| 17 Aprile 2025

Il gruppo migliore per il cicloturismo? Ne parliamo con Shimano

Il cicloturismo, lo sappiamo, è molte cose. Va dai cicloviaggiatori che fanno il giro del mondo, a chi si approccia per la prima volta ad una gita fuori porta con una e-bike. Ma esiste un gruppo ideale per il cicloturismo? Fino a qualche anno fa imperava il Grx, ora le cose sembrano essere cambiate con l’avvento di Cues, il nuovo “super gruppo” di media gamma Shimano. Per saperne di più abbiamo parlato di nuovo con Marco Cittadini, responsabile della comunicazione di Shimano Italia. 

La tecnologia Linkglide permette di intercambiare fra loro i vari componenti Cues, grazie alla spaziatura tra i pignoni uguale per tutte le cassette
La tecnologia Linkglide permette di intercambiare fra loro i vari componenti Cues, grazie alla spaziatura tra i pignoni uguale per tutte le cassette
Marco, dal vostro osservatorio privilegiato, esiste un gruppo ideale il cicloturismo?  

Inizio con una premessa che per me è importante. I gruppi Shimano si possono dividere in modo piuttosto chiaro tra quelli pensati per le prestazioni e gli altri. Per esempio, per quanto riguarda l’agonismo nel comparto stradale abbiamo Dura-Ace, Ultegra e 105, nella mtb invece Xtr, Xt e Slx. Lo stesso nel gravel, con il Grx che ora ha sia la piattaforma meccanica che elettronica. Si tratta quindi, con le indubbie differenze, di gruppi dedicati a chi pensa la bici come mezzo sportivo. Tutto ciò che c’è sotto invece è pensato per l’utilizzo ricreativo, che va dall’urban al cicloturismo. Una volta sotto il 105 e l’Slx c’era una proliferazione di nomi e sottomarchi, che ora invece sono stati tutti racchiusi nell’ecosistema Cues.

Il Cues che da poco ha introdotto anche i comandi “da corsa”. Ce ne parli meglio? 

Il Cues è una piccola grande rivoluzione, perché permette di semplificare molto l’esperienza del ciclista, e allo stesso tempo di personalizzare al massimo la propria bici. Questo perché tutti i componenti, che possono essere da mtb o da strada, da 11, 10 o 9 velocità, sono compatibili tra loro, grazie alla tecnologia Linkglide. Tra i vari vantaggi di Linkglide c’è che la spaziatura tra i pignoni è stata unificata per tutte le trasmissioni, e questo fa in modo che i componenti possano essere mescolati tra loro. 

Nel 2025 la piattaforma Cues ha introdotto anche i comandi da corsa, a 10 e 11 velocità
Nel 2025 la piattaforma Cues ha introdotto anche i comandi da corsa, a 10 e 11 velocità
Un esempio?

Per esempio ora è possibile montare tranquillamente un deragliatore mtb con i comandi stradali, e viceversa. Prima per customizzare la bici secondo le proprie esigenze bisognava ricomprare molti componenti, ora non è più così. E questo è utilissimo nel cicloturismo, che per sua natura comprende moltissime tipologie di utenti. Un altro esempio: chi fosse abituato a pedalare con il manubrio dritto ma volesse dei rapporti più stradali ora lo può fare in tutta tranquillità, dove prima era molto più complicato.

Prima accennavi al fatto che la tecnologia Linkglide presenta molti vantaggi. Quali sono gli altri?

Le tre parole d’ordine di questa piattaforma sono “semplicità”, “versatilità” e “durevolezza”. Della versatilità abbiamo già parlato. La semplicità riguarda sì gli utilizzatori, che come abbiamo detto grazie a Cues possono scegliere il mix ideale per loro, ma anche per i negozianti. Questo perché avere dei componenti intercambiabili significa anche avere meno stock in negozio dal momento che, per fare un esempio, una stessa catena funziona per tutte le velocità.

La doppia corona Cues è disponibile in versione da 48-32t e da 50-34t
La doppia corona Cues è disponibile in versione da 48-32t e da 50-34t
Poi c’è la durevolezza, caratteristica in effetti molto utile per il cicloturismo

Questa è un’altra grande differenza rispetto ai gruppi di più alta gamma, che sono più soggetti all’usura e necessitano di maggior manutenzione. In questo invece Cues è più permissivo, più stabile nel tempo, più duraturo del 300% rispetto alla tecnologia Hyperglide che caratterizza la gamma alta. Chi sceglie Cues lo fa anche per avere meno stress.

E qui torniamo al cuore del cicloturismo, pedalare senza stress. E’ interessante però che questo nuovo ecosistema supporti anche le 11 velocità, un numero di rapporti che era il top di gamma solo pochi anni fa.

Questo perché il cicloturismo è poliedrico per definizione, e noi vogliamo dare la possibilità a tutti di poter scegliere tra una gamma più ampia possibile di alternative. Con i nuovi comandi per drop bar il Cues diventa perfetto anche per il gravel, almeno per un certo tipo di gravel che punta alla scoperta del territorio e non alla prestazione. Con il vantaggio, come detto prima, di un gruppo più permissivo per quanto riguarda l’usura, per il cicloturista che molto spesso predilige la sicurezza alla prestazione. Noi naturalmente le incognite ci saranno sempre in un viaggio in bicicletta, come le forature, ma quello per fortuna è un po’ il sale dell’avventura.

Il nuovo ecosistema Shimano è duraturo e affidabile, ottimo anche per il gravel e i viaggi
Il nuovo ecosistema Shimano è duraturo e affidabile, ottimo anche per il gravel e i viaggi,
Chi viaggia in bici negli ultimi anni spesso usava il Grx. Credi che quindi sarà sostituito da questa nuova “costellazione” Cues?

Il Grx è stato il primo dedicato al gravel e il suo successo è dovuto proprio ad essere pensato per bici “tuttofare”, usate quindi anche da molti per i viaggi. Anche perché ha rapporti più morbidi rispetto ai gruppi road. Il gravel ha fatto da ponte tra strada e mtb, non a caso le cassette Grx non esistono. Chi sceglie la doppia corona utilizza pignoni da strada, chi sceglie il monocorona invece ci abbina pignoni da mtb. Detto questo, il Grx rimane per noi un gruppo per le prestazioni, con tutti i pro e i contro del caso, mentre il Cues ha le caratteristiche di longevità di cui abbiamo parlato.

In effetti spulciando il vostro catalogo questo Cues è l’unico che ancora supporta i dischi meccanici, spesso amati dai cicloturisti. 

Ci sono soprattutto comandi per dischi idraulici, ma anche meccanici sì. Come c’è sia l’opzione mono che doppia corona, comandi elettronici per le e-bike, e molto altro. Questo perché, come da filosofia Shimano, cerchiamo di dare a tutti il massimo della scelta. Vogliamo che la bici rimanga democratica, che permetta anche ai più giovani di avere una bici con un gruppo solido e non troppo costoso con cui partire da casa per esplorare il proprio territorio. Perché alla fine è questo il nostro compito: mettere in bici più persone possibile.

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