| 14 Agosto 2024

Luce e radar by Trek: non c’è il rischio zero, ma la sicurezza ringrazia

Purtroppo non esiste il rischio zero, ma la sicurezza deve essere aiutata, assecondata ed implementata utilizzano i dispositivi che la tecnologia di oggi ci mette a disposizione.

Luci e radar sono un deterrente ottimo. Ci rendono visibili da lunga distanza in ogni momento della giornata (chi si ricorda lo slogan “luci sempre accese, anche di giorno”). Il radar contribuisce a mantenere alta la concentrazione, senza distogliere lo sguardo dall’orizzonte. Entriamo nel dettaglio del dispositivo Trek CarBack, un bell’esempio di una tecnologia utile e non eccessivamente costosa.

Un messaggio da tenere bene a mente
Un messaggio da tenere bene a mente

CarBack di Trek: cos’è?

E’ una sorta di piccola scatola alta 7 centimetri, larga 5 e con uno spessore di 2,5 ed è impermeabile. Ha una batteria ricaricabile tramite porta/cavo usb. Ha una fascetta di aggancio regolabile in larghezza e nell’inclinazione, facile da installare praticamente ovunque (tranne sui reggisella con design marcatamente aerodinamico).

Il peso è di 85 grammi (rilevati). CarBack è Ant+ per collegarsi al computerino, Bluetooth per associarsi allo smartphone e di conseguenza alla app Trek. In quest’ultimo caso è immediata la configurazione con lo schermo del telefono, che diventa a sua volta un bike device. L’ampiezza dello schermo di un telefono (o ad esempio di un Garmin Edge 1050) dona un’immediatezza e facilità di interpretazione dello schermo (quando è associato e attivato anche il radar).

La luce (rossa) ha 4 modalità di lampeggio (che influiscono sull’autonomia della batteria) che di base arriva a sette ore. Non solo, la funzione del led trova un’ulteriore personalizzazione in fase di associazione con il computerino. Il led può essere attivato solo quando la bici è in movimento grazie alla funzione automatica e l’autonomia ringrazia (per chi è in viaggio non è un semplice dettaglio). Per verificare la carica si visualizzano i led verdi laterali. La ricarica completa è quantificata intorno alle 4 ore, ma in poco più di 60 minuti si arriva oltre il 50% e non è male.

Funzione radar, mai più senza

Non si percepisce il reale valore di questa funzione finché non si comincia a usarlo. Quando il dispositivo e la funzione radar (simile a quella del Varia Radar) sono configurati correttamente con il device (o con il telefono) si vedono i veicoli che giungono da dietro, avendo anche una sensazione reale della velocità di avvicinamento.

Sicurezza, prevenzione e protezione, perché è una funzione che ci aiuta a mantenere una linea ideale, evita di far girare la testa di lato, senza distogliere lo sguardo dall’orizzonte. Ne guadagnano l’equilibrio, la concentrazione e anche un certo grado di comfort.

La sicurezza dipende anche da noi

La sicurezza è tutto. Il ciclista è un attore della strada e come tale ha doveri e responsabilità, ma è pur vero che è una delle parti deboli e la bicicletta è parte di quel traffico lento troppe volte non rispettato. Le variabili con le quali ci si confronta sono centinaia. E’ difficile aver a che fare con le distrazioni di chi guida i veicoli a motore, di chi non rispetta le regole (e anche i ciclisti talvolta hanno delle colpe). Le strade, con asfalti spesso ai limiti della percorribilità e non più in grado di sopportare il traffico moderno (non è un aspetto secondario).

E’ un dovere del ciclista però, utilizzare tutto quello che la tecnologia mette a disposizione per diminuire i fattori negativi di tutte le variabili. La sicurezza non è un dettaglio. Una luce e un radar non azzerano i rischi ed i pericoli, ma sono un supporto di buon livello e possono aiutare. Sono uno strumento per la sicurezza attiva. Impariamo a sfruttare i diversi aspetti che la tecnologia ci mette a disposizione, perché la seconda chance è sempre meglio tenerla di scorta.

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