Quel che strappa il sorriso è che Ottavio Bottecchia sulle strade che oggi si infiammano di gravel vinse il Tour de France. Esattamente cent’anni fa, il corridore che dà il nome a biciclette che il Tour l’hanno poi rivinto nel 1989 con Greg Lemond, conquistò la prima maglia gialla italiana. La sua storia, che probabilmente pochi conoscono, sarebbe stata destinata a tingersi ancora di giallo, ma con sfumature drammatiche.
Ancora oggi non si sa come sia morto Bottecchia, ritrovato esanime su una strada che oggi porta il suo nome. Qualcuno parlò di un ladro che aveva cercato di rubargli la bicicletta. Qualcuno parlò dei fascisti che intesero così liberarsi di una voce scomoda. Altri semplicemente parlarono di un incidente in allenamento. Sta di fatto che se Ottavio Bottecchia avesse potuto usare la gravel Overland che porta il suo nome, per vincere quel Tour de France del 1924 avrebbe fatto tanta fatica in meno.
Telaio full carbon
Non il vecchio acciaio, infatti, ma un telaio full carbon da 1.050 grammi (taglia M). La sezione dei tubi del carro posteriore è stata perfezionata per dare alla bici una maggiore stabilità di guida sui fondi irregolari. Le geometrie sloping sono leggermente allungate e danno alla bici un’impostazione di guida da gara, ma non estrema. Lo sterzo infatti è ribassato e agli angoli leggermente più aperti. Non è un caso che Bottecchia sia stata fino a due anni fa nel mondo del professionismo su strada e il suo reparto corse abbia fatto tesoro delle indicazioni ricevute dagli atleti.
Il frame kit completo è più leggero del 9 per cento e più performante rispetto alla precedente Gravel Carbon e raggiunge un peso complessivo di telaio e forcella grezzi di 1.440 grammi.
Aerodinamica al top
L’aerodinamica è stata migliorata innanzitutto grazie passaggio totalmente integrato dei cavi. Poi con il reggisella aero in carbonio dal bloccaggio integrato e la nuova piega manubrio ONE GR full carbon integrated. Il tubo di sterzo che lo accoglie ha diametro di un pollice e mezzo sia sopra sia sotto. La forcella, anch’essa in carbonio, ha il cannotto conico (anch’esso da un pollice e mezzo) e pesa 390 grammi, con perno passante da 12 mm.
Trattandosi infatti di una bici gravel, creata per il divertimento nella polvere e nel fango, bisogna che oltre al look ci siano prestazioni offroad di alto livello. Il passaggio ruota è stato così portato a 50mm. Una soluzione che migliora l’aerodinamica e contemporaneamente permette che la bici continui a correre anche quando si va incontro all’accumulo di fango. E poi, dato che è lecito immaginare il suo impiego in modalità bikepacking, ecco le predisposizioni per i porta borraccia e le borse, sia sul telaio sia sulla forcella.
Versioni e prezzi
Se volete aggiungere un po’ di compagnia all’e-bike con cui andate quotidianamente al lavoro, questa Overland rappresenta un’ottima scelta. I colori disponibili sono due: verde e blu/arancio. Misure 45-49-52-54-56. Gli allestimenti possibili sono cinque, con la discriminante dei gruppi montati. La distinzione viene data dalla sigla che li contraddistingue. Si va dalla 51BZ, montata con Shimano GRX 825 Di2 24S, fino alla 51RX, montata con Sram Rival AXS XPLR 12s. I prezzi partono da 2.749 euro.