I dispositivi elettronici sulla bici e per la bicicletta sono un numero sempre maggiore, tutti da gestire soprattutto per quanto riguarda le operazioni di gestione della batteria, ricarica e stoccaggio.
Luci/radar, smartphone ed eventuali aruricolari, naturalmente il computerino gps e altri dispositivi, per i viaggiatori o semplicemente per tenere tutto in ordine, ridurre il numero di cavi e di collegamenti alla rete elettrica domestica.
Una buona idea
La CHRGtime di Trek è una soluzione da considerare ed una vera e propria stazione di ricarica, ma anche un contenitore per i dispositivi elettronici legati alla bici (e non solo).
Una “scatola” dalle dimensioni mediamente contenute che può caricare fino a sei dispositivi elettronici con i cavi “quasi” invisibili (3usb-c e 3usb micro, tutti cablati). Internamente ci sono quattro scomparti ben separati tra loro.
Cavi e dispositivi: tutto in ordine
Le dimensioni di questa stazione di ricarica multiuso non sono compatte, ma neppure troppo ingombranti. 31 centimetri di larghezza, 20 di larghezza e 8 di altezza. Il peso è di 450 grammi (rilevati con tutti i cavi, compreso quello esterno per la presa domestica).
La precedenza è data alla funzionalità e praticità con la separazione dei vari cavi, di conseguenza dei dispositivi elettronici. Qui entra in gioco quell’ordine che si può creare una volta terminate le ricariche con i dispositivi che rimangono riposti negli spazi con una protezione che non guasta mai per questa tipologia di accessori.
Ricarica classica, non rapida
Tutti i dispositivi elettronici che vengono collegati non hanno una ricarica rapida/turbo ricarica, ma tradizionale. E’ una soluzione adeguata che non mette sotto stress eccessivo la batteria di qualsiasi device. Sono utili i led esterni che identificano quale collegamento è attivo.
In conclusione
La CHRGtime di Trek è una soluzione. Sicuramente è un’alternativa e uno strumento moderno che permette di raggruppare, tenere sotto controllo tutti i dispositivi elettronici legati alla bici (eventualmente anche lo smartphone) e quei piccoli terminali che hanno una porta di ricarica via cavo.
Non è “obbligatorio” avere nel parco accessori la stazione di ricarica, ma nell’epoca moderna dove abbiamo “fame” di prese elettriche di ogni tipo e versione, questo può diventare un prodotto funzionale e parecchio semplificativo. Non è una power bank, un fattore che può essere un limite per il viaggiatore o per chi si sposta in continuazione.