosfere all’anteriore e 5 atmosfere al posteriore. Fidatevi che la bici viaggia benissimo.
Come mai?
Ai miei clienti dell’officina faccio sempre l’esempio delle ruote della macchina. La pressione media è di 2,4 atmosfere. Dico loro di provare a gonfiarle a 5 atmosfere e vedere come reagisce la macchina, diventa inguidabile. I copertoni nel guidare la bici sono fondamentali, serve conoscere bene i dettagli e non fare di testa propria.
Le sezioni si sono allargate, come mai?
La misura standard è 28 millimetri, alcune volte si arriva anche ai 30 millimetri. E’ una cosa legata alla frenata: una sezione grande porta ad avere più stabilità, senza inficiare nella scorrevolezza. I telai da corsa ormai sono costruiti per ospitare sezioni fino a 35 millimetri, quindi di libertà ce n’è tanta.
La mescola come si sceglie?
E’ sempre consigliato utilizzare copertoni di medio-alto livello. Non importa se “race” oppure “endurance” quello conta meno. Personalmente non guardo alle scanalature, ma alla qualità della mescola.
Ogni quanto si cambiano i copertoni?
Con dei prodotti di medio-alta qualità, quando si fanno tra i 5.000 e i 7.000 chilometri ci si può ritenere soddisfatti. Una cosa che ho notato in questi ultimi due anni è l’incidenza del caldo. D’estate le temperature roventi portano la gomma a lavorare a 60 gradi e questo porta alla cristallizzazione del copertone.
Cosa comporta?
Il battistrada diventa più delicato, si rovina, e nel periodo invernale con pioggia e freddo il rischio di cadere aumenta. Nel periodo tra novembre e aprile serve avere dei copertoni buoni, quindi il cambio va fatto nei mesi invernali.