| 1 Agosto 2024

Garmin Edge 1050, per il viaggiatore moderno

Il nuovo Garmin Edge 1050 accontenta (anche) le esigenze del viaggiatore/ciclista più moderno. Quali sono le necessità di chi utilizza la bicicletta per l’esperienza, il viaggio e gli spostamenti a lungo raggio?

Connessione e semplicità nella fruizione dei servizi e delle funzioni del dispositivo. Possibilità di interfacciare il device con funzionalità “extrasettore ciclistico”, come ad esempio abbinare il computerino allo smartphone e configurare il pagamento contactless. Ovviamente mappe precise, aggiornabili costantemente e dove è possibile fornire dei feedback. Il ciclismo di oggi è social e si basa anche su una community con tanti modi di interpretazione diversi tra loro. Non possono mancare tutti quei dati che sono entrati a far parte del vocabolario del ciclista, a partire dal power meter. Entriamo nel dettaglio del nuovo Garmin Edge 1050.

Ecosistema Garmin

L’Edge 1050 è un bike gps, ma è anche da considerare l’apice di un ecosistema Garmin in costante evoluzione. Un ecosistema vero e proprio che include i dispositivi esterni, power meter, sensori e possibilità di esportare facilmente i file (che rimangono di tipo Fit), ma anche di una piattaforma (Garmin Connect) sempre più ricca che non dimentica i feedback degli utilizzatori.

Proprio Garmin Connect è un’applicazione che ha subito numerosi cambiamenti nelle ultime stagioni e prosegue verso questa linea. Il modo migliore e più efficace di rendere precisa una funzione (o diverse funzioni, mappe comprese) è coinvolgere gli stessi utenti.

Schermo touchscreen da 3,5 pollici

3,5” sono tutt’altro che pochi. Significa un’altezza di quasi 12 centimetri, una larghezza di poco più di 6 per 1,6 centimetri di spessore (con un valore alla bilancia di 160 grammi). Di sicuro il Garmin Edge 1050 non è un peso piuma, si avvicina al 1040 (le dimensioni sono leggermente superiori), ma il peso non è il soggetto principale del dispositivo. Parole d’ordine ricchezza delle funzionalità, immediatezza, tutto a portata di dito e dello sguardo. Lo schermo è bloccabile, funzione molto utile in caso di pioggia.

E’ a cristalli liquidi di tipo bright, con un contrasto e una definizione che supera la qualità di alcuni smartphone. Per alcuni può essere un dettaglio, per chi usa le mappe, le tracce, i dettagli dei segmenti, proprio questo fattore va ad occupare uno dei primi posti in una ipotetica scala dei valori. Definizione e nitidezza.

Sicurezza e prevenzione

Il riferimento è diretto alla funzione del campanello e della segnalazione degli ostacoli. Il campanello, utile e simpatico al tempo stesso è fondamentale quando si percorrono tratti urbani, piste cicliabili e/o sentieri boschivi. La segnalazione degli ostacoli fa parte di quelle funzioni utili anche alla community ciclistica. E’ un contributo importantissimo a tenere aggiornate le vie di comunicazione/mappe.

Anche grazie a questa metodologia di lettura e di interfaccia con le mappe gestite direttamente da Garmin, il 1050 integra una serie di avvisi che anticipano eventuali pericoli sulle strade, il traffico o punti sensibili, più in generale quelle zone dove è necessario prestare la massima attenzione. Non si azzera il rischio, ma il dispositivo in questione può diventare un deterrente da non sottovalutare.

La funzione ClimbPro non è utile solo agli agonisti
La funzione ClimbPro non è utile solo agli agonisti

Anche uno strumento di lavoro

Il Garmin Edge 1050 e’ anche uno strumento di lavoro. Fornisce in tempo reale tutti i numeri necessari ad un allenamento di qualità (specifico), analisi semplificate anche grazie ai colori e grafici menzionati in precedenza, così come una serie di dati sovrapponibili tra loro per quantificare il grado di allenamento (ed eventuali progressi).

Rientra in questo segmento anche la funzione ClimbPro, già presente negli altri dispositivi e che, grazie alla nitidezza dello schermo e all’ampia personalizzazione delle schermate dedicate, assume un valore ancora maggiore. Sottolineamo: la funzione ClimbPro è stata sviluppata per chi allena in modo specifico, in realtà è particolarmente utile (magari abbinata alla Power Guide) anche a chi programma una vacanza, un viaggio, una trasferta in zone poco conosciute. Risultano fondamentali nella gestione delle energie, nei tempi di percorrenza e per le fasi di recupero.

In conclusione

750 e 850 euro, per la versione standard e per la più completa bundle, sono due belle cifre con le quali bisogna confrontarsi. E’ pur vero che Garmin Edge è una sorta di strumento totale, una console e un dispositivo più che perfetto per la navigazione (le mappe Garmin Cycle sono pre-caricate e si aggiornano facilmente quando il dispositivo è collegato alla app). Oltre alle preferenze soggettive, l’Edge 1050 rimane prima di tutto un bike gps, dedicato alla navigazione con la bici, meno ingombrante rispetto ad un telefonino, più pratico ed in grado di fornire contemporaneamente diversi dati utili al ciclista (che risparmia anche la batteria del telefono).

Se pur facente parte della famiglia Edge, erede diretto del 1040, l’evoluzione del 1050 e lo step-up sono fattori immediati, che lo mettono su un piano superiore. Tutto è a portata dello sguardo, con una immediatezza difficile da descrivere e comprensibile solo nel momento in cui si entra in contatto con il display. E poi i sei pulsanti, sei? Tre reali, accensione/spegnimento/blocco schermo, play/stop e il tanto amato dagli agonisti, quello del lap. Tre virtuali touchscreen: il campanello, segnalazione/aggiornamento degli ostacoli, il tasto home come una sorta di master dal quale passare per entrare in tutta la moltitudine di funzioni e funzionalità.

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